A bank for a small city | paolo sciacca
Concorso internazionale di progettazione Syracuse / Italy / 2003
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Si è progettato un edificio “introverso”, che evitasse il confronto con l’edilizia presente, ma che, allo stesso tempo, avesse una valenza architettonica ben definita e rispettasse i criteri delle più moderne teorie progettuali sia dal punto di vista della forma, che della scelta dei materiali impiegati. L’architettura contemporanea infatti, soprattutto quella sperimentale di nuova generazione, tende ad orientarsi verso la dematerializzazione e la virtualità, ricorrendo a forme di architettura leggera e trasparente sino al limite della sua scomparsa, avvalendosi di strutture che mutano in relazione al contesto esterno, utilizzando forme sfuggenti e fluide, sostituendo schermi alle facciate e concependo una architettura intesa come spazio a più dimensioni. L’organizzazione planimetrica dell’edificio è legata alla forma delle due banchine esistenti e ne segue il perimetro. Sulla banchina grande, è posta la banca, su quella piccola l’auditorium; si è lasciato libero lo spazio centrale in modo da non appesantire eccessivamente il ponte. L’edificio, aggettato verso l’acqua per avere un contatto diretto con essa, dall’acqua prende corpo come se vi nascesse e cresce per tre livelli, più un livello interrato, in conformità ai volumi circostanti.
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Si è progettato un edificio “introverso”, che evitasse il confronto con l’edilizia presente, ma che, allo stesso tempo, avesse una valenza architettonica ben definita e rispettasse i criteri delle più moderne teorie progettuali sia dal punto di vista della forma, che della scelta dei materiali impiegati. L’architettura contemporanea infatti, soprattutto quella sperimentale di nuova generazione, tende ad orientarsi verso la dematerializzazione e la virtualità, ricorrendo a forme di architettura...
- Year 2003
- Status Competition works
- Type multi-purpose civic centres / Office Buildings / Business Centers / Banks
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