Riqualificazione Piazza Vittorio Veneto | Matteo Nativo

1° classificato al concorso di idee per la Riqualificazione di Piazza Vittorio Veneto - Atripalda (AV) Atripalda / Italy / 2009

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Il progetto nasce dall’intenzione di rappresentare, sottoforma di materia, luce e colore, un luogo ideale capace di esprimere ciò che per secoli è stato il cardine di sviluppo della città rurale. Preesistenze radicate nella memoria dell’uomo e che oggi più che mai devono essere riscoperte e presenti. Ci riferiamo alla Religione e all’Istruzione: istituzioni capaci di trasmettere valori più sani di una società, valori inscindibili e fondamentali per garantire libertà e senso civico. Il progetto vuole essere traduzione geometrica e architettonica di questi valori , capaci di rendere uno spazio riconoscibile e fruibile. Matrice generativa del progetto è il “ribaltamento’’, sulla piazza, del prospetto dell’edificio ecclesiastico e il successivo allineamento verso la dogana, edificio identificativo della città. Il richiamo al prospetto della chiesa è evidente non solo per le scelte cromatiche adottate ma anche per la trasformazione degli elementi del prospetto stesso in arredo urbano. Quest’ultimo giace su una “piastra’’ di calcestruzzo lisciato miscelato a polveri di color terra di Siena e polveri metalliche in superficie. Questa soluzione rimanda alla Terra, elemento che più di ogni altro è geloso custode di esperienze e tradizioni che formano l’identità di una comunità. L’elemento verticale, captatore dei punti di fuga prospettici di via Roma, oltre ad indicare la presenza del nuovo intervento funge da espositore per manifesti riguardanti eventi. Il prospetto allora diviene occasione per riflettere su uno spazio orizzontale capace di generare oggetti e forme disciplinate da specifiche direttrici e assi. Il portale diventa seduta mentre il timpano soggiace a forti tensioni e, quasi torcendosi, rivela spazi e fughe prospettiche inattese. Numerose sedute schermate da alberi garantiscono una più comoda sosta a chi attende i bambini all’uscita dalla scuola. Il gioco d’acqua, rappresentato da una bassa vasca con piano inclinato opposta a quella delle rampe e con profondità non superiore ai 16 cm, è richiamo alla presenza del fiume, elemento caratteristico della percezione del paesaggio atripaldese, sorgente di memoria ed elemento capace di modificare, nei secoli, l’insediarsi in un luogo. In conclusione, questa sperimentazione tende sottolineare la logica compositiva della facciata dell’edificio ecclesiastico e come essa possa essere concetto base per la realizzazione di uno spazio urbano.

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    Il progetto nasce dall’intenzione di rappresentare, sottoforma di materia, luce e colore, un luogo ideale capace di esprimere ciò che per secoli è stato il cardine di sviluppo della città rurale. Preesistenze radicate nella memoria dell’uomo e che oggi più che mai devono essere riscoperte e presenti. Ci riferiamo alla Religione e all’Istruzione: istituzioni capaci di trasmettere valori più sani di una società, valori inscindibili e fondamentali per garantire libertà e senso civico. Il progetto...

    Project details
    • Year 2009
    • Client Confraternita di Santa Monica
    • Status Competition works
    • Type Public Squares / Urban Furniture
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