piazza sardegna | piergavino cherchi

Si propone per via Sardegna un nuovo luogo in sostituzione di un “non luogo” basato su una strategia di ricucitura di entità diverse, dove il fattore tempo per la sua rilevanza, all’interno di un progetto del paesaggio costituisce un elemento indispensabile del lavoro, diversi tempi si sedimentano con l’alternanza delle stagioni attraverso la differente luce solare, determina colori dalle infinite sfumature su un fogliame già di per sé variabile, il sito trasformato in luogo, diventa anche occasione per lezioni all’aperto, alle nuove generazioni sulle materie legate al rispetto della natura.
Se la grande cavea con la superficie scenica indica il fulcro del sistema, la via diagonale (ha come fondale la chiesa di St. Vittoria) che la sfiora è la leva della composizione, col suo movimento, ci introduce alla parte di levante del sito. Dal lastricato in doghe di legno scuro emergono modeste colline di terra, dove trovano dimora rocce e piccoli alberi di olivo, corbezzolo e lentischio; viene sottolineato il rapporto del territorio con la sua morfologia custode di siti archeologici ipogei importanti, ma anche di pregiati prodotti naturali. La cavea stessa indica l’azione di scavare e depositare la terra ricavata dal sottosuolo, i colori dell’ambiente sono equilibrati tendenti al cupo, per ricordarci che la maggior parte delle preesistenze pre-nuragiche e nuragiche sono inumazioni di remote culture.