Centro Espositivo | Antonino Sciuto

Si tratta di un immobile esposto a nord/ovest che si trova alla base di una palazzina condominiale di cinque piani fuori terra. Tale deposito, di circa 650 mq, può essere considerato un seminterrato poiché gran parte del piano di calpestio si trova ad una quota di circa -5m considerando un livello di zero ipotetico corrispondente a quello della via Anapo. Motivo per cui gran parte delle partizioni esterne verticali si trovano a contatto col terreno, avendo quindi gli unici punti luce situati a sud/ovest dell’edificio, unica parte fuori terra che affaccia sull’ingresso dei box/garage del suddetto condominio, ad un livello pari a -9,70 m (zero ipotetico via Anapo). Come facilmente deducibile dalla tipologia architettonica, l’edificio sembra essere stato costruito tra gli anni ’70 e gli anni ’80: struttura portante in netta evidenza e rivestimento della muratura in mattoni faccia a vista caratterizzano sia la palazzina che si trova al di sopra del deposito sia quella che lo fiancheggia. Il progetto prevede la realizzazione di un edificio da destinarsi ad un centro espositivo attraverso un’operazione di retrofitting che conferisce al vecchio edificio delle nuove e migliori funzioni. Una scelta finalizzata ad identificare un polo artistico/culturale/ espressivo capace di creare un progetto che punti anche a “fare imparare”, scoprire e trasformare le potenzialità dei singoli, della comunità e del territorio. Emerge quindi l’importanza di creare un calendario di iniziative da realizzare con l’eventuale Amministrazione Comunale, capace di raccogliere proposte del cittadino interessato, iniziative nelle quali anche i giovani si possano sentire protagonisti nell’organizzazione, in forma di progettazione partecipata. L’operazione principale è stata quella di realizzare, all’interno dell’edificio, un secondo solaio in modo tale da sfruttare tutta l’altezza a disposizione e avere una migliore distribuzione degli spazi. Sono stati studiati quindi dei percorsi articolati attraverso un sistema di passerelle sospese che attraversano l’intero edificio permettendo appunto a chi le percorre di scoprire ed osservare tutto lo spazio circostante; tutto ciò grazie anche alla realizzazione di numerose doppie altezze. I suddetti percorsi trovano modo di fuoriuscire poi da quello che è il perimetro dell’edificio creando così dei volumi in aggetto da entrambe le sue parti. Successivamente l’intervento ha previsto l’innesto vero e proprio di un volume che funge da testata. Tale volume, sviluppato su un’unica altezza di 10m, è interamente dedicato a racchiudere un grande corpo scala che permette l’accesso dalla quota -4,70m alla quota +4,70m.