Ampliamento Biblioteca ''Albino'' | Anastasio Di Virgilio

Vincitore concorso di progettazione ''Ampliamento Biblioteca ''Albino, Campobasso'''' Campobasso / Italy / 2008

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”SI APUD BIBLIOTHECAM HORTULUM HABES NIHIL DEERIT”

Sempre di più le città sono il frutto della stratificazione complessa di parti che si so¬vrappongono una sull’altra, un’incessante adeguamento di storie e di avvenimenti che modificano lo spazio del nostro abitare.
Il progetto contemporaneo, pertanto, in questo processo continuo di trasformazioni, è costretto a farsi interprete della trasformazione dei luoghi, attraverso un’ azione conoscitiva dell’esistente e, nello stesso tempo, propositiva di nuovi accadimen¬ti. Una sorta di azione ermeneutica che simultaneamente indaga le condizioni pre¬senti e ne propone l’adeguamento ai nuovi programmi.

Campobasso e l’ipotesi per l’ampliamento della Biblioteca Provinciale P. Albino, sono espressione esemplificativa di questo processo, con la complessità di un’ope¬razione di “chirurgia” architettonica capace, con il bisturi del progetto di intervenire sull’esistente, per restituire nuova vita ad un “corpo” ormai in gran parte inadeguato.

L’edificio esistente della Biblioteca Provinciale P. Albino si presenta come un edificio unitario e compatto nella sua cortina in cemento faccia a vista, capace di misurare il degradare delle quote della città.

Tra gli elementi di maggiore qualità di grande interesse risulta essere l’ampio giardino alberato che divide le due parti principali della Biblioteca.
Uno spazio suggestivo ed invitante intorno al quale si affacciano gli ambienti più qualificati della lettura e della meditazione.

Un nuovo volume è stato immaginato in elevazione sull’esistente, fondando la sua struttura su pochi elementi puntuali (l’ascensore, il montacarichi di distribuzione dei libri, la scala antincendio…) per lasciare intatto il corpo dell’edificio originario.

Questo volume contiene la sala di lettura che si sospende al di sopra del prato che oggi ricopre la sala conferenze, realizzando un ampio spazio trasparente e permeabile che accoglie le nuove funzioni, costruendo una sorta di continuità visiva con il giardino esistente.

L’intero nuovo edificio è provvisto di un involucro metallico che, come una pelle sul corpo, si adegua alla struttura reagendo attraverso la sua forma ed il suo tratta¬mento alle diverse esposizioni dei diversi affacci.

All’involucro è affidato anche il compito di restituire una unitarietà di “fi¬gura “ all’intero edificio, segnandone il nuovo affaccio sulla piazza e la connessione tra l’esistente ed il nuovo.

La forza espressiva della grande “maschera” bioclimatica, restituisce una nuova visuale all’edificio, invertendo del tutto l’immagine della biblioteca verso il nuovo ampliamento che si presenta come nuova centralità nell’invadere il vuoto dell’area preesistente.

Un grande basamento, sorta di grande spazio pubblico, con una gradonata di accesso invita al nuovo atrio di ingresso realizzato con un ampia vetrata trasparente che si eleva li¬bera per due livelli lasciando intravedere gli elementi aerei di collegamento che portano ai due piani sopraelevati.

Centro di attrazione dello spazio rimane il giardino alberato intorno al quale si dispone l’architettura (vecchia e nuova). Un grande recinto, quasi del tutto chiuso all’intorno, si apre all’ attrazione principale dello spettacolo della natura, svelando con misurata sapienza la presenza delle alberature verso l’esterno.
”SI APUD BIBLIOTHECAM HORTULUM HABES NIHIL DEERIT” scriveva Cicerone “se hai una biblioteca che apre su un giardino, non ti manca nulla”.

GRUPPO DI PROGETTAZIONE: Arch. Domenico Potenza, Arch. Damiano De Candia, Arch. Carmine Petti, Arch. Tiziana D’ Amico, Arch. Fabrizio Chella, Arch. Pasqualino Grifone, Arch. Agnese Damiani, Arch. Emanuele Luciani, Arch. Giovanna Di Virgilio, Arch. Natalia Risola.
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    ”SI APUD BIBLIOTHECAM HORTULUM HABES NIHIL DEERIT” Sempre di più le città sono il frutto della stratificazione complessa di parti che si so¬vrappongono una sull’altra, un’incessante adeguamento di storie e di avvenimenti che modificano lo spazio del nostro abitare.Il progetto contemporaneo, pertanto, in questo processo continuo di trasformazioni, è costretto a farsi interprete della trasformazione dei luoghi, attraverso un’ azione conoscitiva dell’esistente e, nello stesso tempo, propositiva di...

    Project details
    • Year 2008
    • Status Current works
    • Type Libraries
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