Il buco nell'acqua

Progetto sesto classificato Santa Margherita Ligure / Italy / 2005

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RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA


1. L' IDEA MATRICE
Partendo dalle richieste formulate dal bando di concorso, interpre­tate come un sollecito ad una soluzione della quota stradale il più possibile libera da volumetrie, nasce l'idea matrice progettuale, che consiste nel collocare il piano della piscina e le funzioni annes­se ad una quota ribassata rispetto alla quota stradale stessa, ma leggermente rialzate rispetto alla quota zero dell'arenile. Intorno a questa soluzione che gioca sulle differenze altimetriche, si sviluppa il progetto degli spazi aperti, concepiti come un flusso continuo di soste, percorrenza, snodo e collegamento tra le differenti quote. In questo modo la piscina è leggibile dall' alto come uno scavo con volumi interrati, mentre, dalla quota mare, come uno zoccolo rialzato. Contemporaneamente questo sistema di rampe, scale, piani e terrazzamenti diventa la soluzione formale del progetto, concepito come un blocco compatto, una sorta di sperone che si scava e smaterializza raggiungendo l' arenile. Parallelamente, particolare attenzione è stata posta alle visuali che si incontrano lungo questi flussi: infatti, dalla quota della piazza (come pure da quella della piscina), è sempre possibile godere senza impedi­menti della presenza del mare e di ciò che si svolge alle quote inferiori e superiori, mentre dalla quota dell' arenile si percepisce la vita e la presenza umana della piscina e della piazza sovrastante.


2. I PARCHEGGI
Sempre attraverso il gioco dei livelli, si è riusciti a trovare una soluzione plausibile al non facile problema del reperimento di un accettabile numero di posti auto, senza che questo andasse a detrimento della fruibilità pedonale dell' area. Parte sono stati posti alla stessa quota ribassata della piscina, consentendo così anche la soluzione formale di un patio che costituisce contemporanea­mente il punto di risalita alla piazza e di ingresso alla piscina, ma ha anche lo scopo di portare luce alle volumetrie incassate della pisci­na stessa. Parte invece sono stati pensati scoperti alla quota stra­dale, ma il leggero rialzamento della parte pedonale della piazza, resosi necessario per consentire il collocamento dei volumi della piscina, permette di schermare la vista ed il flusso veicolare, ren­dendo realmente pedonale l' area.

3. LA PIAZZA PEDONALE
Attraverso questa serie di accorgimenti, la piazza pedonale, come già detto collocata ad una quota leggermente rialzata rispetto a quella stradale, si presenta come uno spazio libero, in parte coper­to dal grande piano del belvedere, con la funzione di: punto di sosta caratterizzato dalla presenza di due piccoli volumi di servizi; affaccio visuale sul mondo sottostante; ma anche snodo e origine del sistema di scale e rampe che portano ai livelli superiore e infe­riori.


4. IL BELVEDERE
Pensato come copertura che assembla concettualmente e formal-mente le piccole volumetrie poste nella piazza, si configura come una grande terrazza dalla forma organica, che il volume tecnico dell' ascensore (trasformato in elemento emergente totemico di richiamo) divide in due parti funzionali, una a servizio del punto di ristoro sottostante, l' altra osservatorio sul mare. Un doppio siste­ma di scale si pone lo scopo di collegamento diretto alle due zone e contemporaneamente di enfatizzare la fluidità della percorrenza.


5. LA PISCINA
Le dimensioni dell'area in cui collocare la piscina hanno consigliato di privilegiare altri aspetti piuttosto che le sue dimensioni. Si è quindi optato per una vasca non di misure olimpioniche, ma di venticinque metri, nella quale fosse comunque possibile svolgere gare. Considerata poi la posizione in contiguità con le attività bal­neari si è ipotizzato un suo utilizzo principalmente estivo, ma il progetto, per come è stato conformato, non osta un suo utilizzo invernale, attraverso una copertura realizzabile con una tenso­struttura strutturalmente costituita da tiranti da mettere in tensio­ne lungo il perimetro dello scavo.

6. LA ZONA BALNEARE
La soluzione scelta, lascia aperta la possibilità di un suo utilizzo sia come spiaggia libera che come vero e proprio stabilimento. I servi­zi necessari (docce, cabine, deposito) sono stati ricavati come scavo nel sistema di discesa dalla piazza all' arenile e diventano parte integrante del prospetto che dal mare guarda la piazza.

7. I MATERIALI
Abbiamo fatto nostro il suggerimento del bando sull'uso di intona­co e pietra a faccia vista, considerati particolarmente adatti al tipo di intervento. L' intonaco (in due colori) e la pietra, pensati come elemento di finitura di una struttura in calcestruzzo armato, si alternano nel progetto a sottolineare gli stacchi e gli incastri dei volumi; intorno a questa decisione è costruita l' intera immagine del progetto,orientato verso scelte formali che possono rimandare al razionalismo italiano, ma anche alle architetture dei giovani emergenti spagnoli e portoghesi.
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    RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA1. L' IDEA MATRICE Partendo dalle richieste formulate dal bando di concorso, interpre­tate come un sollecito ad una soluzione della quota stradale il più possibile libera da volumetrie, nasce l'idea matrice progettuale, che consiste nel collocare il piano della piscina e le funzioni annes­se ad una quota ribassata rispetto alla quota stradale stessa, ma leggermente rialzate rispetto alla quota zero dell'arenile. Intorno a questa soluzione che gioca sulle differenze...

    Project details
    • Year 2005
    • Status Competition works
    • Type Waterfront / Swimming Pools / Beach Facilities
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