Restauro e adeguamento funzionale con eliminazione barriere architettoniche, piano adibito a biblioteca SAT, recupero e restauro sottotetto | Giorgia Gentilini

Progetto preliminare, definitivo e esecutivo; coordinatore progettazione e esecuzione; direzione lavori; certificato regolare esecuzione. Trenton / Italy / 2010

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Il progetto definitivo elaborato per Palazzo Saracini-Cresseri, sede SAT dal 1954, è nato dalla constatata necessità da parte della proprietà di ampliare la biblioteca della Montagna presente al secondo piano dell'edificio, predisponendo il suo adeguamento statico ai nuovi carichi quanto il suo adeguamento funzionale, compresa l'eliminazione delle barriere architettoniche presenti mediante l'inserimento di un ascensore a servizio di tutto il complesso edilizio. Il palazzo è attribuibile al XVI secolo (su preesistenze medievali) e agli interventi di rinnovamento della città in vista del Concilio di Trento voluti dal Principe-Vescovo Bernando Clesio; in particolare alla riqualificazione urbana del collegamento tra il Magno Palazzo del Castello del Buonconsiglio e il Duomo che portò alla sistemazione e all'allargamento delle Contrade Larga (l'odierna via Belenzani) e Lunga (l'attuale via Manci). Inizialmente di proprietà della famiglia Saracini documentata a Trento nel 1286, dalla fine del Seicento e nel Settecento risulta di proprietà della famiglia Cresseri, nell'Ottocento appartiene alla famiglia Pedrotti e a partire dal 1954 alla SAT - Società Alpinisti Tridentini. L'importanza della lettura di un edificio sottoposto a restauro è cosa nota, quanto mai fondamentale sempre e per le successive scelte progettuali. Si è proceduto ad un accurato rilievo dello stato di fatto per leggere l'edificio nella sua materialità costruttiva al fine di individuare le metodologie di intervento più adeguate al palazzo stesso secondo la sua natura procedendo nell'estate 2006, ad una campagna mirata di sondaggi stratigrafici e di sondaggi esplorativi estesa solo alla parte di complesso di potenziale intervento per non interferire con le attività della SAT. Sondaggi stratigrafici sono stati eseguiti in corrispondenza delle aperture da realizzare per lo sbarco dell'ascensore ai piani, nelle sale al secondo piano del corpo a Nord, che avrebbero ospitato l'ampliamento degli ambienti della biblioteca e negli spazi del sottotetto; sondaggi esplorativi sono stati eseguiti invece su tutti i livelli per documentare le strutture orizzontali delle zone di intervento. Tutti i sondaggi stratigrafici hanno dato esito negativo e non sono state trovate decorazioni. La lettura dell'edificio ha permesso di individuare a piano terra un piccolo ambiente di deposito in cui collocare l'ascensore, in grado di inserirsi ai vari livelli senza notevoli stravolgimenti della distribuzione e delle strutture. Il fatto che tale ambiente fosse collocato in parte su di una struttura voltata antica al di sotto della quale si ritrovava una scala in muratura di connotazione medievale come tutte le murature del piano interrato, ha condizionato non poco le scelte di progetto optando per l'inserimento di una piattaforma elevatrice per disabili, in grado di disporre di una fossa di dimensioni molto ridotte (cm. 10-15), permettendo di non intervenire sulla struttura voltata ma di affidare alla muratura portante perimetrale la funzione di sostegno e di collaborazione con i setti di c.a. previsti. La parte retrostante alla struttura del vano ascensore è stata pensata come vano tecnico per la distribuzione verticale ai piani degli impianti e per la risalita della nuova canna fumaria della caldaia fino al tetto. L'ampliamento degli spazi della biblioteca è stato realizzato negli ambienti a Nord II°11-17: i locali hanno una matrice settecentesca con importanti porte in legno dotate di sopraluce dipinti e pavimenti in assoni di larice coperti da pavimenti in tapiflex. Si è reso necessario il consolidamento di questi solai affinché fossero in grado di sopportare i carichi previsti con la nuova destinazione d'uso a biblioteca, eseguito assieme con il restauro dei pavimenti in legno presenti. Il solaio dell'ambiente di sottotetto presentava dei fenomeni di degrado localizzato causato da infiltrazioni meteoriche, sono quindi stati eseguiti interventi di consolidamento specifici motivati anche dalla presenza di stucchi negli ambienti sottostanti. L'ampliamento degli spazi della biblioteca ha reso necessario prevedere una nuova quanto adeguata sistemazione per l'attività del Coro precedentemente collocata a secondo piano: essa è stata individuata nella zona meridionale del sottotetto. Il manto di copertura precedente in tegole di cemento è stato sostituito con un manto di copertura in coppi nuovi e di recupero con lattonerie in rame.

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    Il progetto definitivo elaborato per Palazzo Saracini-Cresseri, sede SAT dal 1954, è nato dalla constatata necessità da parte della proprietà di ampliare la biblioteca della Montagna presente al secondo piano dell'edificio, predisponendo il suo adeguamento statico ai nuovi carichi quanto il suo adeguamento funzionale, compresa l'eliminazione delle barriere architettoniche presenti mediante l'inserimento di un ascensore a servizio di tutto il complesso edilizio. Il palazzo...

    Project details
    • Year 2010
    • Work started in 2008
    • Work finished in 2010
    • Client SAT Società Alpinisti Tridentini
    • Status Completed works
    • Type Government and institutional buildings / Business Centers / Corporate Headquarters / Libraries / Associations/Foundations / Interior Design / Private clubs/recreation centres / Recovery/Restoration of Historic Buildings / Restoration of Works of Art / Restoration of façades / Structural Consolidation / Building Recovery and Renewal
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