Tri | studio Bettonica Leone

Progetto vincitore del concorso «5 piazze per Catania» - Piazza Michelangelo Catania / Italy / 2005

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4500 metri quadrati di Pietra lavica, 1940 metri quadrati di Pietra di Comiso, 600 metri cubi di “terra dell’Etna”,738 metri cubi di acqua,108 alberi di Arancio e 12.000 metricubi di scavi.
Queste sono le dimensioni per la realizzazione del progetto.
Tre (Tri) sono gli elementi che costituiscono il nucleo centrale della Piazza ,l’acqua,l’agrume e la vista,al di sotto dei quali vi è il cuore del progetto:l’interramento di parte di viale Vittorio Veneto e di parte di via Raffaello Sanzio.Per 95 metri lineari entrambe le strade si interrano convergendo in una rotonda sotterranea.Lasciando la piazza sgombra dalle auto e consentendole di unificare il quartiere di Picanello con Parco Falcone, di tracciare un percorso pedonale tra il parcheggio scambiatore e la stessa Piazza Michelangelo e in ultimo “riavvicinando” il secolare Parco Scammacca alla città.
La pietra lavica è la pavimentazione della Piazza,è la pavimentazione che delimita le tre aree e che ne caratterizzano i contorni.

Il primo elemento,l’ Acqua, è inserito in un rettangolo di 72 metri di lunghezza per 25.50 di larghezza,intervallato da passaggi e “passerelle” di pietra lavica che oltre ad far vivere l’elemento ne consentono l’attraversamento. La sua profondità non supera i 50 centimetri.Le pareti della vasca presentano dei “punti luce immersi” che contribuiscono a rendere viva ogni manifestazione dell’elemento stesso.Ogni “passerella” può essere luogo di incontro,di lettura ma anche fulcro di manifestazioni culturali e musicali che garantiscono il giusto rapporto tra attore e spettatore.

Il secondo elemento è “il bosco di aranci”,l’Agrume,distribuito in tre riquadri di 20.50 metri per 19.50 metri,all’interno di un rettangolo 72 metri per 20.50 metri.Ogni riquadro è costituito da un terreno la cui fertilità è garantita oltre che dalla terra naturale, anche dalla terra dell’Etna sul cui nero intenso emergono 36 alberi di Arancio. 108 in tutto, puntualmente in sequenza e in egual distanza. I tre boschetti sono divisi da camminamenti di pietra lavica,questa volta posata in fasce che creano continuità con i passaggi sull’acqua e quindi fanno parte di un unico percorso pedonale,.I boschi sono vivibili e attraversabili attraverso “basole” di pietra lavica. In questo elemento l’illuminazione è dal basso verso l’alto creando una luce filtrata dagli alberi stessi che impediscono l’ inquinamento visivo dando al contempo un atmosfera di “natura in città”.

Il terzo elemento è una seduta collettiva di pietra di Comiso, la Vista.Un susseguirsi di panche in questa pietra chiara,luminosa e rilassante al tempo stesso.E’ il salotto di questa zona della città,è il luogo dove ammirare il mare e guardare l’Etna.Una pavimentazione di pietra che sale e riveste le panche.Un “corridoio” centrale,inconsciamente,richiama il cinema, lo spettacolo che qui, è offerto dall’Etna e dal Mare.
Sotto questa piazza,che ridà giustizia al nome urbanistico dello spazio aperto, sono previsti scavi per interrare i 95 metri lineari di viale V. Veneto ed i 95 metri lineari di v.R.sanzio. Il traffico proveniente da nord,da est e da ovest sottopassa la piazza Michelangelo e risulta “snellito” dalla rotonda sotterranea. Le strade interrate sono state progettate rispondendo atutti gli standard urbanistici e stradali a tutt’oggi in vigore,presentando doppie carreggiate con marciapiedi e fasce di rispetto stradali. La Piazza nei lati est e sud presenta dei “tagli” nella soletta che aprono alla luce i sottopassaggi garantendone un’illuminazione diretta. I tagli hanno una larghezza di 3 metri ed una lunghezza di 58 metri lineari per quanto riguarda la v.Raffaello Sanzio e 75 metri lineari il v.le Vittorio Veneto. Questo consente non solo che la luce entri alla quota della strada e illumini le carreggiate evitando l’abbagliamento che si ha passando dalla luce al buio, ma anche l’ennesimo punto buio metropolitano.
Inoltre nelle nuove carreggiate interrate,sono stati previsti degli spartitraffico con al loro interno un canale che accoglie l’acqua.Tale flusso d’acqua ha il compito primario di assorbire parte delle polveri sottili emesse dalle autovetture in transito. Così facendo questo intervento urbanistico-architettonico ,partecipa in maniera concreta ad una ben precisa funzione anti inquinamento. Quest’acqua confluisce al centro della rotonda dando vita ad un gioco di luci e rumori naturali. Gli spartitraffico sono illuminati in modo che la funzione ambientale sia un effetto altresì visivo e di sicurezza stradale.
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    4500 metri quadrati di Pietra lavica, 1940 metri quadrati di Pietra di Comiso, 600 metri cubi di “terra dell’Etna”,738 metri cubi di acqua,108 alberi di Arancio e 12.000 metricubi di scavi.Queste sono le dimensioni per la realizzazione del progetto.Tre (Tri) sono gli elementi che costituiscono il nucleo centrale della Piazza ,l’acqua,l’agrume e la vista,al di sotto dei quali vi è il cuore del progetto:l’interramento di parte di viale Vittorio Veneto e di parte di via Raffaello Sanzio.Per 95...

    Project details
    • Year 2005
    • Client Comune di Catania
    • Status Competition works
    • Type Public Squares
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