Il museo della memoria migrante nel Mediterraneo | Michele Puccia

Palermo / Italy / 2016

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Tesi di Laurea che affronta il tema dell’architettura di un museo per le arti contemporanee a partire da una riflessione sul Mediterraneo: una ricerca metarchitettonica che indaga la definizione di un’istituzione culturale trasversalmente al disegno architettonico delle sue componenti. Il progetto del museo della memoria migrante si compone di una rete di architetture per la produzione culturale localizzate nelle città portuali del Mediterraneo collegate da una struttura mobile, contenente gli ambienti espositivi del museo, ricavata dalla trasformazione di una nave cisterna esistente. La tesi delinea l’intero sistema, definisce il progetto della nave-museo e dell’approdo nel porto di Palermo, città d’elezione delle vicende del Mediterraneo, dove la costruzione di quelle relazioni prima concettuali ed esclusivamente interne al manufatto navale si estende all’intera città attraverso il progetto del suo attracco.


ESTRATTO DALLA NOTA INTRODUTTIVA


Vivere una terra come la Sicilia significa fare i conti ogni giorno con il limite che il mare che la circonda rappresenta e, se ogni limite nasconde delle possibilità, l’estensione di questo non può che rimandare alla possibilità del viaggio. Il viaggio, costante universale dei rapporti umani, rappresenta uno straordinario filo conduttore della storia; come motore di integrazione tra culture capace di legare indissolubilmente i popoli rappresentandone al contempo il passato e il futuro. Un passato che in Sicilia affonda le radici nel mito e riassume l’isola al centro del Mediterraneo come crocevia di culture che nel tempo hanno costruito un’eredità straordinaria proprio grazie a quel continuo flusso di uomini e idee che oggi si stenta a riconoscere come costruttivo nelle condizioni che il quadro sociale e politico internazionale ci presenta. Questa terra, Giano bifronte collocato nel mezzo del mezzo, che oggi non distingue l’invito al viaggio dalla condanna, sintetizza meglio di ogni altro luogo la condizione mediterranea. Una condizione di responsabilità in quanto «la Mediterraneità non si eredita ma si consegue. È una decisione, non un vantaggio. [...] Non c’entrano la storia o la tradizione, il passato o la geografia, la memoria o la fede: il Mediterraneo è anche un destino» (Matvejević 1991).


[...] Memoria migrante è l’ambiguo progetto di un’istituzione che da un lato definisce un’architettura nelle sue tre componenti dimensionali e dall’altro tenta di costruire la sua struttura formale invisibile, la sua quarta dimensione, forzatura di quella che Aldo Rossi definiva la vita dei fatti urbani o il loro destino che è cosa diversa della loro natura. Un’indagine prima di tutto metarchitettonica che, prendendo le mosse dal tema del viaggio, sfrutta il progetto architettonico di un manufatto per indagare il suo farsi oggetto nello spazio, il suo essere percepito e il suo modificarsi trasversalmente alla definizione dell’istituzione che esso rappresenterà. Questa istituzione viene definita insieme al suo contenitore e ai possibili relativi contenuti in un’ottica contesa tra l’idea di opera d’arte totale, propria di un aspetto concettuale e forse anche poetico, e le concrete condizioni di esistenza nel mondo, che non possono separare gli aspetti speculativi da quelli funzionali, costruttivi e gestionali di ogni progetto che voglia proporsi come possibile.
Un progetto culturale, dunque un museo o più appropriatamente una kunsthaus, che si assume la responsabilità di tenere insieme memorie e migrazioni sul Mediterraneo. Intuizione fondante del progetto in tal senso è la natura stessa del museo che, costruendosi sul tema del viaggio, non può restare vincolato a un luogo particolare.
Il mare suggerisce la visione: il museo si sposterà fisicamente da una città portuale all’altra unendo le culture, produrrà i suoi contenuti attingendo direttamente ai centri di produzione consolidati e li diffonderà con ogni suo spostamento lasciando su ogni sponda toccata una traccia capace di rievocarne la memoria a promessa di un ritorno.


 


INFO


Tesi di Laurea Magistrale in Architettura discussa nell'anno accademico 2015/2016 presso l'Università degli Studi di Palermo, relatore Prof. Arch. Giovanni Francesco Tuzzolino, SSD ICAR/14, pp.125 + 9 tavole


http://divisare.com/projects/333987-michele-puccia-il-museo-della-memoria-migrante-nel-mediterraneo

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    Project details
    • Year 2016
    • Status Research/Thesis
    • Type Parks, Public Gardens / Port Areas / Adaptive reuse of industrial sites / Museums / Libraries / Archaeological Areas / River and coastal redevelopment
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