Residenza sanitaria assistita a emissioni zero di CO2 | erminio redaelli

Lecco / Italy / 2010

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DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO

Il progetto prevede la realizzazione all’interno del comparto dell’Istituto Airoldi e Muzzi, di un nuovo padiglione da 120 posti letto. La particolarità del sito e le esigenze della committenza hanno portato alla definizione di un organismo dalla tipologia a corte, chiuso su quattro lati. I due lati lunghi sono disposti sfruttando il miglior orientamento e la miglior esposizione solare.
L’edificio si sviluppa seguendo il dislivello naturale del terreno con un piano seminterrato che ospita un ampio parcheggio coperto, una zona di servizi e sul fronte sud-est prospiciente la strada un asilo ed una sala polifunzionale.
Sopra tre livelli fuori terra ospitano due nuclei per piano da 20 posti ciascuno, i servizi comuni per degenti e personale. Al piano terra un’ampia corte coperta su cui affacciano percorsi vetrati.
In questa prima fase, tutto il piano interrato sarà lasciato totalmente vuoto, rifinito con pavimento in cls industriale e totale chiusura perimetrale, per quanto riguarda le parti non tamponate, con grigliato tipo orso grill e te cancelli di ingresso.
La superficie prevista per questa costruzione è suddivisa come segue:

I.R.A.M. - LECCO - via Airoldi e Muzzi, 2

Padiglione NUOVO STRUTTURA DA 120 POSTI LETTO
mq
CAMERE 2.220,00
PERCORSI COPERTI 1.506,42
CORRIDOI, DISIMPEGNI, SCALE 375,00
PRANZO SOGGIORNO 450,00
PALESTRA 150,00
PERSONALE 187,50
SPAZI PRIVATI/TERRAZZI 750,00
PIANO SEMINTERRATO (sup. totale) 2.318,00
PARCHEGGIO 675,00
SERVIZI DI NUCLEO AL PIANO 420,00
SERVIZI 318,75
SALA POLIFUNZIONALE 750,00
ASILO 187,50
CORTE INTERNA 600,00
TETTI GIARDINO 768,75
TOTALE 11.676,92

L’edificio è progettato e deve essere realizzato secondo principi di bioarchitettura, eco compatibilità e sostenibilità ed avere impianti che sfruttano le fonti di energia rinnovabili.

1. FONDAZIONI

In funzione della relazione geologica, sapendo che esiste un substrato roccioso, potranno essere a dadi continui poggianti su roccia o, nel caso in cui tale substrato roccioso sia a quote di molto inferiori al piano 0,00 di progetto, anche su pali o micropali.




2. STRUTTURE
Il progetto preliminare dell’edificio è stato pensato per essere realizzato su una maglia modulare di 2,50x2,50 mt. Tale modulo detta la caratteristica dell’edificio sia a livello strutturale che a livello funzionale.
Nel caso di costruzione con metodologia tradizionale la struttura sarà realizzata con ossatura portante in c.a. a pilastri e travi.
Nel caso di prefabbricazione potrà essere presa in considerazione la metodologia a tunnel.

3. PARETI PERIMETRALI ESTERNE
Le pareti di tamponamento esterno devono rispettare la trasmittanza pari o inferiore a 0,28 W/mq°K.
Dovranno essere realizzate con sistema a cappotto e materiale isolante naturale.

4. SOLAI
Le chiusure orizzontali opache dovranno rispettare una trasmittanza pari o inferiore a 0,27W/mq°K ed avere i requisiti termo acustici previsti dalla legge.

5. COPERTURA
Sono previsti nel progetto due tipologie di copertura: una opaca piana e una a verde. Entrambe le tipologie dovranno rispettare una trasmittanza pari o inferiore a 0,24 W/mq°K. La parte opaca piana verrà utilizzata per il posizionamento delle macchine in appositi vani tecnici e per l’installazione dei pannelli solari e fotovoltaici. La parte a verde – tetto giardino – deve essere direttamente collegata con il parco circostante al fine di garantire una continuità dei percorsi e di facilitarne l’inserimento nell’ambiente.

6. TAMPONAMENTI-PARETI INTERNE
Le pareti interne divisorie dovranno essere realizzate in modo da rispettare i requisiti acustici e la resistenza al fuoco prevista dalla normativa in materia di Rsa.

7. SERRAMENTI ED INFISSI – SISTEMI DI OSCURAMENTO E BRISOLEIL
Tutti i serramenti dovranno essere del tipo a taglio termico con vetro basso emissivo di sicurezza antisfondamento ed avere una trasmittanza pari o inferiore a 1,60 W/mq°K.
l sistemi di oscuramento delle vetrate, delle serre e dei percorsi coperti vetrati saranno realizzati con brisoleil e frangisole a lamelle orientabili automatizzate in materiale adeguato.

8. PARAPETTI
I parapetti di logge, balconi, terrazzi e corridoi saranno realizzati in modo da garantire la massima sicurezza ai fruitori della struttura.

9. PERCORSI COPERTI VETRATI
Dovranno avere la funzione di preriscaldare i percorsi di collegamento tra i nuclei creando una sorta di doppia pelle tra le camere e l’esterno. Saranno composti da vetro monolitico multistrato idoneo con le caratteristiche antinfortunistiche e anti intrusione previste dalla legge.

10. PAVIMENTI RIVESTIMENTI E FINITURE
I pavimenti poggiano su sottofondo di materiale isolante e anticalpestio, rispettando le caratteristiche acustiche e di igiene previste.
Le specifiche delle finiture saranno definite in fase successiva.
I materiali impiegati dovranno essere scelti tenendo conto delle loro caratteristiche di biocompatibilità ed eco sostenibilità e sottoposti alla scelta del direttore lavori.

11. COMPONENTI ESSENZIALI DEGLI IMPIANTI
a. GEOTERMIA IN PROFONDITA’
Dovrà essere previsto un impianto per la geotermia a bassa entalpia, con sonde in profondità, al fine di ricavare energia termica sfruttando la temperatura costante del sottosuolo e riscaldare in inverno e raffrescare in estate l’edificio. L’impianto dovrà essere composto da sonde geotermiche adeguatamente dimensionate inserite in profondità per scambiare calore con il terreno; una pompa di calore installata all’interno dell’edificio; un sistema di distribuzione del calore esclusivamente a bassa temperatura all’interno dell’ambiente (impianti a pavimento, pannelli radianti, bocchette di ventilazione, etcc..)

b. VENTILAZIONE CON PRERISCALDAMENTO E PRERAFFRESCAMENTO
Sfruttando il dislivello naturale del terreno l’aria esterna, catturata sul fronte sudest poco sopra la quota della strada, viene preriscaldata o preraffrescata mediante il passaggio in tubazioni interrate, sfruttando la capacità termica del terreno. L’aria viene convogliata in un’unità di trattamento con batteria calda e fredda, immessa negli ambienti nobili, estratta negli ambienti di servizio ed espulsa previo passaggio in scambiatore di calore.

c. PANNELLI SOLARI
Deve essere predisposto un numero di pannelli solari tale da garantire la copertura totale della produzione di acqua calda sanitaria, calcolando anche il recupero eventuale dall’impianto geotermico.

d. PANNELLI FOTOVOLTAICI INTEGRATI NELLE SERRE
I pannelli fotovoltaici dovranno essere integrati nella copertura delle serre solari, e dovranno essere del tipo policristallino tra vetri a sandwich, dimensionati per garantire una copertura di almeno il 30% del consumo medio previsto e comunque tale da coprire l’assorbimento elettrico legato al riscaldamento e raffrescamento.

e. SERRE SOLARI
I percorsi coperti di connessione tra i vari nuclei devono essere realizzati come serre solari, ovvero spazi cuscinetto particolari che assumono la veste di collettore di calore principale ai fini del riscaldamento passivo dell’edificio.
La serra deve essere orientata verso Sud, con una tolleranza di più o meno 30/40 gradi.
La serra deve essere ventilabile. Per evitare il surriscaldamento nelle stagioni intermedie e soprattutto d’estate, l’aria calda, che si forma all’interno della serra, deve essere espulsa e sostituita con aria esterna. Di conseguenza, la struttura della serra deve essere quanto più possibile apribile, consentendo un’accentuata variabilità di assetto: da molto chiuso in inverno a molto aperto in estate. Sempre per ragioni di comfort la serra deve essere munita di schermature mobili per la protezione delle superfici trasparenti collocate all’esterno e che siano di colore chiaro. Per assicurare un buon comportamento termico e per ridurre il pericolo di condensa superficiale è raccomandabile l’uso di vetro camera semplice con trasmittanza superiore a 2,5 W/mq°K e fattore solare maggiore di 0,8 o vetro monolitico stratificato con fattore solare maggiore di 0,85; mentre per le coperture si deve impiegare cristallo anti-sfondamento. I telai possono essere realizzati in vari materiali, come per le finestre. Sempre per ridurre le dispersioni di calore e i problemi di condensa è prescritto l’uso di profili con taglio termico.

f. RETE DUALE RECUPERO ACQUE METEORICHE E DI FALDA
Prevedere uno o più serbatoi correttamente dimensionati per l’accumulo dell’acqua piovana e di falda che alimentano la rete duale al servizio delle cassette dei wc e l’impianto di irrigazione

12. IMPIANTO IDRICO SANITARIO
Indicativamente devono essere predisposti secondo normativa Asl in vigore. In particolare i sanitari dovranno essere tutti accessibili in vetro china bianca con rubinetteria monocomando a leva o comando elettronico per i servizi del personale e dei visitatori. Tutti i servii degli ospiti devono essere accessibili. Per ogni nucleo è previsto un bagno assistito completo di vasca accessoriata per sollevamento disabili e un locale vuotatoio con macchinario automatico lavante e sterilizzante.

13. IMPIANTO ELETTRICO
Tipologia impiantistica sia elettrica che speciale come da specifiche Rsa con generatore di sicurezza per le utenze di sopravvivenza. Apparecchi illuminanti a basso consumo.

14. IMPIANTO ANTINCENDIO
Con derivazione dalla rete generale interna all’istituto.
Gruppi attacco motopompa alla base di ogni colonna montante e cassette a norma complete di accessori ai vari piani.

15. IMPIANTO OSSIGENO MEDICINALE
Centrale di stoccaggio con rampe bombole d’ossigeno in numero sufficiente dotata di sistemi di sicurezza. Rete primaria e secondaria ai vari piani e alle singole utenze. Sistemi di controllo automatizzato, di allarme sia a led luminosi che di tipo acustico. Il tutto a norma secondo prescrizioni Asl.

16. IMPIANTO DI EVACUAZIONE BIANCHERIA SPORCA
Sistema in canale verticale, dotato di bocche a norma antincendio con raccolta centralizzata al piano interrato

17. SEGNALETICA E PERCORSI
Cartellonistica eseguita su progetto della D.L.

18. DOMOTICA
Integrazione di impiantistica gestita da sistemi intelligenti che dimostrino semplicità, affidabilità, sicurezza. Tale sistema dovrà centralizzare in apposito locale di nucleo abitativo la verifica e il controllo di tutte le utenze, con la possibilità di centralizzare ulteriormente in un sistema di controllo unico per tutto il fabbricato.
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    Project details
    • Year 2010
    • Work started in 2009
    • Work finished in 2010
    • Client IRAM - LECCO
    • Status Current works
    • Type Nursing homes, rehabilitation centres
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