Condominio Le Due Onde | Corrado Conte

Leonforte / Italy / 2008

0
0 Love 1,609 Visits Published
Architetti che vivono da millenni soli su isole disabitate, gettati sulla spiaggia, rimasti naufraghi e in attesa dell’”idea costruttiva” suggerita dalle difficoltà, dall’esperienza, dalla necessità di sopravvivenza. Forse quando Pasquale Culotta ci fece leggere il Robinson Crusoe di Daniel Defoe, capiva che i ragazzi al primo anno della facoltà di Architettura, altro non sono che naufraghi destinati alla sopravvivenza. Il messaggio era chiaro e apriva con precisione una via, una possibilità, un’esigenza; quella del fare Architettura appunto. Iniziai allora a “credere, obbedire, combattere”. Credere che il costruire abbia un’importanza fondamentale per l’uomo e per la società. Obbedire al luogo, al genius loci, all’idea e alla sua verifica nel “fare”. E alla fine combattere, con il committente, con l’impresa,con le avversità della vita e del cantiere che per ragioni diverse cambiano tante cose nel progetto rischiando di realizzare un’opera “altra”,ma non necessariamente peggiore a quella concepita nel primo schizzo, appunto l’”idea”. Il progetto che presento oggi riguarda la costruzione di un complesso residenziale situato in contrada Mongiafora a margine dell’edificato urbano del Comune di Leonforte, su una estensione di circa duemila metri quadrati. Le esigenze della committenza e lo stato dei luoghi (due strade a quota diversa) hanno determinato due scelte generali del progetto: l’edificazione degli appartamenti nella parte più alta, per allontanarla dalla strada di maggiore traffico e la costruzione di un locale commerciale a bordo della strada più ampia in basso. Inoltre ho voluto fortemente far comprendere alla committenza l’importanza di non costruire su tutto il fronte principale della strada e di permettere la fruizione del complesso a tutte le persone, anche quelle provenienti dall’esterno; così facendo ho potuto dare valore economico uguale a tutte le unità immobiliari che prospettano sulla corte e di connettere l’intero isolato con la città. La copertura, elemento architettonico che misura la relazione urbana dell’isolato ad una scala più ampia, è un onda autoreferenziale che cerca di riunire i due edifici facendo del complesso un insieme unitario e omogeneo. Si è cercato di risolvere un fronte urbano, di risolvere problemi topografici e allo stesso tempo di dare alla città, in particolare all’area di espansione dove il sito si colloca, un forte riferimento, un simbolo. Per ultimo e non per importanza, la valle a ovest che apre visivamente e potentemente il paesaggio verso Enna, verso il Monte Altesina offre all’immobile un panorama, una dilatazione visiva verso una dimensione suburbana. A sua volta, il paesaggio e il fronte urbano della città ricevono dall’immobile un elemento di misura.
0 users love this project
Comments
    comment
    user
    Enlarge image

    Architetti che vivono da millenni soli su isole disabitate, gettati sulla spiaggia, rimasti naufraghi e in attesa dell’”idea costruttiva” suggerita dalle difficoltà, dall’esperienza, dalla necessità di sopravvivenza. Forse quando Pasquale Culotta ci fece leggere il Robinson Crusoe di Daniel Defoe, capiva che i ragazzi al primo anno della facoltà di Architettura, altro non sono che naufraghi destinati alla sopravvivenza. Il messaggio era chiaro e apriva con precisione una via, una possibilità,...

    Project details
    • Year 2008
    • Work started in 2004
    • Work finished in 2008
    • Client Sezione Aurea sas
    • Status Completed works
    • Type Multi-family residence / Offices/studios / Shopping Malls
    Archilovers On Instagram