Casa anni '30 tra stucchi e pavimenti veneziani - Sangiovanni | Nadia Perticone

 A Roma, al piano rialzato di uno stabile degli anni '30, affacciato su un grande cortile verde da un lato e sui giardini condominiali prospicienti una via privata dall'altro, questo grande appartamento è stato ripensato per una famiglia composta da cinque persone. 

Gli elementi di pregio della casa, i pavimenti a terrazzo veneziano con la greca realizzata con tasellini in madreperla, gli infissi interni ed esterni in legno, le boiserie e gli stucchi ai soffitti sono stati recuperati. E' stato mantenuto anche uno degli affreschi naif raffigurante paesaggi africani delle terre conquistate durante il colonialismo fascista per lasciare memoria storica.

I colori scelti servono ad amplificare la luce, per questo è stato prediletto il bianco per la tinteggiatura di pareti e soffitti, ad eccezione di qualche parete colorata e colori solari per i rivestimento del bagno principale. Mentre per il bagno in camera si è preferito un colore freddo più rilassante.

La zona living si apre in un open space, dove i pavimenti in terrazzo veneziano, gli stucchi dei soffitti colorati di bianco, il riuso degli sportelli della boiserie per i nuovi armadi/dispensa anch'essi verniciati di bianco, trovano un perfetto equilibrio con le linee semplici della cucina scavolini, lo snack con il piano in pietra sopra un nordico mobile ikea, le lampade di design contemporaneo e/o vintage, il divano stilizzato rosso.

Gli ambienti comunicano tra di loro attraverso gli arredi. La cucina delimitata dal mobile snack é aperta sulla zona pranzo dominata dal tavolo che a sua volta comunica con il soggiorno passando dall'ingresso attraverso una piccola nicchia guardaroba oltre la quale la zona relax è dominata da un grande divano per la conversazione e la visione della Tv.

La zona notte è la parte intima della casa e quindi accuratamente separata dal living open space, infatti una bella porta in legno a doppia anta con vetri d'epoca e posenti cornici immette in un largo corridoio che ospita le librerie progettate su misura per contenere l'ampia biblioteca dei committenti e che disimpegna le quattro camere.

Una delle quali diventa studio-camera per gli ospiti, in attesa di diventare la camera di uno dei tre figli. Per il maggior confort dei genitori, la camera in fondo diventa la loro con bagno privato.

Infine Il bagno principale viene riorganizzato per contenere un armadio a muro per la lavatrice ed uno per le scarpe e la presenza di due lavabi viene incontro alle esigenze dei tre figli.