COMPLESSO PARROCCHIALE | ALDO ANTONIO BRUNO

Port Salerno / United States / 1990

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Il concetto prioritario su cui si basa la ricerca  in questo  progetto è quello di ricercare un " sistema " funzionale e spaziale retto da un fulcro strutturale di percorsi tale da assicurare un legame indissolubile fra le parti elementari.


Si è trattato, in effetti di realizzare un " organismo complesso " che si configura con un fascio di percorsi centrali ( interni ed esterni ) posti a quote diverse su cui sono innestate  le parti funzionali.


Questa  spina centrale, dei percorsi,  nasce  quindi, per assicurare il passaggio dal fronte stradale al piano del lotto, posto ad una quota  inferiore, dalla quale si sviluppano  tutti gli altri percorsi.


 


<<..Bruno formatosi nell'area culturale creata da Nicola Pagliara, ne approfondisce consapevolmente  e coraggiosamente le valenze culturali, soprattutto attraverso un uso della tecnologia dell'architettura, che non ne segni il limite ingegneresco, ma, in quanto intesa come "costruzione tecnica di una memoria" ne esalti i significati più profondi ( vedi n.Pagliara, "Finalità dell'architettura" n° 2/80).


Pubblicare i progetti operativi di Aldo Bruno, insieme alle ricerche formative attualmente in corso nella stessa area culturale  ( vedi editoriale di Finalità dell'architettura" n° 4/82 a cura di Michele Pinto ) è un segno di fecondità di quest'ultima , pubblicarli nel momento in cui intermediano con una realtà difficile ed ostile, è una affermazione che dimostra reali capacità architettoniche; pubblicarli in futuro come realizzazioni è un buon auspicio per quanti impegnati attualmente nella ricerca universitaria, affinché traggano da queste valide indicazioni per sé e per quella società che riuscirà a farle diventare della propria cultura>>.


Questa citazione "obbligatoria" è premessa essenziale per poter meglio comprendere da dove il fare progettuale prende le mosse in questo progetto, e come esso si sviluppi avendo come riferimento una metodologia compositiva, intesa come integrazione di tre momenti primari: Funzione - Struttura - Forma; che esplicitati, e dicendo con Giovanni Di Domenico, essi danno luogo ai seguenti punti.


1)      Analisi del sistema funzionale nelle sue parti e nelle sue interrelazioni; disgregazioni delle parti nell' "elenco" e la loro riaggregazione in unità complesse all'interno del lotto secondo logiche spazialmente "intelligenti", colte. Il "piano" di dislocazione delle funzioni nello spazio è una sorta di "mappa" dei movimenti è comportamenti possibili volta a massimizzare il grado di complessità sintattica, gli effetti di sorpresa, gli accavallamenti e l'intreccio delle parti nello spazio.


2)      Strutturazione del sistema dei "percorsi" come sistema di circolazione che collega e temporalizza gli spazi; in uno col ragionamento precedente il sistema dei percorsi diviene essenziale per la messa in moto della "macchina" spaziale, l'elemento fondamentale per la sua risoluzione in un unicum interamente vissuto.


3)      Elaborazione delle parti di "nodo", intese come strumento di integrazione delle parti elementari in un "unicum", come strumento di moltiplicazione ( nell'unità ) dello spazio, come strumento di "allontanamento", tra le parti attraverso la creazione di una sensibile gamma di spazi intermedi. Gli spazi di "nodo", essenziali per la resa del tutto in unità organi che, divengono luoghi privilegiati di interesse, parti "esaltate" dell'architettura.


4)      Individuazione del sistema delle "strutture", intese come organizzazione tecnica - a "reggere" - dei materiali, rapporto dialettico con l' "intero" architettonico che si va configurando  ( "castello" delle funzioni elementari dei "nodi" e dei "percorsi"). Il sistema strutturale, in quanto "forma primaria"; è indagato nei suoi valori formali autonomi; esso assume altresì il ruolo di sistema "attivo" nella determinazione degli spazi in quanto "matrice" delle loro possibilità di genesi ed aggregazione.


5)      Definizione approfondita del tutto attraverso l'elaborazione puntuale del sistema dei "materiali" e delle loro modalità di messa in opera, fin nei suoi risvolti epidermici, di "decorazione". Il gioco delle libere associazioni, delle memorie, dei riferimenti linguistici, scatta man mano, come grado di libertà recuperato all'interno della rigidità del sistema ( anzi intrinsecamente stimolato da questa).


 


 


 


 

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    Il concetto prioritario su cui si basa la ricerca  in questo  progetto è quello di ricercare un " sistema " funzionale e spaziale retto da un fulcro strutturale di percorsi tale da assicurare un legame indissolubile fra le parti elementari. Si è trattato, in effetti di realizzare un " organismo complesso " che si configura con un fascio di percorsi centrali ( interni ed esterni ) posti a quote diverse su cui sono innestate  le parti funzionali. Questa  spina...

    Project details
    • Year 1990
    • Status Research/Thesis
    • Type Churches
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