Riqualificazione Complesso ''Fiera Internazionale della Sardegna'' - menzione speciale | ilaria attuoni

Concorso d'idee per un progetto di riqualificazione del quartiere fieristico della Sardegna Cagliari / Italy / 2009

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L’evoluzione del modello fieristico occidentale ha seguito negli ultimi decenni due tipologie principali: una integrata nel tessuto cittadino, fortemente coinvolta in un’intensa attività programmatica capace di generare ricchezza e sviluppo per l’economia della città; l’altra più incline a ritagliarsi un recinto disomogeneo rispetto alla città, costituendo così una sorta di parco ben definito sia negli spazi che nei periodi di utilizzo. Questo secondo modello si rivela in alcuni casi un vero e proprio ostacolo alle interrelazioni tra le varie parti di città e comunque comporta un inutile spreco di spazio al di fuori del calendario fieristico. La Fiera di Cagliari ha un grande potenziale legato alla sua stretta vicinanza con il mare che le consente di impostare parte importante del proprio programma ad attività ad esso legate. Inserita in un contesto strategico rispetto alla Città, al sistema dei parchi naturali ed ai colli circostanti, la sua chiusura rispetto al mare e alla città non le consente di sviluppare pienamente le proprie potenzialità. Obiettivo del progetto è di offrire un ruolo positivo di intermediazione con l’urbanità e il territorio, liberando gli attuali limiti alla fruibilità dei luoghi con scelte di ampio respiro, con ricadute positive sia per la fiera che per la Città di Cagliari, e facendo dell’una il miglior contesto per l’altra, reciprocamente. In questo senso, una serie di importanti trasformazioni in atto sul territorio cagliaritano costituisce un’occasione unica affinché la Fiera della Sardegna compia il grande salto di qualità sulla scena europea e mondiale. Le attività e questa rete di luoghi in via di trasformazione saranno il fulcro di un nuovo “equilibrio gravitazionale” sul territorio. L’idea che associamo alla Fiera è legata ad un uso degli spazi multifunzionale, flessibile che abbia la possibilità di vivere costantemente durante l’ anno e diventare un contenitore non solo per gli eventi tradizionali già associati ad essa ma un riferimento fondamentale per un salone nautico con vaste aree su terra e mare.

PROGETTO
L’elaborazione dei diagrammi di analisi ha evidenziato varie tematiche tra cui il rapporto Città/Fiera, “waterfront”, infrastrutture. L’intera area della Fiera appare come un organismo totalmente isolato rispetto al contesto, la sua chiusura è totalmente indifferente rispetto alla Città e l’acqua; accentuata dalla presenza delle infrastrutture che ne delimitano il perimetro. La proiezione del tessuto urbano all’interno dell’area ha prodotto una serie di ipotesi di riconciliazione del vuoto e di una maggiore relazione della Fiera con la Città. La presenza di un contesto naturale di parchi e colli che la circonda ci ha permesso di sviluppare il disegno di un parco all’interno dell’area come collante tra la Città, i padiglioni espositivi e il mare. Questo forte elemento di caratterizzazione naturale ci permette di restituire una parte dell’area alla Città, elevando notevolmente la qualità dello spazio dal punto di vista della sostenibilità ambientale. Il parco che si innesta all’interno dell’area attuale della Fiera, liberata dal suo perimetro e da buona parte degli edifici che la occupano, ha un carattere organico molto forte e privilegia una relazione più stretta fra le strutture di pregio che preserviamo tra cui il Padiglione P (progettato da Libera), il Centro Congressi, il Padiglione F (progettato da Badas), il Padiglione E (l’Hangar) e il padiglione M. Il programma di questa grande superficie verde prevede un utilizzo dello spazio per attività ludico-ricreative, scenario di eventi futuri come concerti e spettacoli in stretta relazione con l’acqua e con gli sviluppi futuri della Fiera. L’area attuale presenta una consistente superficie coperta che ci consente di riprogrammarla in contenitori distribuiti parallelamente all’asse mediano. Gli edifici si sviluppano su due livelli: il primo livello sulla strada ha un carattere fortemente urbano, ospita degli spazi commerciali e funziona da catalizzatore per la sua percezione in velocità; essi si dispongono come a formare delle barre che funzionano da filtro per l’inquinamento acustico provocato dall’arteria a grande scorrimento e sono un interfaccia tra un’esperienza dinamica provata percorrendo l’asse mediano su un mezzo di trasporto e una percezione dello spazio più lenta, vissuta dal pedone, proiettata verso la Città e il mare. I due collegamenti tra gli edifici che permettono il passaggio fra le diverse parti dell’esposizione sono anch’essi ipogei. All’interno degli edifici, invece, la distribuzione tra le differenti aree espositive avverrà attraverso un percorso centrale di distribuzione. I nodi di interscambio tra i differenti mezzi di trasporto, infine, assumono un ruolo fondamentale all’interno del nuovo sistema fieristico. La vicinanza della nuova area alla stazione dei treni e all’aeroporto, nonché ad auspicabili trasporti via mare e canali, prevede una rete di connessioni molto importante per il potenziamento della sua capacità attrattiva e turistica, mentre effettivamente l’area, rispetto al sistema dei mezzi di trasporto presente, risulta estromessa al resto della Città. Prevediamo il passaggio della metropolitana leggera lungo l’asse mediano in modo tale da incentivare l’utilizzo sempre maggiore di trasporti pubblici, per questa ragione i parcheggi non sono previsti all’interno della Fiera. L’ipotesi è quella di sfruttare le grandi superfici riservate ai parcheggi esistenti nelle zone limitrofe ad essa e potenziare l’area parcheggi prospiciente la zona congressi. Un nuova superficie da adibire a parcheggi sarà, invece, prevista lungo il Molo di Levante in modo tale da favorire un accesso diretto alla Fiera anche dall’acqua. Un servizio di bus garantirà il trasporto verso i nuovi spazi fieristici. Il collegamento tra le nuove aree che costituiranno il nuovo spazio fieristico, non più sviluppato esclusivamente dentro il perimetro attuale ma esteso alla linea di acqua, è controllato attraverso il progetto di nuovi collegamenti tra banchina e molo; subacqueo sarà il legame tra il Molo di Levante e il nuovo molo, ipogeo tra l’attuale area della Fiera e della banchina. I passaggi consentiranno di vivere un’esperienza sempre differente in relazione ad una dimensione urbana e ad una grandezza più geografica del luogo. Il progetto del nuovo molo avrà la capacità di esporre un numero considerevole di barche per il nuovo programma della Fiera. Considerare la Fiera come un organismo più complesso piuttosto che come piccola entità dentro la Città, recinto e metafora di un’attività di scarso respiro e limitati obiettivi, consente di coronare un’idea dinamica di porto auspicata da molti anni. Si concluderebbe con dei segni di forte impatto: un’ estensione decisa della Città verso il mare; una crescita industriale e un incremento delle merci attraverso il progredire positivo delle attività del porto canale; uno sviluppo turistico con il consolidamento delle rotte crocieristiche e delle rotte passeggeri; un incremento dell’attività da diporto, in particolare quest’ultima interrelata con il programma della Fiera. La grande banchina del porto canale e la striscia del nuovo molo sarebbe in questo modo l’inizio e la conclusione del progetto di rilancio dell’intera area portuale. Ampliare, infine, la visone della Fiera ad una scala più ampia, ci consente di proporre un progetto che possa rispondere in maniera più adeguata alle esigenze di mercato, di relazioni sociali, e ci permetterebbe anche di proiettarla verso un mercato internazionale e locale attraverso un continuo dialogo con la Città.



AUTOFINAZIAMENTO

L’intervento della fiera si articola in diverse fasi, ognuna caratterizzata da un forte gesto progettuale: la strategia prevede la demolizione di tutti i padiglioni esistenti, eccetto quelli di particolare valore architettonico. Il nuovo insediamento fieristico si orienterà lungo l’asse mediano spostandosi in direzione del mare. In questo modo, una considerevole quantità di suolo sarà liberata in favore di investimenti sia privati che pubblici. Garantiamo al pubblico delle aree importanti e al privato, la capacità di negoziare con il pubblico con una posizione forte e la possibilità di reperire fondi per la nuova fiera. L’ ambizione della nuova fiera è quella di arrivare a mercati più ampi importanti per questo l’intervento prevede eventuali espansioni future nelle aree ad ovest della fiera. L’ipotesi di che fiera possa ospitare in futuro un salone nautico , con la possibilità di usufruire di un porto con capacità di accogliere anche grandi imbarcazioni, può proiettar l’evento e gli interessi legati al settore anche a scala internazionale, ciò sarebbe determinante per uno sviluppo economico decisivo e capace di finanziare il progetto.



SISTEMA TECNOLOGICO

Il progetto della nuova fiera prevede l’utilizzo di una serie di accorgimenti tecnologici tali da garantire il perseguimento della compatibilità ambientale dell’intero sistema, prevedendo in tal senso la massima attenzione a fondamentali istanze di risparmio e recupero energetico. L’intervento prevede un forte aumento delle aree organizzate a verde, condizione in grado di permettere alla città di riacquisire un’ importante parte di territorio in una zona ormai da considerarsi centrale. Allo stesso tempo attraverso l’abbondanza e varietà di flora, il parco consente di abbattere i livelli di anidride carbonica connessi al passaggio di traffico del Viale Diaz e dell’ Asse Mediano.



UTILIZZO DI PANNELLI FOTOVOLTAICI E VENTILAZIONE NATURALE DELLA FACCIATA

La grande superficie delle facciate esposte a Sud ipotizza l’utilizzo di un sistema di pannelli fotovoltaici integrati ad esse per trarne vantaggi dal punto di vista energetico. Le stesse facciate prevedono un sistema di ventilazione naturale che sfrutti i venti dominanti del luogo, limitando il ricorso agli impianti di condizionamento.



BARRIERA ACUSTICA E FRANGI VENTO DELLE FACCIATE

La distribuzione degli edifici lungo l’asse mediano permette di creare delle barriere acustiche al traffico generato dall’ asse mediano che corre lungo il perimetro dell’area attuale di progetto.



SUPERFICI ORIZZONATALI

Partendo dal concetto che ogni passo produce energia, le superfici orizzontali di progetto verranno trattate in modo da trasformare le vibrazioni di pressione, dovute al movimento dei fruitori della fiera in energia elettrica da utilizzare per illuminare Il percorso ipogeo di progetto.

TRASPORTI E COMUNICAZIONI

per i nodi d’interscambio ferro/gomma/bicicletta, i bus elettrici, la navigabilità compatibile. L’intervento ha come focus futuro una diminuzione del traffico privato in favore di un agevole utilizzo dei mezzi pubblici. Sono previste in tal senso nuove fermate sia della metropolitana leggera, con accesso diretto all’atrio della nuova fiera, sia una riconferma delle linee di bus che si muovono tra il centro città e la spiaggia del Poetto e l’ipotesi di utilizzare il padiglione del sale e la banchina ad esso prospiciente come stazione di arrivo dei flussi via mare e via canali navigabili.

PARCO

Progettazione consapevole degli spazi verdi da attuarsi con materiali e tecniche eco compatibili: un percorso per giungere ad una visione progettuale che tenga conto della ciclicità degli eventi naturali e delle problematiche della loro interazione con l’uomo, al fine di operare delle scelte che consentano di ordinare la complessità della natura senza stravolgerne i delicati equilibri.

PROGETTAZIONE:

capogruppo: Ilaria Attuoni

PROGETTISTI:

Ilaria Attuoni
Ariu Roberto
Rossana Galanti
Cristina Murphy
Maria Laura Orrù
Luca Vallebona
Andrea Bertassi
Philippe Braun

Collaboratori:
Davide Cossu
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    L’evoluzione del modello fieristico occidentale ha seguito negli ultimi decenni due tipologie principali: una integrata nel tessuto cittadino, fortemente coinvolta in un’intensa attività programmatica capace di generare ricchezza e sviluppo per l’economia della città; l’altra più incline a ritagliarsi un recinto disomogeneo rispetto alla città, costituendo così una sorta di parco ben definito sia negli spazi che nei periodi di utilizzo. Questo secondo modello si rivela in alcuni casi un vero e...

    Project details
    • Year 2009
    • Client ENTE FIERA
    • Status Competition works
    • Type Trade Fair Centres
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