Conservazione e Restauro dei Ruderi murari dell'Area Archeologica di San Martino di Tenno (Trento) | Giorgia Gentilini

Progetto definitivo e esecutivo; direzione lavori; misura, contabilità; liquidazione, certificato regolare esecuzione Tenno / Italy / 2016

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Il progetto prevede gli interventi di opere urgenti per il consolidamento statico, il restauro e la conservazione di ruderi murari dei settore II, VIII, IX e X dell'area di scavi archeologici in località S. Martino ai Campi, nel Comune di Riva del Garda, a circa 750m di quota s.l.m. . Nel settore II non è prevista alcuna lavorazione in quanto l'intervento è subordinato all'esecuzione dello scavo archeologico di cui, al momento, non è finanziata la realizzazione.
I settori sono stati oggetto di diverse indagini archeologiche condotte tra il 1996 e il 2009 e alcune murature sono state oggetto di precedenti interventi di restauro negli anni 2010 - 2013. Le altre murature presentano in generale fenomeni di disgregazione, accentuata erosione e polverizzazione dei giunti di malta, di cui in molti casi restano solo poche tracce negli interstizi tra i blocchi lapidei. Inoltre si rilevano diffusi fenomeni di dilavamento delle superfici, di depositi superficiali e di colonizzazione biologica (in particolare muschi, licheni e piante erbacee). In particolare nel settore VIII i tegoloni romani che costituiscono il focolare situato a sud sono fortemente fessurati, fratturati e disgregati, mentre nel settore X si rilevano il crollo parziale di un muro e gravi fessurazioni, fratture e fenomeni di scagliatura delle lastre lapidee della pavimentazione causate dalle variazioni termiche stagionali. Per quanto riguarda il settore IX lo stato del degrado non è stato valutabile in fase di progetto per la presenza di una copertura di terra su tessuto di protezione che non ha permesso di visionarlo direttamente: la documentazione a disposizione riguardava la situazione a conclusione dello scavo archeologico.
Nel settore VIII si prevede di consolidare (anche con iniezioni o colature di malta se necessario) e restaurare alcune porzioni di muratura sulle quali non era stato possibile intervenire in precedenza per l'esecuzione dello scavo archeologico. È previsto inoltre il restauro del focolare in cotto: se le condizioni di conservazione non permetteranno neanche dopo il consolidamento e restauro di essere lasciato esposto si procederà con la posa di tessuto pacciamante di protezione, quindi con uno strato di sabbia e con il successivo rifacimento del focolare per una sua riproduzione esposta in situ. Per le zone dove l'indagine archeologica si considera conclusa si prevede la sistemazione del piano pavimentale con terra vegetale e successivo inerbamento con semina selezionata. Nel settore IX sono previsti i seguenti interventi che andranno ricalibrati puntualmente dopo la rimozione dello strato di protezione con assicurata l'assistenza archeologica: consolidamento (anche con iniezioni o colature di malta se necessario) e restauro delle superfici orizzontali e verticali di parte della muratura perimetrale e dei muri divisori interni dei 3 vani; la ricostruzione muraria con materiale di recupero della porzione sud della muratura US 1001 e forse anche dei due voltatesta agli angoli per e forse anche dei due voltatesta agli angoli per ricreare il piano della pavimentazione interna dei vani B e C; il restauro degli elementi architettonici connotati in materiale lapideo presenti; il riempimento con sabbia dei sondaggi e delle irregolarità del piano pavimentale; il consolidamento ed il restauro della pavimentazione in battuto di calce presente all'interno dei vani A, B, C; la posa di telo pacciamante con uno strato superiore di terra vegetale a protezione e finitura dei piani pavimentali interno all'edificio. Per quanto riguarda il settore X  nell'edificio 1 sono previsti interventi di consolidamento (anche con iniezioni o colature di malta se necessario) e restauro su tutte le strutture murarie legate a malta; consolidamento e restauro è previsto anche sulla struttura a secco presente nei vani B, C e D. Inoltre sono previsti interventi puntuali sulle pavimentazioni e sulla canaletta in cotto; per la cisterna, già restaurata internamente, si prevede una verifica dello stato di conservazione interno per il suo rivestimento in cocciopesto e il suo riempimento con sabbia.

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    Project details
    • Year 2016
    • Work started in 2014
    • Work finished in 2016
    • Client Provincia Autonoma di Trento - Soprintendenza per i Beni architettonici e archeologici
    • Status Completed works
    • Type Archaeological Areas / Tourist Facilities / Photography / Monuments / Recovery/Restoration of Historic Buildings / Restoration of Works of Art / Building Recovery and Renewal
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