FPA / Francesca Pasquali Archive

Bologna / Italy / 2018

92
92 Love 11,107 Visits Published

Lo studio dell’artista Francesca Pasquali esprime il carattere della sua ricerca, nascendo quale atto di salvataggio e reinterpretazione di un fienile degli anni ’60.


Il progetto ha fatto in modo di non cancellare la storia della struttura e il suo ruvido carattere rurale. Ma allo stesso tempo ha rinnovato l'edificio con elementi che, oltre a renderlo funzionale, lo attualizzano e lo strasformano in un ambiente di sperimentazione e racconto in cui la luce e le colline circostanti modellano l’architettura, in un costante rapporto di mitigazione e valorizzazione.


La distribuzione planimetrica vede tutti gli ambienti principali e quelli di servizio al piano terra, per liberare completamente il piano primo e dedicarlo ad un grande open space, immerso nel verde, che grazie alle altezze interne ed ai lucernari diviene spazio di lavoro luminoso e areato.
Anche la forte simmetria caratterizza il progetto, la cui distribuzione planimetrica al piano terra è data da una struttura intelaiata in cemento armato con due file di pilastri. Gli ambienti sono stati infatti proporzionati secondo questa maglia, tripartendo la pianta con due spazi più ampi che ospitano il laboratorio, lo studio ed una zona dedicata ai servizi che diviene filtro tra i gli ambienti principali.


L'elemento forte del progetto sono le due ampie finestre al secondo livello, pensate come due cannocchiali sul paesaggio: da un lato la campagna con i suoi vigneti, dall’altro la città sullo sfondo.


Entrambe leggermente in aggetto rispetto al filo delle facciate, una delle grandi finestre è fissa, l’altra è mobile e permette l’ingresso degli imponenti macchinari necessari al lavoro dell’artista. Il materiale adoperato per gli infissi, ferro verniciato a polvere, si confronta con il laterizio, creando le premesse per il dialogo fra memoria e contemporaneità. 


Gli infissi delle finestre più piccole al primo livello, anch’esse in ferro verniciato a polvere, rispondono a una precisa esigenza strutturale: durante i lavori, portando a nudo la struttura, è emerso che i pilastri del secondo livello insistono proprio in corrispondenza delle finestre al primo livello. Le imbotti sono state quindi pensate come delle vere e proprie cerchiature strutturali, grazie alla presenza al loro interno di una piccola trave a T che va a rafforzare l'architrave esistente. 


Condizione sine qua non per riportare in vita il manufatto è stata quella di adeguare la struttura da un punto di vista sismico, considerato che l’edificio si trova in un’area particolarmente nevralgica con l’intenzione di rendere queste interventi strutturali ben percepibili dall’esterno.


E così per esempio la muratura piena ad est, che fra il piano terra e il primo piano passava da due teste a una testa, è stata rinforzata creando una doppia testa anche al piano superiore e utilizzando la fibra di carbonio per tenere unite le due pareti che a questo punto si comportano strutturalmente come fossero un unico elemento. 

92 users love this project
Comments
    comment
    user
    Enlarge image

    Lo studio dell’artista Francesca Pasquali esprime il carattere della sua ricerca, nascendo quale atto di salvataggio e reinterpretazione di un fienile degli anni ’60. Il progetto ha fatto in modo di non cancellare la storia della struttura e il suo ruvido carattere rurale. Ma allo stesso tempo ha rinnovato l'edificio con elementi che, oltre a renderlo funzionale, lo attualizzano e lo strasformano in un ambiente di sperimentazione e racconto in cui la luce e le colline circostanti...

    Archilovers On Instagram
    Lovers 92 users