RECUPERO EX CINEMA NUOVO | FRANCESCO PASQUI

PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DI 10 UNITA' IMMOBILIARI AD USO RESIDENZIALE SAN QUIRICO D'ORCIA / Italy / 2012

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L’edificio esistente è stato realizzato in tre fasi distinte ben identificabili nelle corrispondenti volumetrie e soluzioni edilizio-architettoniche:
1)Corpo di fabbrica edificato nel periodo immediatamente prebellico prospiciente Via dei Canneti caratterizzato da simmetria e buona qualità edilizia
2)Corpo di fabbrica edificato nella fase di ricostruzione postbellica e contenente la platea con lo schermo/palcoscenico architettonicamente anonimo e di bassa qualità edilizia
3)Corpo di fabbrica su Via Duccio di Buoninsegna databile ai primi anni 60 realizzato in almeno due sottofasi avente in tutto le caratteristiche della superfetazione

L’attività preliminare si è incentrata sulla lettura del tessuto urbano limitrofo e sulle permanenze architettoniche in esso esistenti . Per la verità sarebbe più adeguato parlare di emergenze vista la prossimità della cinta muraria W del paese che sovrasta storicamente oltre che altimetricamente l’area in questione..
Infatti nell’anno 1936 con l’abbattimento del diaframma della Porta Nuova per collegare l”Ospedalino” alla piazza del Paese si posero le premesse della prima espansione urbana fuori dalle mura che fino ad allora avevano segnato rigorosamente il limite del centro abitato. La via dei Canneti che , lo dice il toponimo , costeggiava fino ad allora un’area solo agricola piuttosto bassa e ricca di acque , costituì il naturale asse portante della nuova dinamica urbanistica di cui la prima parte del Cinema Nuovo e le case immediatamente esterne alla Porta Camaldoli ne rappresentano l’attuazione. Subito dopo la guerra vengono realizzate le prime case popolari verso Porta Nuova e le altre costruzioni a saturare lo spazio fra Cinema e Porta Camaldoli per cui con la costruzione della casa Sisani sul finire degli anni 60 si completa l’edificazione del fronte strada dirimpetto alle mura. Contestualmente si svolge l’espansione a valle sulle direttrici di Via Duccio di Buoninsegna e di Via Nuova che si esaurirà sul finire degli anni 70. A parte le mura, costiuenti un caso a sé, il tessuto urbano nel quale siamo inseriti è formato da edifici di civile abitazione elevati fuori terra di 2,3 piani con livelli terra di altezza maggiorata che ne rappresentano la destinazione inizialmente commerciale/produttiva o leggermente rialzati rispetto al piano stradale.
A prescindere da ogni considerazione di merito emerge che la qualità architettonica e maggiormente il pregio edilizio degli edifici anteguerra è senza dubbio superiore a quelli realizzati successivamente .
Pur non essendo integra in maniera assoluta tuttavia la cinta muraria conserva il profilo ,la scala e la consistenza materica sua propria e segna l’importanza e la permanenza del manufatto.
L’intervento di riqualificazione attuato dall’Amministrazione Comunale nell’area basamentale su Via dei Canneti ne ha potenziato ulteriormente la presenza rendendole fruibili mediante la realizzazione di un percorso pedonale che collega la Piazza della Libertà e gli Orti Leonini con la Porta Camaldoli attraversando la cintura di verde che si interpone fra l’edificato storico e la strada. Quanto asserito è riscontrabile consultando la Tav. A nella quale sono contenuti gli schemi analitici del contesto urbano e dell’inserimento ambientale oltre ai rilievi fotografici.


L’esigenza di costruire un edificio di civile abitazione ha imposto evidentemente un problema di forma e dimensioni ottimali che ha trovato possibile soluzione solo nell’edificio “storico” di cui al punto 1 e ci ha suggerito invece la demolizione degli altri corpi di fabbrica consentendo così una soluzione più attuabile sotto il profilo abitativo e speriamo di gradimento sotto il profilo architettonico.
A seguito di un rapporto preventivo con la Soprintendenza di Siena il ragionamento sul progetto ha preso corpo a partire da una scelta iniziale che ha inteso rapportarsi in maniera sobria proprio verso l’emergenza “Cinta Muraria” che ci stanno dirimpetto. Sommariamente le scelte progettuali possono essere riassunte in pochi punti qualificanti. In primo luogo abbiamo individuato un percorso pubblico sotto porticato frontestante Via Duccio di Buoninsegna per proteggere il traffico pedonale specialmente da e verso l’area mercatale . Subito dopo si è inteso distinguere i volumi nuovi da realizzare rispetto al fabbricato “storico” con soluzione di facciata “leggera” a cui abbiamo dato coerenza privilegiando l’uso di intonaci nella gamma delle terre di Siena . Dalle immagini di rendering si può constatare come l’intervento non incida in maniera troppo forte sul contesto e particolarmente sulla vista panoramica che da Via santa Caterina abbraccia tutto il centro storico nella misura in cui non si riscontrano significative alterazioni dello skyline rispetto alla quinta scenica costituita dalle mura retrostanti il nostro edificio.
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    L’edificio esistente è stato realizzato in tre fasi distinte ben identificabili nelle corrispondenti volumetrie e soluzioni edilizio-architettoniche:1)Corpo di fabbrica edificato nel periodo immediatamente prebellico prospiciente Via dei Canneti caratterizzato da simmetria e buona qualità edilizia2)Corpo di fabbrica edificato nella fase di ricostruzione postbellica e contenente la platea con lo schermo/palcoscenico architettonicamente anonimo e di bassa qualità edilizia3)Corpo di fabbrica su...

    Project details
    • Year 2012
    • Work started in 2009
    • Work finished in 2012
    • Client PRIVATO
    • Status Current works
    • Type Multi-family residence
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