RETE LENTA DELLE LAGUNE | CORFONE+PARTNERS

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PROGETTO INTEGRATO DI PAESAGGIO SPERIMENTALE
DELL’ANFITEATRO DEI LAGHI COSTIERI DI LESINA E VARANO
MEDIANTE LA DEFINIZIONE DELLE RETI DELLA MOBILITÁ LENTA 


Il senso della Rete Lenta delle Lagune


Il presente progetto integrato ipotizza la costruzione strategica di una Rete Lenta delle Lagune attraverso la quale usufruire ed al contempo valorizzare e qualificare l’ampio patrimonio paesaggistico custodito dal contesto ambientale dei laghi costieri di Lesina e Varano.


Lo strumento chiave di valorizzazione paesaggistica è la rete di fruizione lenta ed intermodale dello stesso paesaggio, occasione di reinterpretazione formale dello spazio mediante la riscoperta della ricchezza patrimoniale esistente e la sua gestione sostenibile.


 


Le due ampie platee lacustri di Lesina e Varano, collocate al margine nord-occidentale del Promontorio del Gargano, rappresentano un esempio spettacolare di biodiversità paesaggistica -oltre che ambientale-, contraddistinte da caratteri unici nel nel bacino mediterraneo. Altrettanto singolari, sono gli aspetti socio- culturali connessi all’antropizzazione del territorio e alle diverse tradizioni legate alle attività di pesca, fonte di sostentamento e di sviluppo economico sin da tempi remoti, legando l’uomo ai due bacini lagunari e contribuendo allo sviluppo di tecniche e sistemi di pesca che si conservano tutt’oggi. Il territorio lagunare di Lesina e Varano un territorio profondamente intriso di storia, che vanta importanti frequentazioni dalla preistoria al fascismo, dai romani alla contemporaneità . Ne sono esempio le necropoli e gli ipogei di Bagno, i cosiddetti ‘iazzi’, le cittadelle forti cate medievali con il sistema delle Torri costiere di avvistamento, come quelle di Varano, Mileto e Scampamorte, la cittadella militare novecentesca di San Nicola Imbuti, oggi affascinante sito di archeologia militare.


La Rete Lenta delle Lagune prova ad inserirsi in questo ricco patrimonio e attraverso un sistema capillare di percorsi punta alla sua scoperta, con l’obiettivo di prevedere possibili azioni di valorizzazione del paesaggio mediante il potenziamento, la definizione e l’integrazione delle reti di mobilità lenta. Sinteticamente, la struttura paesaggistica ipotizzata mediante questo progetto di ricerca applicata, sembrerebbe tendere verso un sistema aperto dalla morfologia rizomatica e stratigrafica, ma che si realizza mediante anelli e circuiti chiusi, che potrebbero implementarsi medianti azioni esecutive differenziate nelle modalità , nello spazio e nel tempo, coerenti ad una visione unitaria di area vasta e di lungo periodo.


Nell’ambito di una progettazione integrata che attiene a multipli livelli di approfondimento paesaggistico, il progetto è stata sviluppato mediante tecniche ed elementi progettuali multi-scalari e multi-tematici, articolati sostanzialmente in cinque fasi:


– l’interpretazione paesaggistico-territoriale della Lagune di Lesina e Varano; – il Master Plan paesaggistico della Rete Lenta delle Lagune;
– gli Elementi di Quali cazione paesaggistica della Rete Lenta delle Lagune; – i Progetti Sperimentali della Rete Lenta delle Lagune;
– l’Opera Pilota della Rete Lenta delle Lagune.


Interpretazione paesaggistica e Master Plan


La ricerca progettuale prende l’avvio con una prima fase di tipo analitico-conoscitivo che prova a restituire una lettura interpretativa sintetica dei paesaggi, mettendo a sistema tutte le componenti paesaggistiche in due macro-ambiti, ambientale ed antropico, suddivisi a loro volta in diversi micro-ambiti pi specifici, con lo scopo di individuare in particolare le emergenze paesaggistiche di eccezionale valore e le reti della viabilità attuali.
La seconda fase, vede la costruzione del Master Plan Paesaggistico della Rete Lenta, un percorso di fruizione dolce di tipo multimodale e gerarchico, basato su un concept semplice a rete costituito da nodi, definiti Bussole dei Laghi, aree attrezzate per la sosta, con attività e servizi per l’interscambio modale, ed aste, de nite Connessioni della Rete. Il Master Plan definisce ed organizza le reti della mobilità lenta dal punto di vista tematico, distinguendo le varie tipologie di accessibilità , quella pedonale, quella ciclabile, quella ippica e quella lagunare, nonchè le caratteristiche dei nodi di interscambio a servizio di esse.
All’interno della Rete Lenta, il Concept Paesaggistico, o Visione Guida, prevede un vero e proprio asse portante circolare, una traccia al suolo di rilevanza primaria che rappresenta il Grande Anello dei laghi di Lesina e Varano che, percorrendo in maniera continuativa i confini lagunari, abbraccia i due bacini rendendoli parte di un unico grande sistema lagunare. A questo circuito perilagunare, si aggancia una maglia che rappresenta la Rete Lenta Minore, costituita da percorsi a terra di rilevanza secondaria (due parentesi perilacustri, coppie di penetranti che collegano i centri storici gravitanti sui laghi alle lagune chiamate graffature con i centri abitati) e percorsi a terra di rilevanza terziaria, che in maniera capillare percorrono il territorio dell’entroterra o si dirigono a pettine verso la costa lagunare. Il progetto approfondisce in maniera analitica e puntuale gli aspetti e le caratteristiche di ciascuna Bussola e ciascuna Connessione, con la loro identificazione tramite codici numerici e toponimi. Le dettagliate Schede-Progetto del Grande Anello definiscono caso per caso gli interventi auspicati su ogni singolo tratto, sottolineandone gli aspetti riqualificanti e valorizzanti dell’intervento auspicato.
All’interno del Master Plan sono stati riconosciuti ed individuati diciannove cluster economici, consistenti in mico-distretti dalle peculiari ed assimilabili caratteristiche economiche (spesso latenti) che costituiscono per il territorio una vera e propria risorsa socio-economica a lungo termine. Dalla stima dei costi di costruzione della Rete Lenta delle Lagune, si evinto che il costo totale del progetto stimato in 58 milioni di euro (di cui 36 milioni per i 193 km di Connessioni e 22 milioni per le 32 Bussole). Si auspica l’integrazione di risorse pubbliche (cofinanziamenti comunitari, statali, regionali, provinciali e comunali) e risorse private(imprenditori privati locali attraverso gli strumenti del project financing e della concessione a lungo termine).
La terza fase della ricerca, attraverso una brusca discesa di scala, focalizza l’attenzione sui caratteri formali e architettonici della Rete Lenta delle Lagune, andando a definire tecnicamente e dettagliatamente gli Elementi di Qualificazione Paesaggistica, che hanno come obiettivo quello di allestire ed offrire servizio agli utenti della Rete,ricercando un’immagine formale univoca dal brand riconoscibile.
Si tratta di arredi ed azioni-tipo ricorrenti e caratteristici della Rete, dalle sedute alla cartellonistica, dai pergolati ai box-multiuso per info-point o punti ristoro, che garantiscono la sosta e la ricreazione e orientano l’utente nel paesaggio.


I progetti sperimentali


Nella quarte fase, il lavoro di ricerca seleziona alcune porzioni di Master Plan, ritenute pi significative per il loro pregio paesaggistico e strategicamente rilevanti nella Rete e ne approfondisce gli aspetti locali, ipotizzando visioni progettuali attuative, mediante lo strumento dei Progetti Sperimentali. Tali progetti, perseguendo gli obiettivi dettati dal Master Plan, mirano a rafforzare gli itinerari per la mobilità lenta di tipo pedonale, ciclabile, ippica e lagunare, conferendogli caratteristiche di continuità e percorribilità dal punto di vista del comfort e della sicurezza, attraverso l’inserimento di arredi e allestimenti, quali illuminazione, cartellonistica, sedute, fontane ecologiche, porta-rifiuti per la raccolta differenziata e colonnine elettriche, rastrelliere per biciclette, parcheggi per automobili, punti con abbeveratoio per i cavalli, e segnaletica per la moderazione del tra co, etc.


L’opera pilota


La quinta ed ultima fase della ricerca progettuale, definita Opera Pilota, nasce dall’obiettivo di tradurre le progettualità strategiche del Piano paesaggistico della Rete Lenta delle Lagune in un’opera, finanziabile e cantierizzabile, che testi la fattibilità esecutiva della Rete Lenta ipotizzata, mediante la costruzione di una sua piccola porzione. L’Opera Pilota rappresenta in sostanza la selezione di alcuni brani stralcio dei tre livelli progettuali della ricerca, approfonditi secondi i dettami di un’opera pubblica d’area vasta, non solo di una pianificazione di area vasta.


L’Opera Pilota viene sviluppata alle diverse scale del Progetto Sperimentale Integrato:
lo Stralcio Pilota di Master Plan Paesaggistico, focalizzando l’attenzione in particolar modo sul lago di
Varano e sulla mobilità su acqua;
lo Stralcio Pilota di un Progetto Sperimentale, selezionandone alcune parti del centro polifunzionale
previsto dal suddetto progetto;
lo Stralcio Pilota degli Elementi di Qualificazione Paesaggistica, che si concentra sulla definizione di alcuni degli allestimenti delle bussole e degli itinerari.


PROGETTISTA
PhD Cesare Corfone | dottore di ricerca in architettura e urbanistica e master in progettazione urbana 


insieme con
architetto Luciana De Girolamo | specialista in restauro e master in architettura naturale
architetto Lina Casiero| specialista in progettazione architettonica e interior design
architetto Marco Vincenzo Manduzio | specialista in progettazione e master in architettura avanzata
architetto Angela Pia Russo | specialista in comunicazione grafica e progettazione architettonica
architetto Mario Danilo Carella | specialista in tecnologia edilizia, sicurezza e progettazione antincendio
designer Angelo Salvato | 3D designer e creative artist
Anlessandra Malerba | specialista in modellazione architettonica e grafica tridimensionale


COMMITTENTE: Provincia di Foggia e Comune di Ischitella
COMUNI INTERESSATI: Ischitella, Cagnano Varano, Lesina, Poggio imperiale, Carpino, Sannicandro Garganico
DESTINAZIONE D’USO: riqualiFIcazione delle reti della mobilità lenta dei laghi di Lesina e Varano
ANNO: 2016


COORDINATORE
architetto Stefano Biscotti | Ufficio di piano – Settore Assetto del Territorio e Ambiente – Provincia di Foggia
ingegnere Giovanna Caratù | Ufficio di piano – Settore Assetto del Territorio e Ambiente – Provincia di Foggia 


RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
ingegnere Giampiero di Lella| Responsabile del 3° Settore – Urbanistica e Lavori Pubblici – Comune di Ischitella


 


 

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    Project details
    • Status Current works
    • Type Parks, Public Gardens / Urban Furniture / Landscape/territorial planning / Tourist Facilities / Cycle Paths
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