Ponte navetta | Andrea Mambriani

Parma / Italy / 2015

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Concept


Costruire un ponte significa unire, ricongiungere ciò che prima era separato e distante.


Un ponte suggerisce fantasie e crea immagini potenti nella coscienza delle comunità insediate sulle sponde.


La nostra proposta progettuale rende evidente l’immagine del ponte spezzato e del ponte ricostruito, la compenetrazione tra memoria storica e consapevolezza del presente.Si compone infatti di due entità fisiche e al tempo stesso concettuali tra loro diverse e complementari:


Il tronco in sponda sinistra, su Via Baganza, riprende lo stesso sedime inclinato del ponte della Navetta, ma è traslato leggermente a nord per mantenere una stretta relazione visiva con i ruderi del vecchio ponte e quindi con la memoria dell’esondazione. Al centro dell’alveo si interrompe bruscamente, la sua altra metà è stata idealmente spazzata via dalla furia delle acque turbinose.Venuta meno la continuità fisica e statica sarebbe senza dubbio crollato se il nuovo tronco di ponte in sponda destra, ortogonale a questa e sostenuto da stralli non fosse accorso in suo aiuto, sostenendolo in corrispondenza della estremità interrotta.


Il primo tratto, rivestito sui fianchi e all’intradosso di una lamiera arrugginita e brunita di acciaio corten, richiama l’antico ponte e ne ripropone, stilizzati, la pulizia formale e l’eleganza. Il ponte strallato è invece composto da una coppia di travi sostenuta mediante tre coppie di stralli in acciaio da una coppia di pennoni inclinati in legno lamellare di abete. Quest’ ultimo tratto rimanda idealmente a tecnologie costruttive e a materiali contemporanei.I parapetti sono anch’essi diversificati, uno in lastre di corten l’altro in lastre di vetro sostenute da montanti di acciaio, così come le pavimentazioni, l’una in pietra artificiale, l’altra in legno artificiale.Proprio in questa diversità – di sedime, di tecnologie, di materiali, di colori, di geometrie - l’impianto costruttivo trova un suo equilibrio che non è solo statico, ma evoca identità diverse che si compenetrano e si integrano reciprocamente: antico e moderno, pesante e leggero, scuro e chiaro, semplice e complesso: senza l’uno non può esistere l’altro, il loro è un rapporto di dialogo e reciproca valorizzazione.


La geometria stessa della proposta progettuale – il ponte spezzato – è permeata dalla memoria della furia devastatrice delle acque di quel 13 ottobre 2014, e al tempo stesso simboleggia la orgogliosa reazione della intera comunità parmense: il ponte ricostruito.


Al centro il tronco mozzato e sospeso sulle acque del torrente Baganza diviene terrazza panoramica, luogo di contemplazione del paesaggio naturale e di memoria storica degli eventi alluvionali.Anche la modellazione delle sponde in corrispondenza agli innesti, così come la scelta dei materiali, è dettata dalla necessità di integrare la nuova struttura nel suggestivo ambiente fluviale del torrente Baganza.

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    Concept Costruire un ponte significa unire, ricongiungere ciò che prima era separato e distante. Un ponte suggerisce fantasie e crea immagini potenti nella coscienza delle comunità insediate sulle sponde. La nostra proposta progettuale rende evidente l’immagine del ponte spezzato e del ponte ricostruito, la compenetrazione tra memoria storica e consapevolezza del presente.Si compone infatti di due entità fisiche e al tempo stesso concettuali tra loro diverse e...

    Project details
    • Year 2015
    • Cost € 1.049.000
    • Status Competition works
    • Type River and coastal redevelopment / Bridges and Walkways / Cycle Paths
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