Montepagano 1137 Medieval chic living. Albergo diffuso | laura marini

“Montepagano 1137” è un pro­­getto di ospitalità diffusa volto ad offrire una esperienza unica, pervasa dalla suggestione di vivere in ambienti dall’eleganza contemporanea all’interno di spazialità antiche. Nel borgo antico di Montepagano, alcune importanti preesitenze storiche,  di origine medievale e contaminazione seicentesca, sono state restaurate valorizzandone i materiali originali e gli elementi di pregio architettonico, ed arricchite con innesti di design. Sono state così create delle suite in cui il valore della storia viene vissuto in una atmosfera dall’elegante confort contemporaneo.

“Montepagano 1137” dal primo testo scritto rinvenuto a testimonianza dell’esistenza di Montepagano, datato appunto 1137, in cui si cita Montepagano, che, feudo dei Normanni, subisce l’invasione e l’assedio da parte dell’imperatore Lotario III.

Gli ambiti antichi restaurati, in cui è già possibile soggiornare, sono:

- l’antico quartiere militare, che sorgeva, in epoca medievale, intorno al bastione di sud-ovest con la funzione di difendere dalle incursioni nemiche la porta da sole. Le artiglierie organizzavano la difesa nella piazza d’armi adiacente al bastione, contenuta all’interno della cortina. In prossimità della piazza d’armi si concentrava il quartiere militare, con gli alloggi per i militari e i depositi per armi e munizioni.

Qui sono state create le suite  denominate:

            “la casermetta”

            “l’archibugiera”

            “la riservetta”

-la Porta da Sole, uno dei tre archi medievali di accesso al feudo di Montepagano. Il palazzetto sulla porta del Sole è  una interessante testimonianza della stratificazione storica ed edilizia tipica del nucleo urbano di Montepagano. L’edificio, di origine medievale, ha subito una importante contaminazione seicentesca di cui è testimonianza l’imponente loggiato seicentesco a tre arcate a tutto sesto in muratura.

Qui sono state create le suite    denominate:

“Porta da Sole”

“loggia Acquaviva”