La casa Leggera 2009 | Giada Mete

Partecipazione CONCORSO Itri / Italy / 2009

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L'idea progettuale è nata sulla base di analisi ambientali e partendo da una priorità: gestire un rapporto con il luogo (tipologico e tecnologico) per un'intervento che se pur nella sua modernità, venisse "accolto e riconosciuto" dal luogo.
L'edificio viene pensato come un'organismo autonomo (vivente), dove i criteri di sostenibilità non possono limitarsi a semplici comparti tecnologici, ma sono integrati attraverso l'approccio cooperativo di ogni parte costituente.

GLI ASPETTI COMPOSITIVI
Si è scelta una tipologia che consentisse di dare ad ogni alloggio lo stesso valore qualitativo, soprattutto dal punti di vista ambientale, che sfruttasse le qualità bioclimatiche e sociali di un'aggregazione a schiera ma con l'inserimento di ballatoi di distribuzione.
La composizione è caratterizzata dai due corpi di fabbrica, messi in risalto dal differento trattamento dei Brie Soleil e dalle finiture delle superfici.
A livello seminterrato troviamo le cantine e i parcheggi collocati nella zona più fredda e meno soleggiata dell'edificio con funzione di "tampone termico" tra il suolo e gli alloggi. Le cantine sono state tutte dotate di aerazione naturale. A questo livello troviamo i Locali Tecnici (uno nella zona delle Cantine e due nei sottoscala), dove saranno posizionati la centrale termica per la produzione di acqua calda e i motori per il riscaldamento e il raffrescamento centralizzato.
Ai livelli superiori sono stati collocati gli alloggi con accesso dai ballatoi, gli alloggi da 64 e 74 si collocano sul corpo segnato dall’orizzontalità, in un sistema di alternanze, gli alloggi da 45 fanno da testata e da coronamento sul lato Est, sfruttando le migliori condizioni ambientali e climatiche (sia espositive che compositive), inoltre per dare un ulteriore valore aggiunto, si è scelto di dotare i tre appartamenti di coronamento di soluzioni architettoniche più accattivanti come la copertura con travi a vista in legno (per tutti e tre) e un’area esterna protetta e schermata da un pergolato in legno (per due alloggi).
La copertura in parte piana e calpestabile e, in parte a falde, verrà occupata dai pannelli fotovoltaici e solari termico.
All’interno degli alloggi è stato dato valore e risalto al materiale strutturale (il legno), che si è scelto di lasciare a vista nei tramezzi, mentre le pareti perimetrali verranno trattate con pittura bianca o colorata.La distribuzione interna, vede le zone giorno sulla facciata di via de Filippo, per sfruttarne al meglio i fattori di soleggiamento, mentre le zone notte poste nella facciata opposta sfruttano le proprietà del sole delle prime ore del giorno, mentre una seconda stanza (alla quale si è data una funzione mista di studio/letto) è collocata sulla facciata principale le zone di servizio (bagni e cucina), negli alloggi da 64 e 74, fanno da filtro tra le due zone, mentre negli alloggi da 45 troviamo le cucine a ridosso del salotto. Le zone giorno sono tutte dotate di ampi balconi, schermati da brie soleil, mentre negli elementi di testata troviamo i balconi anche nella zona notte.

GLI ASPETTI TECNOLOGICI
L’edificio è stato pensato come un corpo che si autogestisce.
Dal punto di vista energetico, si è scelto di sfruttare l’energia solare e quella eolica, con sistemi attivi e passivi. L’energia solare verrà utilizzata attraverso il posizionamento di pannelli fotovoltaici finalizzati alla produzione di energia elettrica che soddisfi il fabbisogno di tutto lo stabile, e di pannelli per il solare termico per la produzione di acqua calda, quest’ultimo è stato integrato con una caldaia che andrà a sopperire eventuali periodi di scarsa produzione. Contemporaneamente si è mirato a limitare le dispersioni di calore, attraverso un’attenta scelta del sistema tecnologico, dove gli elementi costruttivi sono blocchi in legno con intercapedine isolata che hanno bassi valori di trasmittanza termica ed elevati valori di isolamento acustico, pertanto la minore dispersione termica e la captazione dell’energia solare, che grazie all’esposizione dell’edificio ci consente di sfruttare buone qualità di soleggiamento durante i mesi invernali, ridurrà il fabbisogno energetico, come in estate quando, la diversa incidenza esposizione solare e l’esposizione ai venti prevalenti, contribuiranno a mantenere gli alloggi più freschi grazie a moti convettivi naturali, che si creeranno attraverso idonee aperture sui fronti opposti. Inoltre, sono stati previsti brie soleil lungo la facciata principale, maggiormente esposta, che schermano i raggi solari in entrata così da evitare un eccessivo carico termico, questi sono stati dotati di sistemi di apertura per consentire una maggiore varietà e libertà psicologica. I brie soleil orizzontali a lamelle di dimensione variabile (più profonde in alto e più sottili in basso), prevedono un’apertura a vasistas, mentre quelli verticali a soffietto.
Il sistema costruttivo, prevede l’uso di mattoni in legno-cemento autoportanti per il livello seminterrato opportunamente coibentati e protetti dall’umidità, solai in legno isolati, e l’uso di mattoni in legno autoportanti e isolati per i livelli successivi.
Si è scelto di dotare tutti gli alloggi di un sistema di riscaldamento e di raffrescamento a soffitto, attraverso un sistema centralizzato.
Il fabbricato sarà dotato di un sistema di recupero delle acque piovane, attraverso canaline e pluviali che provvederanno alla raccolta dell’acqua convogliandola, attraverso opportuno filtraggio, verso un serbatoio interrato di circa 6000 lt, questa sarà finalizzata all’irrigazione delle zone di verde e agli scarichi dei sanitari, che verranno dotati di un sistema a risparmio d’acqua.
Per quanto riguarda le finiture si è scelto di utilizzare pitture ai silicati per esterno e interno, hanno proprietà disinfettanti e fungicide, sono durevoli e resistenti all’abrasione di acidi e di basi. Non comportano rischi per la salute e l’ambiente, poiché esenti da solventi organici.

GLI ASPETTI PSICOLOGICI
Non si può parlare di edifici progettati in chiave sostenibile se non si valutano anche le influenze che questi avranno sull’utenza finale.
La scelta del legno come materiale prevalente è stata dettata dall’aspetto del materiale stesso, come prodotto “vivo”, che si evolve come coloro che lo abitano.
Le scelte cromatiche sui corpi scala e nella zona parcheggio, sono state fatte per dare un valori identificativo a luoghi spesso di transito indifferente, in modo particolare la scelta del giallo per la zona parcheggio si lega alla luce (che a causa dell’esposizione manca) e ad una predisposizione emotiva più aperta e positiva.
Anche gli interni sono stati immaginati con un approccio cromatico che ne valorizzi gli spazi facendo cadere il concetto di ripetitività e anonimato che generalmente ricorre in queste tipologie edilizie.
In questo intervento le scelte dei materiali, i cromatismi, la luminosità, sono stati pensati come scelte sensoriali, poiché un ambiente può aiutare a vivere meglio se progettato in sintonia con l’uomo.
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    Project details
    • Year 2009
    • Client Comune di Itri
    • Status Competition works
    • Type Apartments / Multi-family residence / Social Housing / Modular/Prefabricated housing
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