Consolidamento Statico, Restauro e Conservazione dei Ruderi Castello di Castellalto di Telve di Sopra (Trento) | Giorgia Gentilini

Progetto preliminare, definitivo e esecutivo; coordinamento progettazione e esecuzione; liquidazione, certificato regolare esecuzione Telve di Sopra / Italy / 2015

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I lavori hanno interessato il 1° Lotto funzionale del progetto per il Consolidamento statico, il restauro e la conservazione dei ruderi murari del Castello di Castellalto a Telve che ha riguardato il Palazzo Nuovo situato nella parte sud del complesso. I lavori sono stati finanziati con il contributo di euro 230.034,00 pari all'80% della spesa ammessa di euro 287.542,94 concesso al Comune di Telve con determinazione del Dirigente dalla Soprintendenza per i Beni architettonici n. 619 dd. 10.09.2012 (L. P. 17 febbraio 2003 n. 1).
I lavori sono iniziati con la rimozione del materiale di crollo nell'area a monte della struttura voltata (Corte Nuova): durante queste operazioni sono stati raccolti diversi reperti archeologici ed è stato intercettato e messo in luce un piano pavimentale in acciottolato che è stato pulito e documentato. Contemporaneamente si sono eseguite le operazioni di rimozione della vegetazione e di ricostruzione muraria delle aperture mediante scuci-cuci sui prospetti sud e ovest; sulla cresta centrale a sud è stato inserito un trave in legno trattato nella tasca della muratura e finita a malta lisciata, inoltre è stato garantito per tutte le creste lo scorrimento e l'allontanamento delle acque piovane. Sull'imbotte delle due aperture superiori della facciata sud sono stati rinvenuti lacerti di un intonaco a calce finito a frattazzo dipinto di colore bianco e rosso a motivi geometrici in compromesso stato di conservazione e al momento è stato protetto dagli agenti atmosferici in attesa di successivo intervento. Terminati i lavori nella Corte Nuova si è proseguito con la rimozione del materiale di crollo sull'estradosso della volta che ha portato in luce un setto centrale con profilo ad arco e con appoggio sulle reni della volta, diversi lacerti di intonaco parzialmente conservati e un pavimento in battuto di calce conservato nella sua quasi totalità; la situazione rinvenuta è risultata differente da quanto presupposto in fase di progetto dove, supponendo che il pavimento fosse completamente degradato, si era esclusa la possibilità di un suo rinvenimento. È stato quindi eseguito un sopralluogo con i funzionari della Soprintendenza per i Beni culturali - Ufficio beni architettonici arch. Cecilia Betti e Ufficio beni archeologici dott.ssa Nicoletta Pisu in occasione del quale è stato concordato di eseguire uno scavo stratigrafico di alcuni settori della pavimentazione per verificare la situazione dell'estradosso della volta e valutare la posa dei tiranti in acciaio previsti in progetto per realizzare la cerchiatura della volta. La situazione rinvenuta ha permesso di proseguire con la posa delle barre come previsto nel progetto. Al termine delle operazioni le porzioni di pavimentazione in battuto tagliate e recuperabili sono state riposizionate integrando con sabbia le parti mancanti e sopra al piano pavimentale è stato posato un telo pacciamante e un massetto fibro-rinforzato, ricoperto da una guaina microforata e un tavolato in larice. Si tratta di elementi rimovibili comunque coerenti all'intervento, che nella fase transitoria attuale di decisione sul proseguimento dei lavori sul castello, sono in grado di limitare i danni provocati dall'acqua piovana e dalla neve sul piano pavimentale rinvenuto e aiutare a salvaguardare l'integrità strutturale della volta in muratura consolidata anche nella parte intradossale.
Concluso l'intervento di consolidamento dell'estradosso della volta si è proseguito nella rimozione del materiale di crollo all'interno dell'ambiente voltato che ha portato in luce due brani murari a chiusura dell'ambiente voltato (con la presenza di una soglia in pietra, un'apertura in rottura dell'ambiente a volta a crociera antecedente al voltone realizzata con architrave in mattoni di tipo artigianale, alcuni resti di pavimento in battuto smossi e un rocco della colonna centrale che è stato successivamente riposizionato. La muratura di divisione tra ambiente voltato e ambiente antistante è risultata molto compromessa, è stata quindi consolidata e reintegrata.
Le lavorazioni sono poi proseguite con il montaggio dei ponteggi a servizio delle arcate su colonna che chiudono l'ambiente con volta a crociera antistante il grande spazio voltato e con i successivi interventi sulla muratura. Contemporaneamente sono state riprese le operazioni di rimozione del materiale di crollo nella porzione ovest del grande ambiente voltato, verificando la struttura emergente dal piano pavimentale, un contrappeso in pietra, e scoprendo meglio la struttura di un pozzo. In data maggio 2015 si è quindi eseguito un sopralluogo con i funzionari della Soprintendenza per i Beni culturali in cui si è concordato lo spostamento del contrappeso per permettere la realizzazione dell'intervento di cerchiatura della volta che, rispetto allo stato di progetto, è stato modificato per adeguarsi alla presenza del pozzo. L'area di rilevanza archeologica è stata sottoposta a rilievo, documentata fotograficamente e parzialmente chiusa in modo da poter essere indagata archeologicamente in futuro per capire se il piano di frequentazione rinvenuto fosse in fase con la muratura cinquecentesca o meno. Si è proseguito quindi con gli interventi di riquadrature delle aperture verso sud dell'ambiente voltato, con il consolidamento dei peducci, al termine del quale si è potuto procedere con le perforazioni sulla muratura sud al fine di concludere l'intervento di cerchiatura della volta. Successivamente si è proseguito con l'intervento di consolidamento della muratura dell'intradosso della volta.
La rimozione del materiale di crollo è proseguita nell'ingresso, portando alla luce il basamento di appoggio dei piedritti in pietra del portale d'ingresso già rinvenuti ad inizio cantiere e documentati in alcune fotografie risalenti agli inizi e alla metà del secolo scorso; oltre ai due piedritti è stato rinvenuto un concio dell'arco spezzato. Dopo avere verificato con il barone Ferdinando Buffa, proprietario del castello, che presso la sua proprietà a Telve non vi erano elementi del portale del Castello Nuovo e lo stesso presso il cantiere del Comune di Telve si è proceduto ad ordinare nuovi pezzi per poter completare la realizzazione e ricollocazione del portale; i nuovi elementi sono stati realizzati secondo le ricostruzioni fatte con le fotografie storiche eseguite dalla Direzione Lavori ma semplificando le finiture.
Durante la rimozione del materiale presente davanti al portale sono state messe in luce la parte inferiore delle spalle dell'arcata interna con porzione della soglia ma anche una muratura che si addossa alla spalla di destra e che riduce di quasi un terzo il passaggio del portale. Si è reso quindi necessario proseguire nello scavo con l'assistenza archeologica per indagare meglio la situazione. L'esecuzione di un sondaggio stratigrafico ha evidenziato come la muratura sia chiaramente posteriore alla spalla del portale cinquecentesco, è legata a malta e potrebbe essere la base della muratura che si vede nella fotografia del 1915-1916 con il soldato austriaco. Durante un sopraluogo con la Soprintendenza si è convenuto che la situazione rinvenuta necessiti di un approfondimento archeologico che verrà rimandato a prossimo intervento. I lavori si sono conclusi con il montaggio del portale lapideo cinquecentesco e il rifacimento della muratura soprastante.
Durante i lavori in data 20 giugno 2014 sono stati eseguiti dal dott. Miani della ProArte s.n.c. n. 5 prelievi: 4 di campioni di malta e 1 sull'intonaco affrescato di colore rosso rinvenuto sull'imbotte delle due aperture superiori della facciata sud per effettuare un analisi della composizione delle malte. Durante il corso dei lavori è stato eseguito l'integrazione del rilievo in funzione dei rinvenimenti emersi con le operazioni di scavo. Si è proceduto nella realizzazione di nuovi fotopiani da utilizzare sia per la quantificazione delle lavorazioni ai fini della contabilità dell'opera sia per l'aggiornamento dell'analisi morfologico-stratigrafica condotta in fase di progettazione.

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    I lavori hanno interessato il 1° Lotto funzionale del progetto per il Consolidamento statico, il restauro e la conservazione dei ruderi murari del Castello di Castellalto a Telve che ha riguardato il Palazzo Nuovo situato nella parte sud del complesso. I lavori sono stati finanziati con il contributo di euro 230.034,00 pari all'80% della spesa ammessa di euro 287.542,94 concesso al Comune di Telve con determinazione del Dirigente dalla Soprintendenza per i Beni architettonici n. 619 dd....

    Project details
    • Year 2015
    • Work started in 2013
    • Work finished in 2015
    • Client Comune di Telve
    • Status Completed works
    • Type Recovery/Restoration of Historic Buildings / Restoration of Works of Art / Structural Consolidation
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