tesi di laurea | stefano maciocco

progetto di un centro culturale ad olbia nell'area dell'Ex cinema/teatro astra Olbia / Italy / 2006

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1. Introduzione


La tesi propone il progetto di un centro culturale nella città di Olbia, con spazi per l’arte, per l’informazione e per la cultura in genere, tale da assumere una centralità caratterizzante la vita della stessa città, stabilendo relazioni e connessioni con il centro storico e con le più importanti emergenze urbane (come la nuova piazza coperta con parcheggi interrati, attualmente in costruzione).
Il nuovo edificio diverrebbe, nell’ipotesi proposta, un “condensatore” di eventi artistici, informazione e spettacolo, un polo attrattore capace di innescare, anche attraverso la riconoscibilità della sua figura, nuove dinamiche interne alla vita della città e nello stesso tempo portatore della stessa identità del luogo.
Infatti il progetto prospetta l’ipotesi della sostituzione dell’ex Cinema-Teatro “Astra”, modificandone la sua volumetria e riorganizzandola in una struttura articolata e unitaria al tempo stesso.
L’obiettivo è quello di riunire in un unico complesso varie attività di carattere culturale, alcune delle quali associate anche ad attività commerciali, dando vita ad un vero e proprio “condensatore culturale”, anche nel senso etimologico di “concentrazione, compattazione, densità”.
L’attività’ di cinema e teatro, soddisfatta da una sala di 350 posti, va integrata con attività complementari che permettano l’utilizzazione della struttura in una fascia allargata di orario.
In questo senso particolare importanza viene data, a livello progettuale, oltre che alla scelta e definizione del “tipo” di attività che si possono svolgere all’interno dell’edificio, all’interazione delle stesse attività ed al “surplus” in termini di partecipazioni che si può generare per la presenza simultanea di più attività nello stesso edificio.
L’idea caratterizzante il progetto rappresenta anche una delle difficoltà maggiori dal punto di vista dell’organizzazione dell’edificio: far convivere l’autonomia funzionale dei diversi nuclei programmatici con la forte interconnessione che gli stessi nuclei devono avere, sia spaziale che visuale, in modo da rendere naturale ed invitante il costante passaggio dall’una all’altra attività.

3. Il progetto: concetti strutturanti

La struttura esistente per la sua dimensione e configurazione non viene considerata idonea a rispondere alle esigenze programmatiche.
Si propone pertanto una totale ristrutturazione della stessa e la realizzazione di un nuovo volume che occuperà tutto il primo blocco con una altezza complessiva di Mt. 17 dallo zero di progetto che è a Mt 8.50, conservando lo stesso orientamento.
Questo volume che per la sua dimensione e forma regolare si identifica per contrapposizione al tessuto residenziale circostante, come edificio pubblico, e’ definito, in modo quasi virtuale da una struttura metallica sospesa alle parti piene dell’edificio su cui sono montati dei pannelli di vetro policarbonato di diverso colore che danno “movimento e ritmo” alla facciata, perché riflettono i raggi solari e con essi cambiano il colore, a seconda della intensità della luce, funzionano anche da schermo solare e collaborano all’ equilibrio energetico dell’edificio.
Questa pelle semitrasparente stabilisce le relazioni a scala territoriale: il volume domina sugli edifici circostanti.
La pelle arriva quasi sino al suolo, permettendo solo di intravedere la vera materia dell’edificio: al volume virtuale di forma regolare si contrappone una frammentazione degli spazi interni.
Questo principio della contrapposizione domina l’intero edificio: la sequenza di parti traslucide e parti opache che delimitano gli spazi chiusi dell’edificio fa da contrappunto ai grandi vuoti scavati nel volume virtuale.
La caratteristica fondamentale dell’edificio è il gioco che si crea con i piani rialzati e con lo spazio a tripla altezza del foyer che genera i flussi di collegamento e aggregazione tra le parti e quindi tra le varie attività che si svolgono nell’edificio.









3.1 Programma funzionale:


Il nuovo centro culturale è disposto su 4 livelli, di cui uno seminterrato.
Si prevede un unico punto di controllo degli accessi alle diverse funzioni Centro Culturale al fine di minimizzare gli oneri di gestione.
Comunicherà direttamente con la zona destinata alle esposizioni temporanee , con il foyer.
Si propongono cinque nuclei funzionali principali per l’edificio:

- Auditorium/centro congressi
- Internet - caffè
- Libreria / biblioteca
- Ristorante
- Spazi riservati alle esposizioni temporanee

L’auditorio principale, disposto al piano terra, è costituito da una sala di 350 posti in platea e 100 in galleria, e’ concepito in termini di dimensionamento del palco e spazi annessi in modo da poter abbracciare il più vasto numero di attività: cinema, teatro, prosa, concerti, congressi, rimanendo preclusa solo la possibilità dell’opera che avrebbe implicato una dimensione di torre di palco sproporzionata in relazione alle eventuali possibilità di utilizzo.
Gli spazi d’appoggio della sala si localizzano nelle sue immediate vicinanze, essendo i depositi localizzati nel piano interrato ed i camerini nel retropalco.
Il nucleo del centro congressi e’ integrato con altre due sale site nel piano interrato, rispettivamente di circa 90 posti ciascuno, con la possibilità che diventi un’unica sala, e di uno spazio adibito a laboratori al primo piano, che permettono non solo la realizzazione di congressi con eventi in simultaneo, ma anche la realizzazione di attività didattiche , seminari e corsi.
L’internet-caffè è progettato su due livelli posti a quote differenti rispetto al primo ed al secondo piano e si affaccia sul foyer a tripla altezza, localizzato e concepito in modo tale da poter funzionare anche autonomamente rispetto all’attività del Centro Culturale, eventualmente anche in orario notturno ed in ogni caso in maniera sinergica rispetto all’attività del teatro.
Il Nucleo di ristorazione si localizza nell’ultimo piano dell’edificio raggiungibile sia dagli accessi principali che da un ingresso situato nella via Padova (che funge anche ingresso agli uffici amministrativi) ed è connesso allo spazio della libreria /biblioteca che occupa una fascia longitudinale dell’edificio, accessibile dall’internet-caffè ed e’ integrata da uno spazio “terrazza”.
L’area della libreria-biblioteca, situata anch’essa al terzo ed ultimo piano, è concepita su due livelli, di cui uno soppalcato.
La disposizione degli spazi espositivi dei libri e dei dischi sono concepiti in maniera tale da dettare i ritmi e le funzioni, la stasi e il movimento, la consultazione ed il passaggio, invitando gli ospiti a “viverli” sfruttando le poltrone e divani e a consultare o ascoltare l’oggetto del loro futuro acquisto.
L’ambiente che si genera e’ quello di una biblioteca molto informale, essendovi anche la possibilità nei periodi estivi di espandere questo spazio di relax nel antistante.
Lo spazio per le esposizioni temporanee occuperà prevalentemente la zona del foyer, nelle immediate vicinanze dell’ingresso, ma ciò non toglie che i vari spazi del centro, quali la biblioteca o l’internet caffè o anche il ristorante, potranno essere utilizzati per mostre di entità ridotta o per piccole mostre fotografiche.
L’edificio, nell’idea progettuale, viene funzionalmente collegato ai nuovi parcheggi interrati della piazza adiacente all’edificio stesso.
L’intenzione è quella di integrare l’edificio allo spazio circostante, e in particolare con lo spazio pubblico costituito dalla piazza e quindi dai parcheggi.
Di fatto nella piazza viene riportata la sistemazione degli spazi espositivi, in modo che sia visibile e leggibile a tutti ciò che è racchiuso all’interno dell’edificio: la piazza viene ridisegnata come se fosse “un continum” dello spazio espositivo dell’edificio, diretta e naturale conseguenza dell’edificio stesso.
In questa maniera si vuole collegare funzionalmente l’ex teatro allo spazio pubblico, al luogo di aggregazione per eccellenza che è la piazza.

3.2 Concezione strutturale e impianti

La struttura del nuovo edificio, interamente in acciaio, verrà appoggiata alle mura del vecchio cinema: saranno consolidati e ristrutturai i vecchi muri con l’inserimento di pilastri e travi prefabbricate in modo tale da adattare la vecchia struttura alle nuove esigenze costituite dalle grandi luci ricavate con la eliminazione della volta a botte della sala del teatro. Le travi e i pilastri che vengono inserite sono dimensionate in maniera tale da sostenere la nuova funzione della copertura, che andrà a costituire il piano di calpestio del ristorante.
Alla struttura in acciaio verrà collegata una struttura secondaria di sostegno dove saranno inseriti dei pannelli in policarbonato che andranno a costituire l’involucro esterno.
Deve essere fatto un approfondito studio delle caratteristiche strutturali di ogni elemento, concentrando lo sforzo per semplificare il tutto e lasciare vuoto tutto il resto, per lo schermo della facciata, solo strisce di materiale trasparente o semitrasparente.
L’edificio è composto da elementi in acciaio interconnessi nel livello del terreno, che si estendono a tutto l’edificio, e un solaio a piastra.
I solai sono a sandwich cioè con griglie di travi coperte da piastre in acciaio sopra e sotto, questi risultano estremamente leggeri.
Ogni componente della struttura sarà prefabbricato per consentire una maggiore precisione di esecuzione e poi verificato prima di essere montato in sito.
Livelli adeguati di illuminazione naturale schermata vengono soddisfatti grazie alla presenza di pozzi di luce all’interno della maglia della copertura, infatti i dispositivi sul tetto riflettono la luce del sole verso il basso, all’interno degli ambienti.
Alla stessa maniera, anche l’impianto elettrico, il cablaggio a fibre ottiche e gli impianti di vario genere, che in sostanza sono supporti diversi per differenti tipi di “flussi”, sono alloggiati all’interno di alcuni elementi strutturali.
Per quanto riguarda l’impianto di climatizzazione, la facciata è realizzata in pannelli in policarbonato, per ridurre i costi di condizionamento, la ventilazione estiva avviene grazie ad aperture praticate alla sommità della facciata a doppia pelle, d’inverno, invece, le aperture vengono chiuse creando un piano di insolazione che riscalda l’aria da immettere in circolo all’interno dell’ edificio.

3.3 Dettagli costruttivi

Tra i vari dettagli costruttivi si è voluto dare una grandissima importanza alla facciata costituita da pannelli di policarbonato retti da una struttura in alluminio con pilastri e travi a sezione quadrata, il tutto adeguatamente ancorato alla struttura dell’edificio.La struttura che regge la vetrata è costituita da una serie di profili estrusi in alluminio i cui elementi essenziali sono i pilastri (posti alla distanza l’uno dall’altro di Mt 1,5) e le travi ed è fissata al suolo e all’edificio tramite appositi sistemi di fissaggio, costituiti da piastre bullonate.
La funzione dei profili è quella di contenere i pannelli, consentendo di ottimizzare il sistema ed i suoi accessori in tutte le soluzioni di tamponamento traslucido verticale. La struttura comprende un profilo di base semplice ed il fissaggio alle strutture avviene sul lato di base, consentendo di realizzare l'opera all'estradosso.
nella facciata sono inserite delle aperture. Queste aperture sono costituite da un telaio fisso idoneo a contenere il pannello, posizionato, nei profili di contenimento già realizzati in opera, semplicemente fissato con perni.

La vetrata è un elemento fondamentale del progetto, non solo per il fatto di costituire una precisa scelta dal punto di vista dell’estetica della struttura stessa, ma anche per quanto riguarda le sue caratteristiche funzionali relativamente al grado d’illuminazione o alla sua influenza sulle condizioni climatiche all’interno dell’edificio.
Questo risultato viene raggiunto con la scelta del materiale dei pannelli:
Il sistema dei pannelli in policarbonato estruso è estremamente versatile in quanto copre una vasta gamma di possibilità d'impiego ed è particolarmente indicato per la realizzazione di pareti verticali.
Il sistema risulta essere:
• sicuro
• di facile montaggio
• di rapida installazione
Il suo impiego è utile in tutte quelle soluzioni in cui sono richieste caratteristiche di:
• leggerezza
• ottimo isolamento termico
• elevata resistenza agli urti
• elevata trasmissione luminosa
• considerevoli luci libere
I pannelli possono essere incastrati l’uno nell’altro con un particolare giunto che oltre ad assicurare una perfetta tenuta all'acqua e alle intemperie “nastro adesivo in alluminio per evitare infiltrazioni di polveri all'interno delle camere”, permette l'inserimento di uno o due rinforzi metallici (Sez. 5 x 35 mm) che consente l'utilizzo del sistema anche in presenza di notevoli luci libere. La soluzione adottata oltre che rapida, completa e collaudata consente un vantaggio economico dovuta alla quasi mancanza di manutenzioni nel tempo.

4. Conclusioni

L'edificio vuole essere un'esatta materializzazione del modello concettuale, con la riproposizione metaforica di “contenitore” di eventi artistici, informazione e spettacolo, un polo attrattore capace di innescare, anche attraverso la riconoscibilità della sua figura, nuove dinamiche interne alla vita della città e nello stesso tempo portatore della stessa identità del luogo.
L’obbiettivo che il progetto si pone è quello di dimostrare che un edificio dal possente corpo di fabbrica s’integri con discrezione mentre la facciata cangiante risalta nel costruito adiacente.
Si può concludere che il progetto risponde alle aspettative formali, strutturali e funzionali, dalle quali si era partiti per la realizzazione di un edificio di questo genere, si pensa infatti che siano stati raggiunti gli obbiettivi iniziali di trasparenza, flessibilità e funzionalità.

Il policarbonato, grazie al sistema U.V. Absorber posto sulla superficie esterna del pannello, mantiene inalterato le sue eccellenti qualità di trasparenza e di resistenza non presentando significativi ingiallimenti e mantenendo inalterate nel tempo le caratteristiche fisico meccaniche.

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    Project details
    • Year 2006
    • Status Unrealised proposals
    • Type multi-purpose civic centres / Multi-purpose Cultural Centres / Urban Renewal
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