I Varchi a mare | VALERIA ROBERTI

1° premio - Concorso internazionale di progettazione per la riqualificazione lungomare di Fregene Fregene / Italy / 2006

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Il progetto dei “varchi a mare” completa ed integra il progetto di riqualificazione del Lungomare di cui riprende le logiche compositive, gli elementi architettonici ed i materiali.
Nei tre spazi attraverso cui è possibile l’accesso libero al mare la scelta dominante è quella intervenire nel pieno rispetto del contesto ambientale e naturalistico, attraverso l’utilizzo di materiali naturali ed elementi architettonici e di arredo dalle forme essenziali.
Attualmente i varchi sono poco più che budelli, diverticoli angusti che non sempre consento un facile e diretto acceso al mare. Per altro la percezione del mare e della spiaggia lungo questi budelli è limitata o quasi assente, ed anche la suggestione spaziale che si ha stando al loro interno è piuttosto claustrofobica.
Sul lungomare, anche a causa delle loro ridotte dimensioni e della loro completa “mimesi” con il disordine urbano, i varchi non sono facilmente individuabili e la loro presenza viene annullata nella sequenza ininterrotta di lidi privati; per altro gli spazi che vi si antepongono non dimostrano ne qualità ne identità tale da consentirne il riconoscimento immediato.
La proposta progettuale cerca di non intervenire bruscamente in questo contesto in cui la dimensione pubblica è di risulta, con operazioni di forzatura delle dimensioni e degli ambiti, ma opera rilevando tutti gli elementi e li riqualifica.
La scelta principale è quella di segnalare nel tratto di litorale la presenza di questi accessi differenziandoli dai lidi privati e ponendoli anzi in evidenza.
In corrispondenza di ogni varco è pensato uno spazio pubblico centrale e rilevante rispetto a tutto il litorale, quasi delle piazze il cui scopo è qualificare ogni varco attribuendogli il ruolo di centralità.
In questo senso l’accesso è arricchito da elementi verticali posti a individuare, segnalare e identificare i varchi.
Tali elementi sono declinazioni sul tipo della torre, con una struttura elementare a vista avvolte da una rete metallica e superfici ad uso pubblicitario utile per l’inserimento di una grafica di comunicazione. Il senso di questi elementi e quello di costituire moderne soglie, di volta in volta poste a segnalare l’ingresso nella dimensione del lungomare e più strettamente in quella della spiaggia, per passare dalla città, così come generalmente si intende Fregane, a questa nuova parte urbana costituita dal lungomare, e da questa dimensione a quella “naturale” della spiaggia.
Il legno, cui è fatta anche la base delle torrette di accesso ai varchi, si costituisce come il materiale che individua unitariamente l’ambito relativo alla spiaggia ed alla dimensione balneare, caratterizzando tutti gli spazi più prossimi al mare, nonché l’intera promenade.
Nei varchi, così come nell’intero progetto del lungomare, la pavimentazione è suddivisa in due fasce che corrono parallele alla linea di costa: una costituita da listelli di legno e l’altra da lastre di basalto, sia per evitare un’eccessiva omogeneità di materiali sia per dare continuità al percorso pedonale in legno del lungomare e differenziarlo dalla pavimentazione dove si insediano invece gli edifici commerciali.
Il materiale in questo senso “significa” i luoghi, segnalando, con successioni scarti e dilatazioni, i luoghi di sosta e dello “stare”, dove la socialità e la dimensione collettiva predominano e lo spazio per l’esperienza individuale del cammino.
In generale l’idea progettuale del varco non è quello di un luogo di transito ma fondamentalmente è reso come uno spazio di alta qualità, da non attraversare semplicemente, ma da vivere grazie a tutte le attrezzature ed i servizi che si è scelto di collocare.

Il varco 1 è tra i tre varchi quello più svantaggiato per le sue dimensioni, considerando anche il fatto che i limiti di demarcazione delle attuali concessioni demaniali non possono essere alterati.
Si sceglie così di intervenire solo con un rifacimento della pavimentazione poggiando delle doghe di legno degradanti fino ad arrivare alla spiaggia e proponendo una recinzione in struttura metallica e frangisole di legno, mentre il muro verso di contermine, opportunamente riqualificato può divenire spazio per di comunicazione con i fruitori della spiaggia.


Il varco 2, per la posizione rispetto l’intero lungomare, diviene luogo centrale della progettazione e dei servizi ai bagnanti posizionati.
In prossimità di questo varco è posta la sede della croce rossa, di cui viene riprogettato il piccolo edificio inserendolo nel contesto del progetto e si ripete l’uso delle barriere in frangisole, che garantiscono un percorso ombreggiato e anche un’adeguata copertura alle cabine attualmente presenti.

Il varco tre, prossimo alla riserva naturalistica, viene ampliato condizionando la viabilità del lungomare, e definendosi come una testata attrezzata in cui noleggiare strutture per il tempo libero (biciclette) ed in cui si possono prendere informazioni per escursioni guidate nell’oasi di Macchiagrande.
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    Il progetto dei “varchi a mare” completa ed integra il progetto di riqualificazione del Lungomare di cui riprende le logiche compositive, gli elementi architettonici ed i materiali.Nei tre spazi attraverso cui è possibile l’accesso libero al mare la scelta dominante è quella intervenire nel pieno rispetto del contesto ambientale e naturalistico, attraverso l’utilizzo di materiali naturali ed elementi architettonici e di arredo dalle forme essenziali.Attualmente i varchi sono poco più che...

    Project details
    • Year 2006
    • Client Comune di Fiumicino
    • Status Competition works
    • Type Parks, Public Gardens / Waterfront / Urban Furniture
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