Progetto di una Scuola per l' Infanzia | Andrea Magario

Uno degli intenti primari nella progettazione è stato quello di mostrare al bambino elementi riconducibili al conosciuto, segni che suggellino un legame con il proprio luogo di appartenenza, suggestioni ben radicate nelle proprie origini e per ciò assimilate anche dai più piccini. Ecco allora che l’emblema del castello di Sanluri con la sua sky-line riconoscibile disegna il profilo della scuola d’infanzia, in cui i lucernai si
dispongono a creare una merlatura e gli spazi si dilatano per dar vita alla corte, creando non una mimesi ma un senso di familiarità.
La corte è l’elemento tipico delle case tradizionali del medio campidano. Spazio centrico, attorno al quale si è sempre svolta la vita delle famiglie, diviene il nodo della progettazione e il luogo dove i bambini potranno giocare all’aria aperta e sentirsi comunque protetti in un contesto familiare.
Il gioco è il secondo riferimento progettuale: in tutte le sue forme è uno strumento didattico irrinunciabile. Attraverso il gioco infatti, i bambini imparano riducendo al minimo lo sforzo cognitivo supportato dall’interesse: noi pensiamo quindi che se lo spazio per l’infanzia nasce da un gioco, contribuirà al raggiungimento di tale obbiettivo.
Le scelte morfologiche, la disposizione funzionale degli ambienti e la distribuzione sono stati concepiti in una logica di massimo utilizzo delle strategie bioclimatiche in termini di esposizione, orientamento, illuminazione e ventilazione naturale, ai fini del risparmio energetico.
L’edificio e i suoi elementi costruttivi sono stati verificati negli adempimenti previsti ai sensi del D.L. 311/2006 relativo al “Rendimento Energetico nell’Edilizia”.