Tramway Terminal in Venice | Map Studio

Venice / Italy / 2015

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The West part of Venice had been transformed during the nineteenth and twentieth centuries, by several interventions in order to modernize the ancient city. The railway bridge connecting the mainland and the dimension of factories buildings not only have converted the area in a place of equipment, but provides a different scale than the urban space previously defined by the historical buildings.


Although the presence of the important car park by rationalist architect Eugenio Miozzi has characterized it, the space of Piazzale Roma does not maintain a durable aspect during the time. This has been the site for several competitions and revisions of the circulation roads, until the recent configuration in which the Municipality has placed the arrival of the new tramway line Venice - Mestre.


In this complex space, characterized by an incremental development and by the presence of functional elements, the project of new tramway terminal recognizes the importance to provide and define an organizational element, not only characterized by the horizontal size but also able to define a waiting space. The project has achieved it through the design of an apparently suspended volume in order to define a kind of outdoor room.


The project provide the construction of shelter on the new median platform of tramway for travelers waiting to get on the tram. This element is a rectangular prismatic steel beam, 32.50 m long, supported by a single central footing point. The prism is hollow inside and contains all the technological signage elements, while outside it is covered by steel plate painted dark shade matte. During the evening the element defines a very bright environment able to guide the streams of commuters, while outside three lights mutually regulated by precise proportional relationships, give a measure to the space of  Piazzale Roma.


 


 [IT]


Il quadrante ovest di Venezia, è quello che è stato interessato, nel corso dell’ottocento e del novecento, da interventi legati ad un’idea di modernizzazione della città. Il ponte ferroviario di collegamento con la terraferma ed i grandi edifici industriali e produttivi, non solo hanno caratterizzato complessivamente l’intera area quale luogo delle attrezzature, ma ne hanno conferito una scala “altra” rispetto al tessuto consolidato. In particolare con la realizzazione del ponte automobilistico che negli anni 1932-33 affianca quello ferroviario, viene pianificato il vasto terminale di Piazzale Roma che occupa parte dei giardini Papadopoli che vengono frazionati in due parti con l’apertura del Rio Novo. 


Sebbene caratterizzato dalla presenza dell’importante autorimessa razionalista di Eugenio Miozzi, Piazzale Roma non mantiene una configurazione stabile e duratura, ma è oggetto di concorsi e di  diverse revisioni della circolazione viaria, fino alla realizzazione della recente configurazione nella quale  viene inserito l’arrivo della nuova linea tramviaria  Venezia - Mestre.


In questo ambito dilatato e connotato da un carattere prevalentemente funzionale, nell’ultimo decennio, si sono affacciate architetture con forte valenza urbana quale il ponte della Costituzione e il grande volume della Cittadella della Giustizia  generata dal recupero della manifattura Tabacchi.


In questo spazio complesso e marcato da uno sviluppo quasi esclusivamente incrementale, il progetto riconosce la necessità, in occasione del compimento di una nuova infrastruttura, di provvedere alla definizione di un elemento ordinatore. L’intervento prevede la realizzazione di una copertura sulla banchina mediana della nuova linea tramviaria per il riparo dell’utenza in attesa di salire sul tram. La copertura è concepita quale elemento nella cui definizione non prevalga solo la dimensione orizzontale strettamente funzionale, ma in grado di definire l’ambito dell’attesa attraverso un elemento volumetricamente caratterizzato, una sorta di stanza all’aperto. L’elemento si configura come una trave cava a sezione rettangolare, lunga 32,50 m, sostenuta da un unico appoggio centrale. Internamente vengono alloggiati tutti gli elementi tecnologici di segnaletica, mentre esternamente è rivestito in lastre di acciaio verniciato opaco a polveri con tonalità scura. Alla sera l’elemento definisce un ambito molto luminoso in grado di orientare i flussi di utenti, mentre all’esterno tre elementi luminosi regolati reciprocamente da precisi rapporti proporzionali, commentano la natura di capolinea della fermata della nuova linea di collegamento Mestre-Venezia.


 


Progettisti
Map Studio – Magnani Pelzel Architetti Associati 


Collaboratori/ assistants
Matteo Sirinati


Consulenti per strutture ed impianti/ consultants
Luigi Cocco
Sergio Rigato 


Piano Sicurezza
Antonio Girello


Fotografo/photo
Alessandra Bello

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    The West part of Venice had been transformed during the nineteenth and twentieth centuries, by several interventions in order to modernize the ancient city. The railway bridge connecting the mainland and the dimension of factories buildings not only have converted the area in a place of equipment, but provides a different scale than the urban space previously defined by the historical buildings. Although the presence of the important car park by rationalist architect Eugenio Miozzi has...

    Project details
    • Year 2015
    • Work finished in 2015
    • Client PMV Spa
    • Status Completed works
    • Type Railway Stations / Underground Stations
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