THE OPEN FLOOR | PASQUALE LOIUDICE

dall'Aperta Finestra al piano aperto Milan / Italy / 2016

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Il tema della Smart City si fonda principalmente sull’integrazione di infrastrutture materiali
e sociali, al fine di garantire uno sviluppo economico sostenibile e un’alta qualità
di vita. Se l’ideale moderno operava nel verso opposto, cioè separando – la natura
dalla cultura, il soggetto dall’oggetto, il pubblico dal privato, l’illusione dalla realtà -,
ovvero trasformando in simmetria le contraddizioni (G.C. Argan), oggi, l’integrazione
di cui si parla è resa possibile dalle tecnologie digitali dell’informazione (ICT).
Queste, funzionano da dispositivi di connessione/mediazione consentendo di
accedere in maniera capillare ai vari livelli della cultura, nonché alla complessa
meccanica funzionale delle città. Essi sembrano agire, nell’insieme, come vere e
proprie “finestre integrate”, nel senso che rendono ogni individuo capace di autogestire
le connessioni al corpo stesso della città e/o alle sue parti. Ciononostante, se
da un lato la città appare proiettata verso una strutturazione perlopiù immateriale,
fatta per così dire di “superfici virtuali” (che convergono sui nostri schermi), dall’altro,
si cercano risposte tangibili al nuovo “sentire” urbano (attraverso riusi, rigenerazioni,
post-produzioni del materiale urbano preesistente). Nell’ambito delle disgiunzioni
-per dirla con B. Tschumi– tra lo spazio e il suo uso, tra programma e contesto, tra
forma e significato-, in breve, tra architettura e progetto, la ricerca architettonica
contemporanea si confronta con una condizione che potremmo definire “Superficiale”,
di contatto, tra la dimensione culturale, teorica e strumentale dell’architettura,
sempre più esterna alla disciplina e quella materiale della stessa. Il tutto secondo
una logica non più oppositiva ma inclusiva, reversibile. L’architettura è, infatti, oggi
come sempre, alla ricerca dei meccanismi che gli consentano di collegarsi alla cultura.
Proprio per questo, l’architettura della città intelligente dovrebbe mirare alla colli
sione di queste due superfici - virtuali e materiali -, per produrre una fusione tra le
due dimensioni, interrogandosi in primo luogo, sulla materialità di un’epoca che
chiamiamo immateriale.

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    Il tema della Smart City si fonda principalmente sull’integrazione di infrastrutture materialie sociali, al fine di garantire uno sviluppo economico sostenibile e un’alta qualitàdi vita. Se l’ideale moderno operava nel verso opposto, cioè separando – la naturadalla cultura, il soggetto dall’oggetto, il pubblico dal privato, l’illusione dalla realtà -,ovvero trasformando in simmetria le contraddizioni (G.C. Argan), oggi,...

    Project details
    • Year 2016
    • Status Research/Thesis
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