Re.quality carrè | Roberto Navarrini

Recovering the historical center - Competition - 4th prize Carrè / Italy / 2015

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Il progetto si propone di rispondere alle esigenze dell’Amministrazione poste in luce dal bando, in particolare, alla volontà di riqualificare l'area di “Piazza degli Alpini” e recuperare l'edificio della ex latteria “S. Antonio Abate”.
Considerata l'interessante posizione geografica, vicina al gruppo collinare delle Bregonze, il bando richiede di valorizzare le aree di Piazza degli Alpini, oggi ridotte a luogo di attraversamento veloce e di scarsa qualità urbana, facendolo divenire, insieme al recupero della ex Latteria Abate, un luogo di sosta e punto di riferimento anche nel contesto intercomunale.


 L'idea complessiva è quindi quella di valorizzare gli spazi del centro di Carrè dando un'immagine unitaria, ma con  diverse possibilità d'uso, a seconda dei modi, dei fruitori e degli orari della giornata. Ad esempio: nella quotidianità  il progetto consente un attraversamento veicolare a senso unico, la frequentazione delle aree solamente pedonali e quindi in totale sicurezza per bambini e anziani; un facile accesso alle attività commerciali e agli uffici pubblici e privati; una sosta breve nelle aree a nord di via Roma ordinata in spazi parcheggio riservati e di poco impatto ambientale;
in giornate particolari la possibilità di ridurre ulteriormente l’area di accesso alle auto favorendo un uso esclusivamente pedonale e ciclabile degli spazi centrali;
per l'attività del mercato, come illustrato, si può prevedere di mantenere la circolazione a senso unico avendo allargato lo spazio pedonale che può così accogliere i banchi senza chiudere la strada al traffico.


Il progetto:
Lo studio delle fotografie storiche di Carrè mostra su via Roma una sede stradale stretta e la presenza di un alto muro di recinzione verso est. Questa immagine è oggi perduta. Il progetto intende farne memoria, senza voler ricostruire una condizione oramai persa, realizzando sul tratto di via Roma, dallo slargo della piazza verso nord, un elemento architettonico lineare, che si dichiara in alzato di 60 cm, definendo così un limite percettivo e riconoscitivo. Questo nuovo elemento, memoria dei “canali” di raccolta acqua, diviene anche arredo urbano, luogo di seduta, vasca per le alberature, spazio dove camminare ad una quota rialzata, e nel contempo, risolve i  dislivelli tra gli accessi di alcune attività commerciali e la quota dei marciapiedi attuali, piegandosi a divenire rampa o scala di accesso secondo norme di sicurezza.


Cerniera percettiva tra la piazza e l'edificio della latteria, è il piccolo manufatto fra via Ortigara e via Roma. Il volume più basso viene demolito, il resto dell'edificio recuperato, adibito a centro informazioni, e messo in evidenza mediante un setto metallico alto 3m per segnalare la presenza del centro culturale della ex latteria.


Le sedi stradali e gli accessi alle corti interne sono segnalati con l'uso dei ciottoli. Questa pavimentazione rallenta le auto in quanto il conducente rileva la sconnessione della superficie. L'uso del ciottolo e della pietra ha anche un valore simbolico considerato che il termine Carrè deriva dal celtico car indicante un “luogo ciottoloso”.



Recupero ex Latteria “S. Antonio Abate”


L'edificio conserva ancora oggi degli elementi di indubbio interesse architettonico: le facciate ad est e ovest; e di riconoscimento come la ciminiera e la semplice articolazione volumetrica. Il nostro progetto mira a valorizzare tali elementi senza intervenire in maniera storicista o mimetica.


Eliminate alcune addizioni di scarso valore, vengono mantenute le pareti perimetrali, rinforzate dal punto di vista statico, con l'inserimento di pilastri di sostegno delle nuove strutture in legno lamellare delle coperture. II nuovo sistema di copertura si esprime attraverso un linguaggio elementare: due tetti a capanna identici ruotati, uno rispetto all'altro, di 90°. Immediatamente riconoscibili. La semplificazione formale, propria dei nuovi interventi, inquadra ed esalta le parti originali. Una tetto a terrazza, posto tra i due tetti, raggiungibile mediante una scala esterna in metallo, si estende anche sopra la sala espositiva portando i visitatori alla visione del paesaggio collinare dell'intorno.


 La scala esterna e parte della terrazza sono parzialmente nascoste dal rivestimento in doghe metalliche verticali che richiamano gli steccati dei pascoli delle colline venete. L'ingresso dal portone centrale introduce nello spazio di accoglienza dove viene rivisitato il volume della vendita del latte, ora adibito a biglietteria-informazioni. A sinistra la grande sala espositiva polivalente, a destra percorrendo due corridoi, che danno accesso ai servizi, si raggiunge la sala per la didattica e la musica.



All'esterno l'edificio mantiene sui lati lunghi le forometrie esistenti, mentre sui lati corti si ricavano grandi aperture che permettono uno scambio diretto tra esterno-interno. Tranne le pareti mantenute sui lati lunghi, tutto é rivestito con una pelle metallica. Il piccolo volume a est e la canna fumaria, rivestiti in metallo, vengono utilizzati come locali impianti e spazi tecnici. Al piano interrato si ricavano spazi deposito, per gli impianti tradizionali e per la geotermia ad aria che permette di pre-riscaldare e pre- raffrescare l'aria poi convogliata e diffusa con torrette di ventilazione nelle sale per le attività.


Design


NAVARRINI ARCHITETTI E ASSOCIATI


Elena Lavezzo Roberto Navarrini



Collaborators
Riccardo Segradin, Elisa Mantovani

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    Project details
    • Year 2015
    • Main structure Masonry
    • Client Comune di Carrè (VI)
    • Cost 1.700.000€
    • Status Competition works
    • Type Public Squares / Multi-purpose Cultural Centres / Concert Halls / Art Galleries / Recovery/Restoration of Historic Buildings
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