CALICE E PATENA | Giuseppe Pitino

Il progetto in questione ha come oggetto la materializzazione del desiderio spirituale del committente Don G. D. in occasione della celebrazione del suo Sacerdozio. L’intenzione del committente era quella di rappresentare l'efficacia delle parole e dell'azione di Cristo, e la potenza dello Spirito Santo, che rendono sacramentalmente presenti sotto le specie del pane e del vino il suo Corpo e il suo Sangue, il suo sacrificio offerto sulla croce.

Con ciò si è voluto rappresentare nei due oggetti in questione, il calice e la patena, l’esaltazione del concetto citato:

- La “potenza” dello Spirito Santo è  incarnata nel piede del calice di marmo bianco simbolo di purezza che con la propria forma pare spingere, per poi penetrare, la sfera di marmo giallo. Quest’ultima rappresenta, per via del colore, la luce e con essa anche la forma della Terra. Il tutto esplode in una forma parabolica per poter meglio rappresentare il contenitore del sacrificio, per l’uomo, del figlio di Dio. Ancor meglio per esaltarne il contenuto, se ben non ve ne sia di bisogno, si è pensato di concludere la superficie con l’oro, materiale di maestosità regale.
- Simile è il concetto che si intende espletare con la composizione della patena ove però volutamente la forza dello Spirito Santo è rappresentata dal marmo giallo per meglio coinvolgere il “Corpo” di Cristo dal quale appunto lo Spirito prende vita. Il piatto anche esso di oro è usato, oltre che per un idea di congruenza progettuale, per intendere quel Dio che ha “offerto” suo Figlio per permettere a tutti noi di “avvicinarci” al Suo Regno mangiando alla stessa Tavola quel Pane di Vita Eterna.

Materiali utilizzati: marmo bianco (fusto, coppa del calice e piatto della patena), marmo giallo reale ( basamento del calice,patena e sfera del calice ), lamina in metallo placcato in oro (rivestimento coppa  del calice e piatto della patena).

Struttura: la tecnologia usata per assemblare i vari materiali è stremamente semplice ma al tempo stesso studiata, permettendo di creare un oggetto solido attraverso l'inserminto di un perno in acciaio flettato con la chiusura dell'estremità attraverso l'applicazione di un dado.