Concorso scuola secondaria di I grado E. Fermi di Torino | daniele cucciniello

Più sicurezza statica.  

È la domanda di sicurezza strutturale che il progetto, qui descritto, ha voluto rispondere attraverso il ripristino, il rinforzo statico e sismico delle strutture in c.a. della scuola E. Fermi di Torino mediante l’impiego FRP. Infatti, la scuola, progettata e costruita nella prima metà degli anni 60, non presenta nessun criterio sismico. Prima di qualsiasi intervento, dunque, è urgente provvedere a un rinforzo strutturale complessivo. L’utilizzo della tecnologia FRP è idoneo poiché permette di raggiungere il primo obiettivo con semplicità e velocità; garantisce un’elevata duttilità; gli elementi applicati alle strutture non presentano, anche a distanza di molti anni, problemi di corrosione e, infine, non incrementano la massa degli elementi strutturali rinforzati.

L’incremento della domanda d’istruzione ha indirizzato il progetto in una ristrutturazione completa/integrale del plesso scolastico attraverso una nuova distribuzione interna che tende a razionalizzare i percorsi orizzontali e verticali secondo le norme vigenti in campo della sicurezza antincendio, della sicurezza e tutela sul lavoro, l’abbattimento delle barriere architettoniche, e la verifica di sussistenza degli standard costruttivi in materia di edilizia scolastica e delle norme di materia di igiene. Insomma, un progetto che mira a più sicurezza a tutto tondo!

L’idea progettuale individua la costruzione di cinque nuovi volumi, esterni all’originaria sagoma del plesso scolastico, dove sono allocati i servizi destinati ai percorsi verticali (scale e ascensori). Il volume centrale è il nuovo ingresso della scuola. Si trovano, nel suo interno, le scale e gli ascensori per raggiungere le aree destinate alla didattica (corpo D e E) e i laboratori (ultimo piano del corpo A). Questi cinque volumi hanno lo scopo di semplificare (più semplicità) e razionalizzare (più razionalità) i flussi orizzontali e verticali sia ordinari che emergenziali della scuola.

Più semplicità è anche nell’accesso alla scuola. Il livello -1.85 è quello degli accessi; si accede alla scuola (attraverso il nuovo corpo scale), alla mensa (corpo A), alla biblioteca (corpo B) e alla palestra (corpo C). Da p.zza Giacomini, si percorre una rampa che immette direttamente alla quota di accesso (-1.85). È una rampa dove nel suo interno nasce la vita (alberi di medio fusto) e la luce (illuminazione artificiale); che collega la vita scolastica con quella di tutti i giorni; inclusiva, che allarga invece di restringere, che libera invece di recintare. Attraverso questa rampa tutto lo spazio (portici e cortili liberi della scuola) diventa fruibile all’intero quartiere: la scuola si apre all’intero quartiere a tutte le ore del giorno.

Ai livelli superiori dei corpi D e E (+1.50 e +5.00) si trovano gli spazi del sapere (cluster I, II, III, IV); tali piani sono serviti contemporaneamente, sia dalla scala centrale e dagli ascensori conformi al DPR 503/96 per il flusso ordinario, e sia dalle scale di emergenza poste nei nuovi volumi di progetto 3 e 4. Tali scale di emergenza prevedono la demolizione parziale dei solai (con eccezione delle travi emergenti) in modo da formare un vano libero per alloggiare il predetto volume di progetto contenente le scale di emergenza.

Nel corpo A, invece, a quota -1.85, si accede allo spazio del gusto e dei sapori. È uno spazio a doppia altezza rispetto agli altri poiché si prevede – come per lo scalone centrale - la demolizione parziale del solaio intermedio (+1.50). Sempre nel corpo A, a quota +5.00, si trovano i laboratori (musica, tecnologico, arte, tecnica ecc.).

Nel corpo B, l’idea progettuale, prevede a quota -1.85 i servizi della palestra (allocata nel corpo C) e a quota +1.50, la nuova biblioteca, i servizi igienici e le scale di emergenza. Infine, la biblioteca è dotata d’ingresso proprio in modo che la stessa può essere utilizzata anche negli orari extrascolastici.  

Tutte le diverse destinazioni d’uso, elencate sopra, sono dotate di servizi igienici distinti per sesso (M/F) e un altro bagno conforme al DPR 503/96.

Più risparmio. L’idea progettuale prevede la realizzazione di un doppio involucro per le facciate esposte a NO e SE, ossia i lati lunghi dei corpi D e E contenenti gli spazi del sapere e, in parte, del corpo B del solo piano della biblioteca.  Il primo involucro, in aderenza alla struttura in c.a., è realizzato con tecniche tradizionali – parete a cassa vuota – dove sono ricavate le ampie vetrate, con vetri a bassa emissività, degli ambienti interni. La seconda pelle o involucro è una parete del tipo structural glazing formata da lastre di vetro temperato della misura 1.70x1.70 metri. Questo secondo involucro, realizzato in officina e montato a secco in cantiere, sarà fissato direttamente, per il lato lungo inferiore e superiore, alla trave di bordo in c.a.

I vantaggi di questa duplice soluzione sono una coibentazione termica ottimale, un’assenza di ponti termici e un sistema a tenuta d’aria; il tutto a vantaggio di un ottimale comfort termico e acustico degli ambienti. Con questo sistema, infatti, gli ambienti interni saranno ancora caratterizzati da una benefica luce naturale, punto di  forza dell’originario progetto, ma non più responsabili delle elevate dispersioni termiche. Tutto questo si traduce, quindi, in inevitabili risparmi sui consumi di riscaldamento.

Infine, i cavedi dei corpi A, D e E, nell’idea progettuale rappresentano dei veri giardini verticali chiusi.