La Città dei Bambini | ARCHITETTO VINCENZO PITINO

La città dei bambini
Vincenzo Pitino

Questo lavoro prende le mosse da uno studio condotto sul territo-rio di Enna alta e dalla necessità di restituire la città ai bambini, par-tendo da un percorso verde naturalistico a bordo città. Questo percor-so è stato denominato percorso dell’avventura e si dirama all’interno del tessuto urbano tramite tre percorsi tematici.
Il primo capitolo analizza l’importanza del verde urbano per il be-nessere psicofisico degli abitanti e mette in luce la necessità di salva-guardare l’ambiente non solo per le generazioni attuali ma soprattutto per quelle future, così come previsto dal programma di azione Agen-da 21 e dalla Carta di Aalborg che tali strategie intende applicare a livello locale.
Il secondo capitolo indica il bambino come “parametro progettua-le” e come indicatore del benessere della città. Una città, infatti, che tiene conto dei bambini sarà sicuramente più vivibile per tutti. Biso-gna pensare dei percorsi tematici che serviranno alla crescita psicofi-sica, sociale e cognitiva dei bambini e creeranno anche il senso di identità culturale. All’interno della città, attraverso questi percorsi, i bambini saranno vigilati, in modo da poter ritrovare un po’ di auto-nomia, dai vigili, dagli anziani o da personale addetto alle bibliote-che, eventuali guide turistiche, sagrestani, ecc. inoltre sarà restituita la possibilità ai bambini di stare in contatto con la natura, una natura non progettata dall’uomo ma scandita da suoi ritmi dai suoi cicli con cui il bambino potrà interagire direttamente.
Il terzo capitolo si sofferma su Enna analizzandola dal punto di vi-sta storico – geografico – urbanistico.
Il quarto capitolo mette in evidenza i punti salienti del P.R.G. di Enna con particolare riguardo alla necessità di attuare strategie in li-nea con lo sviluppo sostenibile. Preservate le aree verdi creare per-corsi pedonali e ciclabili. Dopo aver individuato le vie principali di Enna alta, i nodi di traffico, i monumenti, le piazze, i luoghi della
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formazione (scuole, biblioteche ecc.), dei servizi per l’infanzia e del-le aree verdi attrezzate all’interno della città, si è pensato di creare un percorso verde utilizzando la fascia o cintura verde a bordo città e da lì diramare i percorsi tematici: verde, rosso e blu, rispettivamente de-nominati i luoghi della crescita, dell’identità, della formazione che attraversano quei luoghi prima individuati. Questi percorsi potranno essere utilizzati dai bambini, dagli adulti, dai turisti, per scoprire la città da un’altra prospettiva, percorrendola a piedi con la bici o con gli asinelli, in modo da creare dei percorsi che mirino a soddisfare le esigenze di uno sviluppo sostenibile e integrato.
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Vincenzo Pitino
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Abstract
This work stems from a study on the territory of Upper Enna and from the need to give the children back the town.
To do my work I have created a green way that I called “adven-ture way”. It radiates out from the town through three thematic ways.
In the first chapter I have analyzed the importance of urban green belts to improve people’s physical and psychological well-being and I have highlighted the need to preserve the environment not only for the present generation but also for the future one, as the Agenda 21 and Aalborg Charter provide.
The second chapter is centered on children, considered to be plan-ning parameters and wellness indicators. In fact a child friendly town will be more livable for everybody. In this way they will regain the freedom to walk their town without any problems and live close to nature.
In the third chapter I have analyzed Enna from a storical, geo-graphical and urban planning point of view.
The fourth chapter is focused on the most important points of En-na’s land use and on the need to promote sustainable development through the preservation of green areas and the creation of cycle lanes.
After an accurate study on the city of Enna, its schools, squares, libraries, green belts etc., i have created three ways: green, red and blue, each color corresponds respectively to growth, identity and formation. These ways will be used not only by children but also by tourists and other people.
From this study I can infer that creating these green ways will be very useful to promote sustainable development.