"Città della musica" Comune di Viadana | Giovanni Marconi

Modulazione Viadana / Italy / 2009

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MODULAZIONE
[mo-du-la-zió-ne] s.f. (pl. -ni)
1 MUS Armoniosa variazione di tono, d'intensità, di timbro nell'emissione di un canto, di un suono: perfetta modulazione di note; voce priva di modulazione.
2 FIS Variazione nel tempo di una grandezza, generalmente in base a una legge nota

Il progetto prevede di lavorare sul suolo-suono, introducendo una modulazione, una curvatura dello stesso. In una vasta area territoriale in cui l’orizzonte è piano in tutte le direzioni, si produce una lieve ondulazione del terreno, il quale viene curvato. L’orizzonte cambia, oscilla, come un’onda sonora, in corrispondenza della Città della Musica.


ASSETTO DELL’AREA E CONTESTO AMBIENTALE

L’area di progetto è un’area agricola, fuori dall’edificato consolidato, la cui connotazione dipende dai segni derivanti dall’uso agricolo del territorio, quali i filari, gli arborei, i canali irrigui, ecc…
Il progetto intende produrre paesaggio attraverso la modellazione del suolo, la progettazione di un complesso edilizio, ma anche introducendo elementi naturali, come ad esempio il filare sul confine orientale oppure le siepi campestri per recintare le aree destinate a parcheggio, che possano costituire da un lato opere di mitigazione e di riduzione dell’impatto paesaggistico del complesso, e dall’altro essere elementi riconoscibili a scala territoriale con la funzione di “segnali stradali naturali”.
La forma planimetrica dell’area è stata sfruttata in modo da posizionare le aree a parcheggio agli estremi dell’area stessa. Si è optato per questa distribuzione in modo da non realizzare un unico e desolato parcheggio, bensì tre parcheggi ciascuno dei quali abbia un’utenza diversa. Ciascun parcheggio è recintato da siepi campestri, in modo da limitarne l’impatto sul paesaggio agricolo, oltre che per consentire almeno un parziale ombreggiamento al suolo nei mesi estivi. Ogni parcheggio ha un’essenza arborea prevalente, la quale conferisce il nome al parcheggio stesso.
Le strutture di sosta sono così distinte:
- il parcheggio salice, con 44 posti auto, è localizzato nella porzione nord-est dell’area, al servizio prevalente della scuola di musica e delle attività commerciali;
- il parcheggio olmo, con 57 posti auto, è posizionato nella porzione sud-ovest dell’area al servizio prevalente della sala concerti e della scuola di musica;
- il parcheggio pioppo, con 73 posti auto, è posizionato nell’appendice a nord-ovest dell’area, come bacino di compensazione, da utilizzarsi in caso di eventi con un elevato flusso di visitatori.
La porzione centrale del lotto è inerbita ed è, come sopra detto, progettata come un paesaggio ondulato (realizzato attraverso il riuso delle terre derivanti dagli scavi necessari alla realizzazione dell’edificio) attraversato da percorsi pedonali che si protendono verso l’edificio in più punti in modo da consentire, attraverso appositi slarghi, l’accesso alle strutture della Città della Musica.
Sul confine occidentale dell’area, il percorso pedonale è costeggiato da una pista ciclabile, predisposta per connettersi al centro del comune verso sud e predisposta per proseguire verso nord.


SCELTE TIPOLOGICHE E ASSETTO FUNZIONALE E DISTRIBUTIVO

L’accesso principale alla Città della Musica è baricentrico rispetto all’area di progetto.
Dall’atrio centrale, a doppia altezza ed illuminato da un lucernario in copertura, è possibile scegliere la propria destinazione:
- verso destra è possibile accedere, dal piano terra e dal piano primo, rispettivamente davanti alle prime file e dietro alle ultime file, alla platea della sala concerti da 500 posti. La sala concerti è caratterizzata esternamente da un rivestimento lapideo in lastre di ardesia, ed internamente da rivestimenti lignei.
- proseguendo diritti verso un vano scala con ascensore ad uso esclusivo, oppure salendo le scale sospese all’interno dell’atrio d’ingresso, è possibile accedere alla scuola di musica. Essa si sviluppa su due livelli, il primo ed il secondo piano; ospita tutti gli ambienti previsti dal bando di concorso, e si connota esternamente con un rivestimento ligneo (protetto dalle intemperie grazie agli aggetti della copertura). A pochi metri dall’ingresso della scuola di musica è posizionata la sala di registrazione, la quale può essere utilizzata dagli allievi della scuola, ma può essere anche destinata all’uso di esterni, e funzionare quindi in modo autonomo.
- a sinistra sono previsti degli spazi commerciali al servizio della struttura, che possono funzionare contemporaneamente alla scuola e/o alla sala concerti.
Sono inoltre previsti degli ulteriori spazi commerciali, raggiungibili percorrendo una galleria vetrata verso nord e disposti attorno ad una corte centrale, anch’essa illuminata dall’alto. Questi spazi commerciali sono spazi aggiuntivi, i quali possono integrare ed ampliare l’offerta degli spazi commerciali già previsti dal bando, e possono funzionare anche indipendentemente dal resto della Città della Musica, in quanto è previsto un accesso preferenziale sul lato nord in posizione equidistante tra i parcheggi salice e pioppo.

La scuola di musica, come sopra accennato, si sviluppa al piano primo ed al piano secondo.
Al piano primo sono previsti gli spazi per l’insegnamento, con le due aule da 20 posti e l’aula da 50 posti, gli uffici ed i relativi servizi. Verso nord è possibile accedere direttamente al parco, e verso sud è possibile accedere ad una corte semi-privata, chiusa sul lato sud da una protesi della copertura sostenuta da setti murari, in cui il terreno digrada fino a raggiungere la quota di campagna originaria.
Al piano secondo sono previsti quegli spazi che richiedono elevati standard acustici, quali le aule insonorizzate per l’insegnamento individuale e le quattro aule da 20 posti con acustica protetta. Questi ambienti al secondo piano sono rivestiti internamente con pannelli idonei e si differenziano all’esterno rispetto al primo piano per una minore superficie finestrata.


SCELTE COSTRUTTIVE

I materiali
La scelta progettuale è stata quella di privilegiare materiali naturali e provenienti da zone di produzione vicine in modo da diminuire i costi di trasporto e le emissioni di CO2 legate allo spostamento delle merci.
Per i rivestimenti si è scelto di adottare l’ardesia ed il legno, intonaci e pitture a base di calce aerea e, per la lattoneria, l’alluminio.
Gli isolanti previsti, come la lana di roccia e la fibra di canapa, sono derivati da lavorazioni meccaniche di materiali naturali e non di sintesi.

Desolidarizzazione
L’edificio è costruttivamente concepito attraverso l’assemblaggio di componenti strutturali e di rivestimento; in questo modo tutti gli elementi costruttivi che lo compongono sono assemblati “a secco” (senza malte o getti di calcestruzzo) comportando rapidità nei tempi di costruzione (in quanto gli elementi arrivano in cantiere già predisposti al montaggio) e soprattutto permettendo, alla fine della vita utile o funzionale del manufatto, di smontare pezzo per pezzo l’edificio e di riciclarne tutte le componenti senza produrre macerie e scarti indifferenziati da smaltire in discarica.

Realizzabilità per stralci
Lo schema planimetrico e strutturale permette di realizzare l’opera anche per stralci successivi. Ciascun nucleo è pressoché indipendente rispetto agli altri, e con essi comunicante attraverso il grande atrio centrale. E’ infatti possibile edificare in modo indipendente la scuola di musica, la sala concerti e gli spazi commerciali.


COMFORT E SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE ED ENERGETICA

L’involucro edilizio è stato progettato in modo da ottimizzare il comfort ed il benessere ambientale e da ridurre al massimo le perdite per trasmissione del calore, adottando elevati spessori isolanti nelle partizioni opache e soluzioni tecnologicamente avanzate (ad es. doppie pareti isolate con vetrazioni basso emissive) affinché il fabbisogno di energia per il riscaldamento invernale sia molto basso.
Il fabbisogno di energia per il raffrescamento estivo è invece ridotto al minimo grazie agli aggetti delle coperture in modo che la radiazione solare non incida direttamente sulle facciate nei mesi estivi.

Oltre l’ottimizzazione dell’involucro, è stato adottata una serie di impianti che favoriscano l’uso efficiente delle risorse.
La presenza della falda ha costituito lo stimolo per utilizzare il calore del terreno come una riserva da utilizzare sia l’inverno, per il riscaldamento, che l’estate, per il condizionamento. Il terreno, in particolare quando la falda risale fino a pochi decimetri dalla superficie, costituisce una eccellente riserva di calore, in quanto durante l’inverno si troverà a temperature superiori rispetto alla temperatura dell’aria esterna e viceversa l’estate si troverà a temperature inferiori rispetto all’aria. Scambiando energia attraverso una pompa di calore con due sonde, una “calda” ed una “fredda”, immerse nel sottosuolo al livello dello scavo necessario alla realizzazione delle fondamenta dell’edificio, sarà possibile avere la climatizzazione dell’edificio con un’efficienza molto elevata.
A questo si aggiunge l’impianto del Recuperatore del Calore di ventilazione il quale consente di ottimizzare il sistema di ventilazione e riciclo dell’aria all’interno dei locali, oltre che di risparmiare una quota rilevante di calore altrimenti disperso per la ventilazione naturale dell’edificio.

L’energia elettrica al servizio delle utenze presenti nell’edificio e degli impianti sopra citati potrebbe essere fornita da un impianto solare fotovoltaico costituito da 476 pannelli posizionati in copertura per una potenza complessiva di circa 85 KWp. Tale impianto, i cui ausiliari sarebbero installati in apposito locale al piano interrato, sarebbe in grado di produrre energia elettrica per il complesso in progetto. L’installazione dell’impianto fotovoltaico, comunque facoltativa (l’edificio sarà in ogni caso predisposto all’installazione futura di impianti fotovoltaici), può essere realizzata con autonomo capitolo di spesa per l’amministrazione comunale così come meglio specificato nella stima sommaria dell’opera.

Le soluzioni fin qui descritte consentono di classificare l’edificio, seguendo la procedura per la certificazione energetica degli edifici vigente in Regione Lombardia, nella classe energetica A.

L’attenzione al recupero delle risorse non rinnovabili è infine testimoniata dall’adozione dell’impianto di recupero delle acque piovane, le quali saranno raccolte in copertura e inviate, previa filtrazione, ad un apposito serbatoio ubicato al piano interrato ed in seguito riutilizzate per la manutenzione delle aree verdi.


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    Project details
    • Year 2009
    • Client Comune di Viadana
    • Status Competition works
    • Type Schools/Institutes / Multi-purpose Cultural Centres / Concert Halls / Shopping Malls
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