Concorso di idee "Sistemazione architettonica e paesaggistica di Piazza Molicelle" Progetto vincitore del 1° premio - BLOB | domenico de rito

Progetto vincitore del 1° premio "Concorso di idee per la sistemazione architettonica e paesaggistica della piazza Molicelle" Arcavacata / Italy / 2006

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Concorso di idee per la sistemazione architettonica e paesaggistica della piazza "Molicelle", area intorno l'Aula Magna dell'Università di Arcavacata

CONSIDERAZIONI SULLO SPAZIO DA RIQUALIFICARE E CRITERI PROGETTUALI ADOTTATI
L’obiettivo generale che l’ente banditore intende perseguire, è quello della riqualificazione di uno specifico ambito che riveste notevole importanza nell’impianto urbanistico del complesso universitario di Arcavacata di Rende, ovvero l’area che si estende nella conca naturale in cui sono situati alcuni dei più importanti edifici dello stesso complesso.
E’ indubbio, infatti, che piazza Molicelle rappresenta il fulcro del quotidiano meccanismo di funzioni, di tipo strettamente universitario, che dà vita e movimenta le relazioni “umane” degli studenti e degli “addetti ai lavori”, ma non solo.
Le strutture ivi presenti (il teatro, l’aula magna, la segreteria studenti), assieme a quelle più prossime del centro residenziale e del realizzando complesso dei relativi uffici, connotano l’area come una zona ad elevata caratteristica di uso pubblico e, in quanto tale, funzionante come cerniera tra questi ed il ponte attrezzato.
A nostro avviso, infatti, le indicazioni dell’Amministrazione Universitaria, che consistono in un sostanziale progetto d’area, trascendono il semplice tentativo di dotare piazza Molicelle di soli spazi verdi attrezzati d’uso pubblico ma sono tese, invece, a caratterizzare questi stessi spazi con funzioni nuove capaci di produrre riconoscibilità e identità “urbana”.
Comunque, l’esigenza di salvaguardare le caratteristiche spaziali dell’ambito in oggetto, importante dal punto di vista del rispetto ambientale, trova riscontro operativo nell’obiettivo prefissato e che è quello di un più vasto “ridisegno dell’intera area”.
La nostra previsione progettuale nasce dalle seguenti esigenze:
- l’esigenza di tutelare e valorizzare l’ambiente naturale (funzione protezionistica);
- la necessità di completare la struttura universitaria con aree a verde attrezzato per scopi ricreativi e con strutture idonee a conformare una vera e propria “piazza” dove i fruitori, universitari e non, possano incontrarsi e intrecciare relazioni (funzione sociale).
Appare evidente che le suddette funzioni non sono tra loro contrastanti e, anzi, indirizzano in modo naturale la scelta sul tipo di intervento che si intende realizzare, tenendo conto anche dell’ampiezza dell’area e delle sue caratteristiche peculiari.
Nel concreto, la nostra proposta mira a rimarcare gli astratti “collegamenti” tra le strutture presenti, convertendo quelli che sono i flussi di funzioni e relazioni tra gli edifici in percorsi strutturati e interagenti che, in sovrapposizione fisica e funzionale con l’assetto morfologico-ambientale dell’area, si conformano a piazza modellata sugli stessi flussi.
Il tutto, in contrapposizione figurativa alla geometrica organizzazione spaziale e morfologica della struttura gregottiana, la quale viene “sfidata” mediante le strutture proposte che, con la loro plasticità, comunque, vi si allineano funzionalmente, anche riprendendo il concetto del percorso sospeso.

UNO SPAZIO PUBBLICO DA REINVENTARE: FILOSOFIA DEL PROGETTO
La filosofia posta a base della proposta è che le strutture del progetto si pongono in contrasto con quelle esistenti in una sorta di contrapposizione dialogante: la plasticità e la fluidità che le caratterizzano sono, insieme, negazione e accettazione della razionale disposizione degli edifici a contorno dell’area di intervento. Infatti, la distribuzione delle nuove strutture è concepita al fine di collegare gli elementi esistenti e, quindi, ad accettarli, seppur negandoli nella loro squadrata conformazione e disposizione.


CONTRAPPOSIZIONE e DIALOGO
Le strutture del progetto affrontano le strutture esistenti:
- con la loro plasticità le nega
- con la loro funzione di “collegamento” le accetta

Altra caratteristica della proposta è quella che il verde, attualmente relegato nella sola zona a monte dell’area di intervento, diventa elemento pregante del contesto e che principia, come progressiva espansione, dal punto più alto dell’area di intervento. Tale espansione rappresenta una massiccia riconquista degli spazi, in una sorta di compenetrazione e sovrapposizione con gli altri elementi del progetto.


ESPANSIONE e SOVRAPPOSIZIONE
Il verde riconquista i suoi spazi:
- dilaga dal parcheggio al ponte e accompagna la piazza-percorso
- riempie tutti gli spazi disponibili:
- al di sotto della piazza-percorso sospeso
- al di sopra del parcheggio coperto

Il nuovo sistema di spazi e di collegamenti si insinua capillarmente come lava che origina dalla spaccatura del parcheggio coperto, scende lungo i pendii e tocca tutti gli elementi di interesse, fin quando si arresta contro il ponte attrezzato. In poche parole, contamina l’area.

ERUZIONE e FLUIDITA’
La piazza-percorso contamina l’area:
- esplode a monte nella ferita dei parcheggi
- scende come lava lungo i pendii dell’area
- sfiora e coinvolge tutti gli elementi che incontra
- si arresta contro il ponte di Gregotti

Infine, la proposta progettuale focalizza l’attenzione dei frutori in un unico, ma importante, spazio di sosta e socializzazione costituito dall’edificio vetrato che si erge baricentricamente entro la parte bassa dell’area di intervento: in contrapposizione al ponte che costituisce elemento di solo passaggio per le persone, si propone il “ritrovo” che detto edificio rappresenta in tutta nella sua unicità e centralità. Esso raffigura la trasposizione dei cubi gregottiani all’interno del progetto, come loro appendice, ma è reso aperto e trasparente nella struttura per divenire aggancio tra vecchio e nuovo.

APPENDICE
Il nuovo edificio traspare e dialoga:
- trasposizione dei cubi gregottiani
- aperto a nuove socializzazioni
- punto di aggancio tra il nuovo e il vecchio

Fattibilità tecnica della proposta: descrizione del progetto
L’intervento proposto, suddiviso in due distinti lotti funzionali, si basa sulla realizzazione dei seguenti elementi:


SISTEMA INTEGRATO DELLA PIAZZA-PERCORSO
Tale elemento consiste in un sistema integrato di spazi e percorsi in quota e a livello terreno che, partendo dal punto più alto dell’area (zona parcheggi) e diramandosi seguendo la conformazione orografica (da strutturare ex novo), raggiunge tutti gli edifici del contesto.
La funzione dei percorsi a livello terreno è quella di collegare tutti gli accessi agli edifici, mentre quella dei percorsi in quota è di unificarli “prospetticamente” tagliandone le facciate e, contestualmente, di condurre ad un nuovo accesso al ponte attrezzato, previsto tra i primi cubi.
L’accesso al ponte è qui configurato come una ventosa che vi si attacca, rappresentando il punto conclusivo sia dei percorsi in quota (al piano del camminamento inferiore del ponte) che di quelli a livello terreno (al livello piano terra delle segreterie studenti).
In ambedue i livelli sono previsti diversi slarghi per la sosta e la socializzazione, con particolare riferimento all’area del nuovo edificio di “ritrovo” che rimane circondata da una vera e propria piazza attrezzata, fulcro della proposta.
I camminamenti dei nuovi percorsi sono previsti in tavolato di legno di teck e sono posti, al livello inferiore, su classici massetti in cls armato con rete elettrosaldata, previa predisposizione di listelli per il fissaggio annegati nel massetto mentre, al livello superiore, sono posti su telai portati da pilastrini tubolari in acciaio inox di idonea sezione, collegati a terra mediante fondazioni continue in c.a.
Una balausta tecnologica in acciaio inox completa la struttura sospesa, integrando il sistema di illuminazione mediante i corpi illuminanti con i led di tipo “continuo” in essa inseriti.

NUOVO EDIFICIO “RITROVO”
L’edificio destinato a “ritrovo” costituisce, nella proposta, il fulcro della vita di relazione universitaria costituendo, esso, l’occasione per introdurre all’interno dell’area quegli elementi necessari allo scopo suddetto, quali normali attività commerciali di svago e ristorazione.
Una semplice edicola o un bar-ristorante possono trasformare l’attuale piazza Molicelle in un luogo fruibile e sicuro; difatti, solo una maggior frequentazione di questo spazio può renderlo idoneo alla funzione sociale che deve rappresentare.
Esso è strutturato in quattro livelli fuori terra (costituiti da telai e orizzontamenti in c.a.) di cui il primo ed il secondo sono direttamente connessi ai due livelli della piazza-percorso mediante spiazzi attrezzati di coronamento.
La sua trasparenza è realizzata con l’uso di grandi pareti vetrate inclinate e, al suo interno, le attività si svolgono in simbiosi con l’ambiente esterno.

NUOVO PARCHEGGIO SEMI-IPOGEO
Secondo le indicazioni di piano, nella zona più alta dell’area di intervento è prevista la realizzazione del nuovo parcheggio, concepito come una superficie piana incassata nel terreno ma aperta verso la conca. Esso è strutturato come una grande piastra in c.a., atta a sostenere il terreno riportato secondo l’originaria conformazione, al di sotto della quale possono essere organizzati almeno 200 posti auto.
Il collegamento verticale, costituito da scale e ascensore idoneo anche per i portatori di handicap, permette che il fruitore, lasciata la vettura, possa agevolmente raggiungere la testa della piazza-percorso, la quale principia come da una spaccatura del terreno, al di sopra della struttura dei parcheggi.

SISTEMAZIONI A VERDE E IMPIANTI
Il verde con il quale si intendono recuperare le aree attualmente destinate ad usi impropri (parcheggi a cielo aperto e altro), invadendo tutti i possibili spazi liberi, diviene nella proposta l’elemento “pregnante” dell’intervento, rappresentando il rispetto verso l’ambiente nella sua originaria conformazione.
Inoltre, la nuova conformazione dei piani, oltre a rendere efficaci i collegamenti tra i vari ambiti, ne individua anche le competenze: un primo ambito è dato dall’area più bassa che è di contatto con gli edifici e il ponte; un secondo ambito è dato dall’area che corona il teatro e che ne forma pertinenza; un terzo ambito è quello dell’area del parcheggio interrato con la sua conformazione a conca.
L’impianto di irrigazione (completo di cisterna di raccolta acque piovane a monte) e l’impianto di illuminazione completano, assieme alla fornitura di classici elementi di arredo urbano (panchine, portarifiuti, ecc.), le sistemazioni dell’area di intervento.
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    Project details
    • Year 2006
    • Client Università della Calabria
    • Status Competition works
    • Type Public Squares
    Archilovers On Instagram