microhabitat 0.7

innesti sonori Aliano / Italy / 2016

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Una ri­flessione sul vuoto, sulla traccia lasciata, una mancanza,


i buchi nei muri, un’apertura possibile.


Un vuoto.


Un vuoto risarcito da un altro vuoto:


l’argilla che si fa ­fischio,


si struttura attorno ad un vuoto;


custodisce un vuoto.


Vuoto che è seme, accoglienza,


cassa di risonanza,


ventre per ­fiato.


Un intervento corpo a corpo, che chiede un avvicinamento,


contatto, ossigeno, fiato, vapore che fa memoria,


eredità da condividere.


 


L’intervento proposto ad Aliano è la prima tappa di un cammino da condividere a partire dalla contaminazione e fusione delle terre e argille del luogo ospite e quelle portate dai luoghi d’origine dei visitatori/autori.


Ad Aliano il primo innesto: la nostra terra si mescolerà con quella dei calanchi, e la materia prenderà forma in ­fischi e ocarine che avranno memoria delle mani che le hanno modellate.


Lavorando non sul principio della bella forma, ma su quello della giusta forma, quella che fa del ­ato o del vento un suono, una nota nel muro. In questa forma, l’argilla andrà a risarcire buchi e crepe nei muri di Aliano.


I ­fischi (in argilla cruda) innestati in queste mancanze e disposti a varie altezze, creeranno un repertorio possibile di note segrete sino a quando il vento o il ­fiato,di un essere umano, non ne sveli il suono.


Un ­fischio che diventa come un segreto riposto in un luogo sicuro, fra una pietra e l’altra.


Da qui, il tema del custodire, del prendersi cura, dell’invito ad introdurre un seme, che dia un suono altro al vento e che possa attecchire nella terra cruda e germogliare.


Portare un seme alla memoria della terra. Condividere ­fiato, cultura e terra.


operatori: tonio giordano_silvana sciancalepore&andrea_vittorio dell'edera_giancarlo paskoski_pippo moresca_massimo romanazzi_caterina valente_marcello dursi_roberta franco&valerio_walter espedito trento_nadiya yamnych_trifone altieri_nicola coppola_massimiliano capursi_stella spinelli_maria antonietta  

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    Una ri­flessione sul vuoto, sulla traccia lasciata, una mancanza, i buchi nei muri, un’apertura possibile. Un vuoto. Un vuoto risarcito da un altro vuoto: l’argilla che si fa ­fischio, si struttura attorno ad un vuoto; custodisce un vuoto. Vuoto che è seme, accoglienza, cassa di risonanza, ventre per ­fiato. Un intervento corpo a corpo, che chiede un avvicinamento, contatto, ossigeno, fiato, vapore che fa memoria, eredità da...

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    • Year 2016
    • Status Completed works
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