Double Face | Massimo Valente

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Questo progetto è il risultato di un investimento immobiliare.


Di conseguenza, per un primo periodo, era necessario che la configurazione della casa rendesse possibile la separazione in due unità distinte, in modo da poter recuperare nel tempo quanto investito attraverso l’affitto, per poi utilizzarla come residenza personale.


Siamo a Tamarindo, in Costa Rica, Stato dell’America Centrale con la più alta soglia di felicità e privo di un esercito nazionale.


Le esigenze di base per poter affittare la villa erano quelle di avere due di tutto:


Due soggiorni, due zone pranzo, due cucine, sei bagni, quattro camere da letto, minipiscina riscaldata sul roof garden, vasca a filo nel bagno padronale; all’esterno un’area barbecue, pranzo e piscina in comune, e spazi di pertinenza privati.


Le richieste della committenza erano di avere una casa diafana, ma al tempo stesso protetta dal caldo sole che durante l’anno non scende mai al di sotto dei 20°


La relazione tra l’interno e l’esterno doveva essere il più fluida possibile, quasi senza pareti, ma al tempo stesso garantire protezione dagli allagamenti dovuti alle piogge torrenziali.


Infine, al rientro dell’investimento, la casa doveva funzionare come un’unica unità.


Per quanto riguarda l’impianto planimetrico, l’orientamento e le dimensioni del lotto, impongono la scelta di una forma ad “L”.


Inizialmente si era pensato a due volumi identici con i collegamenti verticali nel punto di cerniera; questo per evitare che ci fossero delle differenze sull’importo dell’affitto, ma ne derivava una forma banalmente speculare e con un peso visivo eccessivo rispetto alle dimensioni del lotto.


Mantenere uno standard di servizi comune si rivelava anche troppo oneroso dal punto di vista economico, e quindi la scelta è stata quella di organizzare i volumi in maniera gerarchica, lasciandone solo uno a due livelli.


Gli spazi interni sono tuttavia rimasti coerenti con le esigenze di base, compattando nel volume più basso sia la zona giorno che la zona notte.


Non ci sono delle grosse differenze in termini di superfici se si esclude,  nell’unità su due livelli, lo spazio dedicato alla minipiscina nel Roof Garden (peraltro all’occorrenza condivisibile) e la camera da letto padronale dotata di una sala da bagno con vasca a filo.


Per quanto riguarda il soleggiamento sei è scelto di posizionare il volume più alto ad Est in modo da avere una superficie prevalentemente opaca sul lato che prende il sole la mattina e che non affaccia sulla piscina.


Di converso, la facciata ad Ovest è completamente trasparente e si prende tutto il sole del tramonto, magari mentre si è immersi e rilassati nella vasca a filo pavimento. A questo livello la superficie vetrata insiste per gran parte sullo spazio di distribuzione e la facciata quindi non soffre di un eccessivo soleggiamento.


Al piano inferiore la grande superficie vetrata è sghemba, sia per orientare lo sguardo verso la parte alta del lotto, garantendo una buon livello di privacy con i vicini, sia per aver un maggior grado di ombra a sua volta garantito dall’arretramento delle funzioni dello stare, dove gli arredi si pongono a ridosso del lato Est.


La ventilazione è invece assicurata dalle aperture sui due fronti.


Il volume più basso è orientato N/S ed è protetto, quando il sole è allo zenit, dal grande pacchetto del solaio di copertura e dalla schermatura vegetale che in quel punto è quasi a ridosso dell’abitazione.


Il lato Nord è invece completamente vetrato, arretrato, e, come nel caso precedente, anch’esso insiste su uno spazio che è esclusivamente di percorrenza.


Un sistema di brise soleil scorrevoli compensa eventuali esigenze di oscuramento favorendo anche diversi gradi di privacy.


Il rapporto tra interno ed esterno si risolve differenziando le esigenze. 


Il volume basso è infatti fortemente staccato dal terreno, nella previsione che non sia questo, in futuro, il soggiorno principale della casa. 


Risulta quindi come sospeso e contribuisce ad alleggerire il peso visivo dell’insieme.


Di conseguenza è l’altro volume ad avere un rapporto maggiore con l'esterno, grazie ad una pedana che risulta comunque rialzata rispetto al piano base, evitando che l’acqua possa tracimare in casa nel periodo delle piogge torrenziali.


In questo tratto anche la piscina si avvicina alla casa.


Le pedane a quote differenti aiutano inoltre a privatizzare gli spazi esterni rendendo più facile il loro riconoscimento ed evitando sconfinamenti nel periodo in cui ci sarà un utilizzo promiscuo.


Al contrario l’area barbecue e la zona pranzo sono luoghi in comune, condivisibili, ma lontani da entrambe i sedimi delle singole unità immobiliari.


Diversità che rendono possibile la fusione in un unico edificio, con la rimozione, in corrispondenza del vano scala, di un piccolo ed esclusivo, tratto di parete.

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    Project details
    • Year 2016
    • Work started in 2016
    • Work finished in 2016
    • Status Current works
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