Ristrutturazione ed adeguamento del Palazzetto dello Sport “Pala Coccia” in località Aia dei Franchi | Francesco D'Elia

Veroli / Italy / 2009

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Il Comune di Veroli (Frosinone) ha previsto, in attuazione agli obiettivi politico-programmatici prefissati, la “Ristrutturazione ed adeguamento del Palazzetto dello Sport”, denominato “Pala Coccia”, ubicato in località “Aia dei Franchi” a nord ovest del centro urbano, lungo la Strada Provinciale n. 59 Verolana. L’Amministrazione Comunale di Veroli intende riqualificare l’intera zona sportiva esistente e, nel contempo implementare sia l’estensione, sia la offerta di servizi. Tale riqualificazione ha come nodo centrale la ristrutturazione, l’adeguamento a norma e l’ampliamento del Palazzetto dello Sport e delle aree connesse, in modo da: innalzare la capienza degli spettatori dagli attuali dichiarati 1.515 posti a 3.500, al fine di consentire l’utilizzo, per le gare ufficiali, alla locale società sportiva di pallacanestro, militante nel campionato nazionale di serie A2. implementare la tipologia delle attività sportive al chiuso, così da rispondere alle istanze di altre associazioni sportive locali e del territorio; rendere polivalente e polifunzionale l’intero organismo edilizio, anche per manifestazioni culturali, spettacolari, espositive e campionarie, il tutto nell’ottica di una corretta e professionale fase gestionale. Il progetto di “Ristrutturazione ed adeguamento del Palazzetto dello Sport, redatto in seguito alle richieste avanzate dall’A.C. di Veroli, prevede: Demolizione parziale dell’attuale palasport (corpo centrale e blocco spogliatoi e servizi); Ricostruzione dell’invaso delle tribune e dei locali al di sotto del palazzetto polivalente così da ottenere una capienza di n. 3500 spettatori; Ristrutturazione e adeguamento degli ambienti e servizi destinati agli atleti/addetti ed agli spettatori; dei locali e centrali tecnologiche; Attrezzamento delle aree contermini all’impianto polivalente per gli spettatori ed atleti; Sistemazione plano-altimetrica della viabilità di accesso-esodo.

Il territorio, sul quale il Centro Polivalente per lo Sport, la Cultura e lo Spettacolo, potrà svolgere la sua influenza in termini di attrazione dell’utenza e di erogazione di benefici sociali, è costituito dall’intera città di Veroli e dai Comuni del suo hinterland gravitazionale. Tale bacino definisce un’area omogenea per la consistenza del sistema viario ed infrastrutturale, per le caratteristiche sociali, economiche e culturali dei residenti, nonché per la condizione che i Comuni risultano del tutto privi di una struttura con tipologia simile a quella in argomento. L’idea centrale del progetto è quella di dotare la Città di Veroli ed il territorio di una serie di attrezzature sia all’aperto che al chiuso da utilizzarsi per tutte le evenienze di carattere sportivo, ricreativo, culturale, spettacolare, convegnistiche ed espositive per tutte le età e per tutte le fasce di utenza sia organizzata che libera. La realizzazione di un “contenitore” polifunzionale riveste un particolare ruolo nel contesto urbano e sociale di una città e di un territorio, per cui va messo in risalto il significato emblematico dell’edificio. In tal senso è risultato importante fornire un’immagine di rilievo simbolico e rappresentativo, sia sotto il profilo urbanistico, sia sotto quello architettonico, strutturale e tecnologico. La struttura polivalente si deve confrontare con il disegno urbano e con le valenze storico-territoriali presenti, attraverso segni sintetici e riconoscibili; è indispensabile conservare e valorizzare questa caratteristica anche all’interno del manufatto puntualizzando valori funzionali, distributivi e d’uso alle varie scale di approfondimento. Il tutto finalizzato al concetto sopra espresso di sinteticità, funzionalità e rappresentatività dell’edificio. Il lotto su cui insiste l’impianto è stato diviso funzionalmente in due zone: una interessata da ambienti polivalenti al coperto e l’altra adibita a spazi attrezzati polifunzionali all’aperto. Tali zone sono fisicamente integrate tra loro dalla particolare morfologia del terreno che esalta il “dialogo” tra l’organismo architettonico e l’intorno urbano, da cui sono tratte citazioni e spunti formali. Così determinato l’organismo ha, con l’intorno costituito dai “pieni” e dai “vuoti”, un preciso rapporto, che, svincolandosi dal tessuto veicolare, integra le varie specificità tipologiche presenti nel lotto. Gli accesi del pubblico sono separati dagli accessi degli addetti che utilizzano le attrezzature. Tutto l’insieme dell’impianto è godibile in ogni sua parte ed in ogni momento della giornata. Tutte le parti d’opera strutturali e di finitura, così come tutti gli impianti tecnologici, sono stati scelti nell’ottica della semplicità di esecuzione, efficienza, durata, facile manutezionabilità, modificabilità nel tempo, nonché di esaltazione dell’aspetto estetico. L’ordine degli attributi qualificativi dei materiali e dei componenti edilizi non è causale in quanto, trattandosi di edificio ad uso collettivo, si è voluto accentuare la praticità d’uso complessiva, caratteristica che è stata assunta come valore estetico da denunciare apertamente. Fermo restando il rispetto delle norme legislative che, a vario titolo, disciplinano l’esecuzione dei lavori, si è cercato comunque di restituire il giusto significato ai dettagli architettonici, alle differenziazioni di grana materia, alle trame di disegno, al colore e al trattamento delle superfici. Partendo appunto da queste considerazioni, si è giunti a definire una tipologia d’intervento, caratterizzata dalla semplificazione e uniformazione dei componenti: sia essi facenti parte dell’epidermide dell’edificio, che del corpo di fabbrica nel complesso. Per offrire il massimo della continuità agli elementi di facciata e contemporaneamente, valorizzare alcuni punti singolari, l’accento è stato posto in relazione a effettive emergenze interne o di interscambio dei percorsi. Il principio si è dimostrato particolarmente valido nei servizi polivalenti, dove alla sostanziale unitarietà delle funzioni, si è ritenuto di far corrispondere un’altrettanta uniformità progettuale; mentre gli “unica”: percorsi, servizi consolidati, spazi d’accesso sono maggiormente caratterizzati sia formalmente che nei materiali di finitura in modo da consentire una riconoscibilità immediata e una maggiore rispondenza ai carichi d’uso.
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    Project details
    • Year 2009
    • Client Comune di Veroli
    • Status Completed works
    • Type Sports Centres / Sport halls
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