Riqualificazione del fronte mare del litorale San girolamo - Fesca, 1° classificato

Bari / Italy / 2008

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Il progetto: interventi per il fronte-mare

In coerenza con le finalità del Bando e le opere previste dal progetto si articolano in funzione degli obiettivi individuati:

Il bacino nautico
Nasce in relazione alla esigenza di ormeggiare le barche dei pescatori e di altri
utenti che utilizzano i piccoli natanti a motore attualmente rimessati precariamente nell’area della ex Motorizzazione; in tal modo si promuovono piccole attività economiche legate alla assistenza dei natanti e ai servizi di ristoro.

Le attività di servizio sono allocate ad una quota di + 1 mt dal livello del mare
e di circa tre metri inferiore alla quota del lungomare pedonale; pertanto non
intralciano la visuale del bacino nautico, visibile senza ostacoli dalla piazzetta
sopraelevata con affaccio diretto sull’acqua. L’area è attrezzata con un bar-tavola calda panoramico e spazi pedonali con panchine e aiuole.

La quota di sistemazione delle piazzette di accesso al bacino nautico è di +400.
In tal modo si realizza una totale integrazione fra il nuovo intervento e l’edilizia
retrostante il cui piano d’imposta è 4 mt conseguendo una piena contiguità fra
gli spazi pubblici esistenti e quelli di nuova realizzazione.

La differenza di quota consente la realizzazione del percorso veicolare interrato
a diretto servizio delle aree destinate a parcheggio e degli spazi a servizio del
bacino nautico preservando totalmente le caratteristiche ambientali e paesaggistiche del porto.

Ampie bucature e coni visivi totalmente liberi fino al mare garantiscono le
qualità e la sicurezza degli spazi ubicati a quota +1. Ascensori e ampie scalinate collegano i due livelli che risultano totalmente integrati.

Il bacino nautico potenzierà l’offerta di attrezzature legate alla balneazione
rispondendo, nel contempo, alla domanda locale di attrezzature per il tempo libero.

La pavimentazione della copertura dei volumi interrati ricavati sul lato interno
fra la viabilità ed il mare, sarà prevalentemente lastricata in pietra locale e arredata con panchine, fioriere ed un sistema di illuminazione pubblica che interesserà anche i bracci pedonali del bacino nautico per evitare di lasciare al buio l’intera struttura.


L’Acquario
La localizzazione dell’acquario di circa 6.000 mq coperti, non compreso nel piano economico dell’opera in quanto inserito come elemento di possibile realizzazione, anche successiva al completamento dell’intervento del lungomare al fine di attrarre su questa area i flussi turistici provenienti dal Terminal Crociere e dal vicino aeroporto, oltre che al turismo scolastico e festivo dei baresi e dell’hinterland. L’opera comunque potrà essere realizzata anche con il concorso dei privati interessati ai ritorni economici nella gestione della struttura.

La presenza dell’acquario contribuisce a superare le attuali condizioni di marginalità di un quartiere dormitorio privo di interesse per la città, poiché privo di servizi, attività commerciali, attrezzature di servizio o di tempo libero. Una funzione di rilevanza urbana ed extraurbana diventa una condizione necessaria alla riconnessione funzionale con la città. Infatti, gli acquari sono spesso stati al centro di grandi progetti urbanistici per rilanciare le aree water-front portuali.

L’interesse per la realizzazione di grandi Acquari, ormai riconosciuti quali centri culturali di ricerca, di tutela e conservazione della Natura, di sensibilizzazione, informazione e diffusione si è sviluppato notevolmente nell’ultimo ventennio, si pensi che la quasi totalità dei grandi acquari, è nata negli anni novanta (Genova 1992 – Barcellona 1995 – Lisbona 1998).

La loro affermazione non è dovuta unicamente alla passione del pubblico per gli acquari ed al fascino esercitato dalla visione dei pesci nel loro ambiente, occasione unica per molte persone di vedere gli animali acquatici dal vivo, ma anche al fatto che costituisce una occasione di sviluppo turistico ed economico della città.

Il flusso di visitatori, l’indotto economico, la ricaduta culturale e, non ultima, il limitato impatto ambientale (molto minore di quelle di uno zoo o di un parco a tema), hanno trasformato i grandi acquari pubblici in strutture focali per l’economia turistica di molte zone. L’acquario si connota come una forte emergenza nel contesto socio-economico e territoriale, risolto architettonicamente come una struttura che collega la terra ed il mare, proiettandosi sospesa sull’acqua ad integrare i volumi interrati del bacino nautico con le scogliere protese verso nord-est.

L’intervento, rappresentando una rilevante funzione a livello territoriale, al fine di non confliggere con la vita del quartiere, è stata opportunamente ubicato sul confine ovest a diretto contatto con la viabilità extraurbana. In tal modo la struttura oltre ad essere immediatamente accessibile dalla statale 16 bis, dal nuovo svincolo che collega la camionabile nord-sud è servito da una ampia area a parcheggio ubicata in adiacenza allo svincolo stradale e dal parcheggio a quota + 1 direttamente contiguo all’acquario.

La superficie coperta è di circa 6.000 mq, articolati in un piano rialzato di mq 4.100, I piano 1.800 mq, piano seminterrato 2.700 mq. Rivestito interamente in pietra, si protende verso l’acqua di cui raccoglie le testimonianze di vita e di storie.

Parallelamente, nella parte ad est si sviluppa un corpo più basso e più piccolo, prevalentemente vetrato con i servizi di accoglienza, la libreria, il centro documentazione, il bar e il ristorante. La testata dell’acquario, sospesa sul bacino nautico, è caratterizzata da un fronte realizzato con una vasca d’acqua, opportunamente schermata ai raggi solari, che interessa sia il fronte nord, verso il mare, che il fronte est verso la città. La copertura inclinata, accessibile da terra è pensata in funzione bioclimatica oltre che scenografica, risolta in
parte con un giardino pensile e in parte utilizzata per la captazione solare con manti fotovoltaici. I moli sono in pietra e legno protetti dalla scogliera sia dal maestrale che dallo sbocco a mare di Lama Balice.

Il lungomare
Alla fascia compresa fra gli edifici e la spiaggia, oggi occupata quasi integralmente dalla viabilità carrabile è stata ridefinita in senso pedonale, conservando una unica corsia di servizio ed emergenza lungo i fabbricati, e attrezzando lo spazio pubblico con pista ciclabile. Gli elementi caratterizzanti la sezione del lungomare, partendo dal fronte edificato sono:
- Lo spazio pedonale e il verde privato da integrare con la piantumazione di un filare di alberi al fine di realizzare un fronte continuo omogeneo che svolga funzione di quinta naturalistica rispetto ad una successione tipologica disorganica e non caratterizzante; gli alberi svolgeranno anche un ruolo bioclimatico, ombreggiando d’estate gli spazi pedonali e gli edifici;
- La pista ciclabile delimitata da aiuole cespugliate;
- Un filare di palme che caratterizza le piazze e gli spazi verdi più qualificati della città di Bari;
- Un percorso pedonale continuo, esteso all’intero fronte mare del quartiere, attrezzato con panchine ed elementi di arredo urbano, pavimentato in pietra con ricorsi in ciottolato, interrotto da aiuole a raso per consentire il drenaggio dell’acqua e attrezzato con percorsi Loges per ipovedenti;

- Muretto basso in pietra calcarea di affaccio alla spiaggia;
-Discesa a mare gradonata con riempimento di ciottoli.

Le sistemazioni a verde

Gli obiettivi da conseguire con la realizzazione delle aree a verde proposta in questo contesto progettuale sono duplici: la valorizzazione costiera unita al basso onere di manutenzione delle specie scelte. Questi si realizzano con l’idonea scelta delle specie, dotate sia di caratteristiche estetiche pregevoli che di resistenza ai fattori avversi ambientali, in particolare salinità e prolungata aridità primaverile-estiva. Il filo conduttore tra le diverse aree è la proposizione delle specie autoctone della macchia mediterranea con inserimento di vicarianti (naturalizzate).

Per la fascia di verde “fronte mare” si propone un impianto naturalistico di vegetazione bassa, sempreverde, selerofilla ed alofita, in modo da non precludere la vista del mare, realizzato con piante tappezzanti (erbacee perenni: Aizoaceae: Drosanthemum spp, Carpobrotus sp, ed arbustive con portamento a pulvino di altezza compresa tra 0,50 ed 1,50 m: Pittosporum tobira nano, Elichrysum italicum, Pistacia lentinese, Anthyllis barba jovis, ginepro fenicio, ecc). Con questa scelta si privilegiano le diverse tonalità del colore verde del fogliame La passeggiata a mare prevede l’impianto di filari di palme.

Per il filare di alberi vicino agli edifici, si potrà adottare la soluzione di piantare gli alberi insieme ad arbustialberelli che diano nell’immediato l’effetto di quinta verde continua davanti ai fabbricati (lecci, filliree, lentisco, Piracantha, Photinia, ecc).

Per la copertura dell’acquario, al fine di migliorarne l’isolamento termico e naturalizzare la soluzione di chiusura superiore della struttura, si propone la messa a dimora di vegetazione bassa, tappezzante, sempreverde, sclerofilla ed alofita (erbacee perenni: Aizoaceae: Drosanthemum spp. Carpobrotus sp).

La spiaggia Si ricostruirà la linea di costa ampliando la profondità della spiaggia e caratterizzandola, come in passato, da ciottoli e sabbia. Saranno conservate le attività balneari, ma le attrezzature (cabine, bar, ristorante, depositi) saranno comprese nel salto di quota fra il belvedere pedonale e la spiaggia, evitando di costituire ostacolo alla percezione dell’acqua.

7 Gli interventi previsti per il quartiere
Collegamento urbano marittimo È previsto un collegamento urbano che serva Torre a Mare, il porto vecchio, il Terminal Crociere, S. Girolamo e S. Spirito.

Mobilità pedonale e ciclabile
Il lungomare in particolare sarà prevalentemente pedonalizzato, riservando all’accesso carrabile di servizio e di emergenza una sola corsia di transito ed emergenza in prossimità degli edifici. L’accesso carrabile al lungomare sarà comunque limitato con l’uso di dissuasori automatici (tipo Pilomat). Separata dalla corsia da una aiuola cespugliata sarà realizzata la pista ciclabile a doppio senso di marcia. Separata dalla pista ciclabile da una fascia continua di verde si svilupperà tutta la zona pedonale fino al mare.

Accessibilità e percorsi per ipovedenti
In modo particolare la realizzazione dei percorsi per ipovedenti prevede l’utilizzo del sistema LOGES che risponde a tutti i requisiti della normativa vigente in materia di eliminazione delle barriere architettoniche. Il sistema, infatti, consente di individuare con facilità, linee di arresto, pericoli, scavi, ostacoli in genere.

I servizi a rete e la pianificazione del sottosuolo
L’attuale sistema delle reti è caratterizzato dalla presenza, su quel lungomare, di: rete del gas, idrica, fognante, pluviale, elettrica area e sotterranea in bassa e media tensione, telefonici. Una presenza così rilevante di sottoservizi richiede una adeguata e costante manutenzione al fine di mantenere standard determinati di qualità ed efficienza. E’ a tal fine che si prevede l’utilizzo di strutture sotterranee polifunzionali, quali cunicoli tecnologici che diverranno sede unificata per l’alloggiamento della maggioranza dei servizi.

La raccolta e il trattamento delle acque
La raccolta ed il trattamento delle acque meteoriche di prima pioggia, sarà realizzata mediante vasche che saranno ubicate sul lungomare rispettivamente alle estremità del fronte mare e al centro. Le acque di seconda pioggia saranno disperse in mare utilizzando l’attuale condotta sottomarina. Le acque nere trattate e depurate, saranno sversate in mare utilizzando una condotta sottomarina
da realizzarsi ex-novo.

La localizzazione nel quartiere di nuovi servizi urbani
La disponibilità di aree per servizi nel quartiere è sostanzialmente limitata a due aree in
prossimità dell’asse centrale del quartiere, ubicate agli estremi est ed ovest dell’area urbanizzata.
Il progetto ipotizza nell’area ad est, oltre che l’Acquario ad ovest, la realizzazione di una
attrezzatura con caratteristiche tali da attrarre l’interesse delle altre aree urbane e della città.

La localizzazione di un cinema I-MAX, con relativi parcheggi, potrebbe in questo senso costituire
una attività che paralizzi gli interessi delle altre aree urbane verso un quartiere isolato e
periferico che oggi non ha altre occasioni di relaziona mento con la città. Nell’area più interna
ad ovest si mantengono in parte le attrezzature sportive e si realizza un parcheggio con
copertura dotata di pannelli fotovoltaici.

Il riassetto della mobilità urbana
Mobilità carrabile


L’obiettivo che ci si è posti è stato quello di fluidificare il traffico automobilistico nel
quartiere garantendo a tutti una accessibilità diffusa e sostenibile: questo significa che alcune
aree pubbliche diverranno accessibili solo con determinati mezzi, compatibili con le caratteristiche
dei luoghi e con le complessive esigenze di tutela della salute e della qualità dell’aria. Si dovrà
intervenire per ottenere una generale moderazione del traffico nel quartiere istituendo percorsi
a velocità limitata (30 km/ora) e limitando l’accesso al lungomare con dissuasori automatici
(tipo Pilomat), favorendo la mobilità pedonale e ciclabile. In generale l’obiettivo che si
conseguirà sarà quello di una mobilità efficiente e sostenibile poiché limiterà l’inquinamento
atmosferico e acustico e le emissioni di gas serra, ridurrà la congestione e l’incidentalità.

Il complessivo adeguamento delle rete viaria, in coerenza con le previsioni del Piano
Particolareggiato, prevede la realizzazione di una strada centrale al quartiere, (strada S.
Girolamo) sostitutiva, nella funzione, della attuale strada litoranea, permettendo quindi da
una parte la ristrutturazione urbanistica della fascia costiera antistante il Quartiere, dall’altra
una più comodo e razionale distribuzione del traffico veicolare all’interno dell’area del P.P..
In linea con il Piano Particolareggiato, il sistema relazionale viario interno viene organizzato
utilizzando gerarchie funzionali e dimensionali fino ad oggi inesistenti nel Quartiere. Il tracciato
sarà sorretto in direzione nord-sud dalla Strada San Girolamo (opportunamente riqualificata),
ed anche, quale proposta aggiuntiva, dal prolungamento della Via Respighi che, mediante le
necessarie opere, giungerà sino alla Via Nicola Costa.

Particolare attenzione viene posta in ordine alla previsione della collocazione di adeguate
aree di parcheggio in prossimità delle zone di attrazione e dei principali flussi di traffico.
Pertanto oltre che nelle aree a servizi del P.P. il progetto prevede la realizzazione di tre
parcheggi interrati fra il fronte edificato e la passeggiata pedonale del lungomare, a quota
compresa fra il livello del mare e il livello terra degli edifici. Al fine di pedonalizzare il
lungomare, senza peraltro impedire la percorrenza carrabile di servizio della attività commerciali
a mezzi di soccorso e ai disabili, il progetto propone un sistema a senso unico o, in alcuni
casi, doppio, ove gli unici accessi carrabili ortogonali al lungomare sono attraverso le vie: Van
Westerhout, Tomasicchio, Cimarosa.


Team di progettazione:
Servizi Tecnologie e Sistemi (Sts), Dario Morelli, Paolo Pastore, Paolo Grassi, Paolo Viola, Roberto Tomasicchio, Emanuele Colombo e Pasquale Marasciulo.
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    Il progetto: interventi per il fronte-mare In coerenza con le finalità del Bando e le opere previste dal progetto si articolano in funzione degli obiettivi individuati: Il bacino nautico Nasce in relazione alla esigenza di ormeggiare le barche dei pescatori e di altri utenti che utilizzano i piccoli natanti a motore attualmente rimessati precariamente nell’area della ex Motorizzazione; in tal modo si promuovono piccole attività economiche legate alla assistenza dei natanti e ai...

    Project details
    • Year 2008
    • Work started in 2010
    • Client Comune di Bari
    • Status Current works
    • Type Waterfront
    • Websitehttp://www.sts.it
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