TASTING ROOM_Le Stanze del Poliziano | Girolamo Barugi

IL VINO IN  UNA  STANZA     Montepulciano / Italy / 2016

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Una delle immagini più avvincenti e belle che ci vengono dall’Umanesimo italiano – di cui Angelo Poliziano non è solo un protagonista, è un emblema – e poi dal Rinascimento,        è quella del continuo confronto, quasi una partita (quasi un duello), tra una struttura ordinata e fissa, e la liberazione dentro questa struttura delle forze della fantasia, del gioco, dell’invenzione creativa. Un esempio di questa lotta tra rigida struttura e volo della fantasia può essere la ‘Stanza’: quello schema poetico di otto versi a rima alternata e chiusura a rima baciata, che proprio Poliziano portò a perfezione, ingabbiando in quel sistema fisso e ripetitivo tutto un mondo di boschi, animali, uomini, dèi, ninfe, realtà e visioni di sogno che sono la materia delle sue Stanze, il suo poema capolavoro. Un mondo dove in incredibile armonia convivono ordine e avventura, perfezione formale e sbrigliata invenzione visiva.


Il progetto dello spazio dove ora vi trovate, parte dal desiderio di unire il nome di un grande poeta , al piacere e al mestiere del  Vino; e richiama quel  vivace contrasto, quella ricerca di armonia.


Al primo sguardo lo spazio rimanda alla sua matrice: è una stanza, quadrata proprio come all’occhio lo è una singola ‘stanza’ del poema. E la semplicità di quadrangoli si ritrova sulle pareti del locale, nella ‘libreria’ e negli espositori, a comporre una piccola ma ricca ‘galleria’ di immagini, testi, confezioni, bottiglie, e materiali diversi; e riquadri sostengono il pavimento di vetro, che dividono in piccole ‘stanze’ la stessa trasparenza su cui camminate.  L’effetto di questa scansione dello spazio non è però di squadrata rigidità, ma vuole essere di gioco, di varietà e ritmo. Una struttura ripetuta che ricordi la geometria mossa dei rami, dei boschi e delle selve narrata nelle Stanze; o chissà, i filari di un vigneto.


E giocosa è la presenza dei due specchi a figura intera ‘intestati’ con i due ovali speculari del volto di Poliziano, riproduzione dal Ghirlandaio. Un omaggio ludico che invita il visitatore a vedersi riflesso ‘in un altro modo’: con le fattezze del padrone di casa. Il quale contempla di profilo la grande bottiglia di Vino ‘Le Stanze del Poliziano’ stilizzata in un raffinato rilievo, in uno spiritoso rispecchiamento che lega in un solo colpo d’occhio il visitatore, il poeta e il vino. Un abbraccio tra gusto, cultura e gioco che è il concetto alla base della nostra Stanza.


Infine il più vivo contrasto è quello che si è voluto ricercare con la vetrina, incorniciata dall’arco gotico sull’angolo di via Poliziano, un luogo dove il giovane Angelo passava quotidianamente, e che oggi collega emotivamente il nostro locale alla vicina Piazza Grande. Un collegamento privilegiato tra interno della stanza ed esterno cittadino che abbiamo voluto enfatizzare con la verticalità dei ‘birilli’ di luce: una struttura che alterna vani per luci a led a ripiani per le bottiglie, in un ulteriore gioco di vuoto/pieno che richiama la struttura di uno spartito musicale, e nella forma quella delle canne di un organo. A riportare il visitatore al tema dell’armonia, e del legame tra ‘illuminazione’ e vino.


Uno spazio che nel suo volume vuole omaggiare in scala l’inventiva e la piacevolezza delle Stanze e del suo autore; e soprattutto coniugare il nome di un grande poeta, alle virtù di un grande vino: piacere, meditazione, gioco, conoscenza; e il dono di farci scoprire attraverso di esso una nuova, inedita armonia.


Con l’augurio che questa Stanza sia per i visitatori la prima di tante altre Stanze: l’anticamera per un’esperienza di gusto, cultura e scoperta.


 Girolamo Barugi Architetto

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    Project details
    • Year 2016
    • Work started in 2015
    • Work finished in 2016
    • Status Completed works
    • Type Showrooms/Shops
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