Completamento cimitero - I Lotto | Giangiacomo Aru

Nuxis / Italy / 2010

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Il toponimo del paese di Nuxis, ossia “la località degli alberi di noci”, si spiega facilmente con la genesi onomastica di numerosi centri della Sardegna. Nelle carte medievali il paese era indicato come Nugis, Nucis, Nughes e infine, con l’arrivo dei Catalano-Aragonesi nell’isola, col nome attuale. Situato a circa 200 metri sul livello del mare con una popolazione di 1.650 abitanti, il territorio comunale ha un’estensione di 63,33 kmq, con aree pianeggianti e aree montuose che si elevano fino alla quota di 1.116 metri col Monte Is Caravius.
La storia di Nuxis è stata spesso “dimenticata” in quanto i testi antichi sovente narrano le vicende dei dominatori e non della popolazione locale, gente che ha lottato, affrontato fatiche, ingiustizie e umiliazioni per riuscire a sopravvivere nel corso dei secoli. Testimoni della preistoria nel territorio sono i reperti rinvenuti ad Acquacadda, sull’altopiano di Pranedda (Corona Arrubia) e, in special modo, nell’area archeologica di Tattinu (pozzo sacro, chiesa campestre di epoca bizantina consacrata a Sant’Elia), con una successione di influenze neolitiche, megalitiche, fenicie, puniche, romane e bizantine. Nell’Alto Medioevo i monaci benedettini esercitarono sicuramente una grande influenza sull’economia, sulla vita e sulla diffusione della religione cristiana nel territorio.
Le prime notizie storiche documentate si hanno con la conquista del Giudicato di Cagliari da parte degli Aragonesi: il villaggio di Nuxis aveva circa 250 abitanti con 50 fuochi (o famiglie) e con un reddito di sole 44 lire! La zona rimase disabitata dal 1397 al 1488 allorquando il governo di Madrid concesse Nuxis in feudo a Giacomo Aragall. Nel 1492 il feudo passò al visconte Gessa di Iglesias. La vita di Nuxis continuò nella sua grama esistenza, di spopolamento e di paura dei parati islamici fino ai primi decenni del ‘700 quando riuscì a divenire uno dei principali Boddeus del Sulcis. È in questo periodo che si formarono i Furriadroxius e le Cussorgias, principalmente per difendersi dai predoni e anche per offrire i “doni” ai feudatari: nel caso di Nuxis, alla Diocesi di Iglesias. Nel 1839 i feudi vennero aboliti. Nel 1854 su Boddeu di Nuxis fu assegnato al Comune di Santadi. L’emancipazione amministrativa dal Comune di Santadi avvenne grazie alla Legge Regionale n. 27 del novembre 1957. Nel 1964, con altra apposita Legge Regionale, la frazione abitata di Acquacadda – che apparteneva al Comune di Narcao – scelse di aggregarsi a Nuxis, aumentandone così la consistenza demografica e territoriale.
Generalità
È intenzione dell’Amministrazione Comunale provvedere, per successivi lotti, alla completa sistemazione dell’ampliamento del cimitero di Nuxis. La nuova area sarà dotata di una strada interna che la attraversa interamente, caratterizzata dalla presenza – in posizione iniziale e finale, nelle vicinanze dei due ingressi già esistenti – di due spazi di forma circolare al cui centro verranno posizionate due piccole fontane. Il viale sarà illuminato mediante fonti luminose di altezza massima pari a 3,50 metri poste a un’interdistanza di circa 20 metri. Su entrambi i lati vi saranno alberature di specie arboree consone al luogo, panchine per il riposo dei visitatori e fontanelle per l’approvvigionamento dell’acqua, il tutto immerso in aree verdi inerbite. La finitura della strada, dato che la dotazione finanziaria corrente non lo permette, sarà definita in seguito e inserita in un lotto di lavori successivo all’attuale.
Dalla strada principale alcuni percorsi, sia veicolari che pedonali, frazioneranno l’intera area in comparti aventi diversa destinazione. Centralmente saranno presenti superfici dedicate alle inumazioni comuni. L’accesso a tali campi sarà garantito da passaggi esclusivamente pedonali dell’ampiezza minima di un metro, aventi pavimentazione differente rispetto a quella del viale principale. Per la finitura vale il medesimo ragionamento fatto precedentemente riguardo la strada cardinale. Addossati alla recinzione, per tutto il perimetro, verranno realizzati edifici per accogliere loculi della tipologia ad apertura frontale, posti su tre file sovrapposte, composti da sei postazioni ciascuna, per un totale di diciotto spazi ciascuno. L’area che separa gli edifici, larga due metri e profonda quanto il fabbricato medesimo, conterrà un albero del tipo a fittone oppure una fontanella o un centro luminoso. Due ampie zone prospicienti l’ingresso principale, una sul lato destro e l’altra a sinistra del viale, saranno attrezzate come dei piccoli – ma veri e propri – giardini: ampie alberature (noci, olivastri e/o catalpe) che ripareranno dal caldo estivo, a servizio di comode sedute per il sollievo e il riposo dei visitatori. Accostati sul lato Est saranno posizionati un edificio per accogliere le salme di bambini (in posizione Sud) e un manufatto per coloro che esigono loculi di dimensioni fuori dagli standard. In zona centrale sarà realizzato un ossario dall’originale forma circolare. Le cassette saranno poste su due piani; il collegamento verticale tra i due diversi livelli sarà assicurato da una doppia rampa di scale anch’esse circolari. La copertura del manufatto sarà in vetro e acciaio o alluminio, a forma di cono. Importante è far presente che in questo nuovo camposanto sarà presente un’area per accogliere coloro che non appartengono alla religione cattolica e che, quindi, hanno diverse usanze ed esigenze rispetto a quelle della maggioranza dei cittadini di Nuxis.
In questo I Lotto – nel rispetto delle disponibilità finanziarie e delle indicazioni ricevute sia dall’Ufficio Tecnico che dall’Amministrazione Comunale – è prevista la realizzazione di alcune delle opere e lavori suesposti. Nel successivo paragrafo tali lavorazioni sono descritti con maggior dettaglio.
2. Lavori e opere da eseguire
I lavori si possono sommariamente schematizzare nel seguente modo.
a) È necessario impedire alle acque meteoriche di penetrare entro la cinta muraria: attualmente, infatti, si riversano all’interno del camposanto. Risulta quindi, di primaria importanza regimentare tale afflusso naturale, creando un canale di convogliamento che le costringa a seguire planimetricamente il muro di confine. A tale scopo sarà eseguito un canale di guardia a cielo aperto sul lato Est che proseguirà lungo lo stradello esistente fino a intercettare la via Verdi. In corrispondenza dell’ingresso esistente e dell’attraversamento dello stradello predetto saranno realizzati due cavalcafossi.
b) Estirpazione delle erbacce presenti nell’intera area per una superficie complessiva di circa 4.500 metri quadrati mediante scoticamento del terreno vegetale. In questa fase l’intera area verrà livellata mediante minimi movimenti di terra, in maniera da costituire una superficie continua con compluvio centrale e inclinazione costante lungo l’asse Est-Ovest (lato maggiore).
c) Sistemazione di parte della superficie interna mediante la realizzazione di:
• strada posta in posizione centrale in direzione Est-Ovest, a separare l’intera area in due parti. Tale asse viario – che in questo I lotto sarà realizzato solo in minima parte – dovrà garantire il passaggio di mezzi pesanti (autobetoniere, autogru, ecc.). Nel contempo dovrà offrire ai visitatori una vista gradevole e permettere l’accesso – in sicurezza – ai vari settori di cui sarà composto il cimitero. La larghezza utile della carreggiata sarà di 4,00 metri e seguirà l’andamento altimetrico del terreno precedentemente livellato. Verrà realizzato, inoltre, il primo dei due spazi circolari previsti;
• compartimentazione di questa parte dell’area, in modo da creare percorsi pedonali d’accesso che, dalla rotonda precedentemente descritta, permettano un accesso comodo e in sicurezza ai fabbricati esistenti e a quelli di nuova edificazione; sarà approntato anche un collegamento tra il vecchio cimitero e il nuovo grazie allo spostamento di un feretro sito nel vecchio camposanto e alla demolizione di una parte dell’esistente muro di cinta. I camminamenti seguiranno l’andamento del terreno e saranno di larghezza pari a 2,50 metri: tale dimensione permette il passaggio agevole del veicolo trasportante le salme dei cari estinti. La pavimentazione avrà la medesima finitura della strada di cui al punto precedente. All’interno di ogni campo di inumazione, per dare libertà anche a chi ha problemi motori di accedere alle sepolture, sarà realizzata una via esclusivamente pedonale. La larghezza di questi ultimi camminamenti è variabile ma, comunque, non minore di un metro.
d) Rete di raccolta delle acque meteoriche: sarà posata una tubazione in PVC creando una dorsale principale da 315 millimetri lungo la strada principale, in posizione centrale. da questa si dipartono alcune diramazioni, sempre dello stesso materiale ma con diametro pari a 200 millimetri. Nei punti di intersezione tra le due linee e/o in corrispondenza di repentini cambiamenti di percorso è prevista la posa di pozzetti muniti di griglia e/o di chiusino in ghisa del tipo carrabile.
e) Impianto di illuminazione pubblica con posa di alcuni centri luminosi da collocare sia lungo l’asse principale che nelle vicinanze degli edifici di nuova costruzione e di quelli esistenti. La fonte luminosa sarà un’altezza di tre metri nei pressi della rotonda e a un’altezza di un metro nelle vicinanze delle strade zecondarie, entrambe con un’interdistanza tra i centri di circa 10 metri. La fonte luminosa sarà costituita da lampade a LED, una nuova tecnologia in grado di far ridurre drasticamente i consumi. È previsto, infatti, l’assorbimento di solamente un kiloWatt/ora con l’accensione di ben n.12 centri luminosi.
f) Inerbimento di alcune superfici con posa in opera di tappeto erboso per formare una zona a prato localizzata nei pressi dell’ingresso, posizionata a destra dell’ingresso principale.
g) Predisposizione dell’impianto di distribuzione dell’acqua: oltre alla posa della tubazione, in tre punti saranno messe in opera delle fontanelle prefabbricate allo scopo di permettere le normali operazioni di innaffiamento e, in particolare, per gli usi consentiti da parte della collettività.
h) Messa a dimora di alcune essenze arboree di specie adatte alla destinazione d’uso dell’area e, quindi, del tipo a fittone (cupressus sempervirens oppure cupressus stricta piramidale sempervirens). Nell’area a prato sita nei pressi dell’ingresso (vedi punto f) precedente) verranno poste a dimora alcuni essenze arboree si porranno degli olivastri, noci e catalpe.
i) Realizzazione di tre edifici per dare accoglienza ai feretri dei cari estinti. Ognuno dei manufatti, aventi caratteristiche costruttive simili a quello recentemente edificato, ospiterà fino a 18 salme poste su tre file sovrapposte inserite in loculi ad apertura frontale. Per quanto riguarda le fogge e gli ornamenti, questi riprenderanno gli stili presenti nel contesto di inserimento.
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    Il toponimo del paese di Nuxis, ossia “la località degli alberi di noci”, si spiega facilmente con la genesi onomastica di numerosi centri della Sardegna. Nelle carte medievali il paese era indicato come Nugis, Nucis, Nughes e infine, con l’arrivo dei Catalano-Aragonesi nell’isola, col nome attuale. Situato a circa 200 metri sul livello del mare con una popolazione di 1.650 abitanti, il territorio comunale ha un’estensione di 63,33 kmq, con aree pianeggianti e aree montuose che si elevano fino...

    Project details
    • Year 2010
    • Work started in 2008
    • Work finished in 2010
    • Client Comune di Nuxis (CI)
    • Status Current works
    • Type Cemeteries and cemetery chapels
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