OVAL – Palasport per le gare di velocità su ghiaccio

Oval – Palasport per le gare di velocità su ghiaccio per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006 Turin / Italy / 2005

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“Semplicità, chiarezza e funzionalità” La relazione tecnica dei progettisti Premesse e obiettivi del progetto “Il disegno dell’Oval nasce dalla sintesi di tre esigenze: realizzare un impianto sportivo adeguato ai Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006, dotare la città di un fabbricato atto a ospitare manifestazioni fieristiche, contribuire alla riqualificazione della zona”. Così Alessandro Zoppini presenta il progetto dell’Oval che, assieme al padre Pino, ha curato per lo Studio Zoppini Associati. La struttura è stata disegnata dai due progettisti milanesi assieme a John Barrow (HOK Sport ltd.) con un criterio polifunzionale. Strategie e criteri progettuali Semplicità, chiarezza e funzionalità sono i concetti cui è ispirata l’architettura dell’Oval: “abbiamo voluto reinterpretare il linguaggio del Lingotto e della ristrutturazione di Renzo Piano – aggiunge Alessandro Zoppini. Per questo l’Oval ha una maglia semplice nella quale si inseriscono tre corpi emergenti che, durante i Giochi, serviranno come accessi separati per i differenti fruitori dell’impianto. Dopo, consentiranno la suddivisione dello spazio in tre sotto-sale”. La superficie interna è notevole: 20.000 metri quadri. “Si tratta di un’opera dai numeri imponenti: ha una luce di cento metri, un’enormità. Perciò abbiamo riservato particolare attenzione al sistema strutturale: sei travi principali di 95 metri e una serie di travi secondarie che danno il senso spaziale delle vecchie stazioni ferroviarie”. E così la copertura è stata realizzata con una nervatura metallica reticolare e la struttura portante sarà completamente visibile all’interno, in modo da mettere in evidenza il contenuto tecnologico. Un segno architettonico che interpreta il legame tra passato e futuro. Ma anche la risposta creativa alla sfida imposta dai rigorosi vincoli di un impianto sportivo a livello internazionale. Descrizione dell’intervento L’edificio persegue un semplice diagramma funzionale che prevede: una sala principale, l’accesso principale con i relativi servizi nella parte est dell’edificio, corpi di servizio nella parte ovest, due grandi facciate in corrispondenza dei lati sud e nord (verso il Lingotto). L’atrio di ingresso: lungo il lato est dell’edificio è previsto un atrio di ingresso lungo tutto l’edificio per consentire una continuità e unità di gestione. Esso è stato progettato in modo da poter essere facilmente suddivisibile in più settori sia durante i Giochi Olimpici che durante l’utilizzo post-olimpico come palazzo espositivo. Da tale atrio, che dovrebbe diventare un vero e proprio foyer, si sale al piano superiore dove sono state collocate, divise per settori, all’interno dei grossi volumi a forma libera. E’ stata prevista la possibilità di una facile suddivisione degli accessi e degli spazi di servizio per ognuna delle categorie sopra menzionate. Il piano superiore è stato concepito nell’uso post-olimpico come una terrazza da dove si possa avere una vista dell’intera sala principale. Si è voluto anche garantire una continuità visiva e di percorso tra l’esterno e l’interno della sala principale. La sala principale e la pista del ghiaccio Si presenta come un grande spazio flessibile caratterizzato dalla ricchezza della struttura. Una grande parete vetrata parzialmente curva a nord mette in relazione visiva l’ambiente dell’edificio con il Lingotto. Tale parete diventa uno degli elementi architettonici più significativa dell’intervento. La parete sud sarà invece opaca, prevedendo solo nella parte inferiore una fascia trasparente in corrispondenza delle uscite. Una pensilina eviterà qualsiasi possibilità di irraggiamento diretto dell’arena. L’Oval per le competizioni ha uno sviluppo complessivo di 400 metri. La copertura e le partizioni mobili Si presenta come un elemento della geometria dalla forma esterna estremamente semplice. La forma asimmetrica è determinata dalla necessità di ridurre il più possibile la volumetria in relazione alle tribune. Le due “ali”sono invece la conseguenza funzionale delle separazioni. Nel progetto sono proposte tende impacchettabili nella copertura. Le tende assicurano inoltre il vantaggio di potersi adattare facilmente ai movimenti della struttura di copertura. La parte ovest dell’edificio Nella parte ovest sono collocati tutti gli impianti, i locali tecnici e i magazzini . La forma è stata generata dalla necessità di relazionarsi alla ferrovia e alla strada di futura edificazione. L’accesso atleti e gli spogliatoi sono collocati in quest’area garantendo una facile separata accessibilità dall’adiacente villaggio atleti e dagli spettatori. Un tunnel adiacente al quale è collocata la “mix-zone”per i giornalisti connette gli spogliatoi con la pista e il campo di gara. Dati tecnici Lunghezza: metri 400 Raggio curva interna: metri 26,50 Superficie coperta: mq. 25.000 Superficie area: mq. 19.500 Lunghezza travi principali: metri 102 Acciaio per strutture di copertura: kg. 2.900.000 Acciaio per strutture di facciata: kg. 300.000 Gli spettatori In tribune provvisorie durante i Giochi: 8.200 Pubblico: 7.115 ISU: 140 Famiglia olimpica: 400 VIP: 200 Giornalisti: 300 Disabili: 45 Nell’uso post-olimpico l’impianto diventerà uno spazio polifunzionali per manifestazioni fieristiche: la progettazione ha infatti previsto fin dall’origine l’impiego futuro di pareti mobili per suddividere gli spazi. Le tribune saranno trasformate con una nuova configurazione: la loro capacità sarà ridotta a circa 2.000 posti, saranno retrattili e disposte su un solo rettilineo.
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    “Semplicità, chiarezza e funzionalità” La relazione tecnica dei progettisti Premesse e obiettivi del progetto “Il disegno dell’Oval nasce dalla sintesi di tre esigenze: realizzare un impianto sportivo adeguato ai Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006, dotare la città di un fabbricato atto a ospitare manifestazioni fieristiche, contribuire alla riqualificazione della zona”. Così Alessandro Zoppini presenta il progetto dell’Oval che, assieme al padre Pino, ha curato per lo Studio Zoppini...

    Project details
    • Year 2005
    • Work started in 2003
    • Work finished in 2005
    • Client Agenzia Torino 2006
    • Status Completed works
    • Type Sport halls
    • Websitehttp://www.agenziatorino2006.it
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