Piano di rigenerazione urbana nel macrolotto zero | Marco Mattei Architetto

Il piano di rigenerazione urbana interessa la vasta area di pertinenza dell'ex complesso industriale "Baldassini" situata nel cosiddetto "macrolotto zero", la Chinatown di Prato, una delle più grandi d'Europa (dopo Parigi e Londra). Il nuovo insediamento, a destinazione polifunzionale (residenze, attività commerciali, uffici, piazze, spazi pubblici, parco urbano) è dotato di una razionale viabilità di servizio e di un idoneo sistema di parcheggi, pubblici e privati. Il complesso architettonico è costituito da quattro edifici in linea, delle dimensioni di 52 x 14 m circa, per una volumetria complessiva di 39.516 mc. Il piano terra è stato concepito come uno spazio esterno libero dall’ingombro degli edifici, in modo da consentirne l’uso come se si trattasse di una piazza coperta; la struttura dell’edificio risulta sospesa da terra e poggia su due blocchi scala che funzionano da grandi pilastri di sostegno; potrebbe essere, questa, un’evoluzione odierna dell’idea - tanto cara a Le Corbusier - dell’edificio su “pilotis” in grado di risparmiare il consumo del suolo urbano. Il progetto intende anche in questo modo contribuire all’esigenza di dotare la città di una maggiore estensione di verde e spazi pubblici: è questa una risposta che torna alle radici (lo spazio collettivo come elemento essenziale della strutturazione della città) e che interpreta, nell’innovazione delle forme, le esigenze della riqualificazione urbana. Il giardino alberato che si estende a fianco del nuovo insediamento è attraversato longitudinalmente da un canale d’acqua artificiale, memoria analogica della “gora”, elemento fondante l’industria tessile e l’identità stessa della città. L’impianto architettonico del complesso si basa su tre elementi principali: il sistema delle piazze che costituisce l’elemento centrale unificante attorno al quale si strutturano i volumi architettonici; gli elementi a torre che costituiscono le testate architettoniche del complesso e che prospettano sulla città; gli elementi lineari che contengono le residenze e che prospettano sul parco. Le torri residenziali sono caratterizzate, al piano terra, da una maggiore articolazione dei volumi (tra masse piene e superfici vetrate) che viene così a caratterizzare i locali destinati alle attività commerciali; tale articolazione dei volumi determina la realizzazione di un percorso pedonale coperto che si affianca ai servizi ed alle attività commerciali. La severità - e la stessa serialità - del nuovo complesso architettonico, organizzato attorno al sistema delle corti, degli spazi pubblici e del parco urbano che ne definisce i limiti perimetrali, viene volontariamente a caricarsi di un preciso significato simbolico che sembra interpretare lo spirito di un quartiere che sta cambiando a velocità impressionante e l’esigenza di avviare con urgenza e determinazione quel processo di rigenerazione urbana da molti auspicato.

(collaboratori M. Nardini, G. Screpanti)