Valorizzare Piazza Costituzione

Progetto vincitore del concorso ''Riqualificazione piazza Costituzione a San Bonifacio'' San Bonifacio / Italy / 2009

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UN CENTRO DA RISCOPRIRE Obiettivo principale di questa iniziativa concorsuale è di valorizzare la piazza centrale di San Bonifacio, in modo da farla diventare il centro, oltre che fisico, anche sociale, culturale e rappresentativo del “capoluogo dell'est veronese”. Lo spazio oggetto di concorso, a differenza di altre situazioni urbane prese in esame in bandi simili a questo, non versa in una situazione di degrado, ma presenta al contrario chiari segni di interventi piuttosto recenti di manutenzione. La pavimentazione di corso Venezia e di piazza Costituzione, realizzata in cubetti di porfido, risulta molto misurata ed ordinata lungo il corso, con fasce in pietra bianca a scandire gli spazi dei parcheggi e la parte carrabile. Quando corso Venezia si innesta su piazza Costituzione, questa scansione continua indifferenziatamente fino ad interrompersi bruscamente all'incrocio con via Roma. La pavimentazione della piazza e del sagrato del Duomo presentano un disegno dai contorni classicheggianti, che tuttavia non tengono conto delle geometrie, dei prospetti e degli allineamenti degli edifici storici e delle strade circostanti. Al'interno di tali bordi è presente un pavè di porfido posato a coda di rondine con l'inserimento di semilune in cubetti di marmo bianco, che rendono il disegno insistito e completamente avulso dal contesto. E' da notare come tutto il disegno della piazza non sia affatto integrato con gli elementi di arredo, di illuminazione e di separazione della parte carrabile da quella pedonale, che sono realizzati con elementi posticci di scarso valore, fioriere prefabbricate, transenne, panchine metalliche. LE SCELTE DI FONDO: COSA RECUPERARE E' parso inevitabile partire dall'ipotesi di una nuova pavimentazione, ad eccezione della parte finale di Corso Venezia, dove viene invece conservata quella attuale. I materiali utilizzati sono, per quanto maggiormente possibile, quelli recuperati dalla piazza attuale e posti nuovamente in opera con una diversa giacitura: i cubetti di porfido grigio e rosso e di marmo bianco, posati a correre e non più a coda di rondine. GEOMETRIE E FUNZIONI NEL PROGETTO La valorizzazione dello spazio aperto attraverso la reinterpretazione delle geometrie delle preesistenze, si concretizza nell'assunzione degli allineamenti e delle giaciture come elementi generatori del progetto. Lo spazio di mediazione ed intersezione tra corso Venezia, piazza Costituzione e lo spazio antistante la Chiesa, è caratterizzato dalla presenza di setti murari allineati rispettivamente con la facciata del Municipio, la facciata della Chiesa di Santa Maria Maggiore, l'asse di corso Venezia. Tali setti partono come bassi muretti in pietra bianca, sui quali si appoggiano sedute in doghe di legno, per poi divenire parapetti di una lenta rampa che sale al sagrato della Chiesa e torna quindi ad essere una lunga panca, oppure per alzarsi fino a divenire i muri perimetrali di un piccolo padiglione di servizio e deposito per le manifestazioni stagionali che si svolgono in piazza. Questa apertura a ventaglio che si percepisce arrivando da corso Venezia e conduce fino al sagrato del Duomo, permette di rendere unitario lo spazio, guidare lo sguardo e facilitare i percorsi pedonali. Lo spazio vero e proprio della piazza è mantenuto libero da volumi, in modo da poter essere utilizzato per manifestazioni temporanee, ma, al contrario di oggi, è fortemente progettato nei suoi bordi. Sul lato est, la chiusura con vetrate strutturali dei fornici del portico del Comune origina un info-box, spazio di mediazione tra interno ed esterno, funzionale ad un avvicinamento tra l'Ente Comune e la cittadinanza. Sul lato nord, dove l'illuminazione estiva è maggiore, è prevista la piantumazione di alberi a basso fusto con, ai lati del filare, due fasce di sedute, una in pietra e una in legno. La parte verso il municipio è scandita da fasce di pietra che riprendono la scansione delle lesene della facciata. Sul lato ovest è presente una sorta di setto effimero, formato da zampilli d'acqua intermittenti regolabili, che inquadra il campanile per chi arriva da corso Venezia. Si tratta di una fontana molto particolare, una scenografia, senza una vera e propria vasca: quando i getti ricadono a terra, la pendenza della pavimentazione convoglia l'acqua in caditoie. Sul lato sud viene valorizzata la presenza e la giacitura ruotata delle grandi masse del campanile e dell'abside laterale del Duomo. Due grandi vasche verdi accentuano la pendenza della pavimentazione verso la Chiesa, con un bordo molto ampio in pietra di Prun, utilizzabile come seduta. Viene altresì segnalata con una pavimentazione in pietra bianca il vicolo pedonale, oggi di importanza molto marginale, di accesso sul fondo alla piazza. Lo spazio centrale, contenuto entro una fascia in pietra di Prun, è ordito in porfido rosso con fasce di cubetti bianchi e lastre di policarbonato opalescente, con sottostante led per illuminazione a pavimento notturna. Lo spazio del Sagrato è raccolto e protetto dalla zona carrabile, ombreggiato nel lato sud da tre ulivi posti entro aiuole circolari. La parte di pavimentazione nella parte antistante la scalinata è in lastre di pietra di Prun di formato ampio posate a correre.
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    UN CENTRO DA RISCOPRIRE Obiettivo principale di questa iniziativa concorsuale è di valorizzare la piazza centrale di San Bonifacio, in modo da farla diventare il centro, oltre che fisico, anche sociale, culturale e rappresentativo del “capoluogo dell'est veronese”. Lo spazio oggetto di concorso, a differenza di altre situazioni urbane prese in esame in bandi simili a questo, non versa in una situazione di degrado, ma presenta al contrario chiari segni di interventi piuttosto recenti di...

    Project details
    • Year 2009
    • Client Comune di San Bonifacio
    • Status Unrealised proposals
    • Type Public Squares
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