Ristorante Argentee

Concorezzo / Italy / 2008

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Località: Concorezzo (Mb)
Committente: Sig. Fabio Fenaroli
Progetto generale: Colombo+associates – Arch. Paolo Colombo
Direzione artistica: Arch. Paolo Colombo
Direzione lavori: Arch. Alberto Mussi
Superficie coperta totale: 400 mq
Tempi di realizzazione: marzo – ottobre 2008
Posti a sedere: 100
Foto: Arch. Hiroshi Sakate – C+a

Impianto elettrico e fornitura lampade: Quattrobi, Carnate d’Adda (Mi)
Impianto idraulico, controsoffitto e opere in gesso: Sering, Concorezzo (Mb)
Pavimento in legno: L e G Luigi Lambrugi, Biassono (Mb)
Fornitura pavimenti in cemento: Impresa Minotti di dove
Pavimento in resina: Resina Dust , Bergamo
Cucina e banconi: Aldo Cozzi, Parabiago (Mi)
Forno pizza: Ambrogi, Fizzonasco di Pieve Emanuele (Mi)
Arredi su disegno: L e G Luigi Lambrugi, Biassono (Mb)
Sedie su disegno: Furlani Walter, Desio (Mi)
Lavabo: Starinox , Gorgonzola (Mi)


Descrizione
Il ristorante Argentee si trova al confine nord-ovest di Concorezzo, lungo la statale Monza-Trezzo.
La struttura che ospita l’Argentee fa parte di un nuovo complesso edilizio con funzione ricettiva - terziaria, comprendete un hotel, un residence e alcune sale congressi. Il complesso è stato sviluppato nell’estremo sud-ovest della città di Concorezzo con la funzione di centro produttivo al servizio della città. Lo spazio che ospita il ristorante si trova al piano terra affacciato con due vetrine sulla statale antistante.
Il locale, per volontà del committente, da anni attivo in Brianza nel settore della ristorazione, si rivolge ad un pubblico misto proveniente, negli orari diurni, dal bacino d’utenza dell’attiguo complesso industriale, mentre negli orari serali, dalla vasta area monzese.
La doppia funzionalità di ristorante-pizzeria è stata realizzata attraverso atmosfere mutevoli: toni neutri e pacati per l’utilizzo diurno, più eleganti per quello serale.
Da qui lo sviluppo di un concept che fosse in grado di celarsi o svelarsi senza mai imporsi in un ambiente in cui la linearità si trasforma in eleganza, in cui la materia lascia spazio alla luce che vi si rifrange. Nel progetto l'argento e la sua caleidoscopica proprietà di catturare e di rifrangere la luce diventa «materia viva» che si espande su tutte le superfici come il ghiaccio che appropriandosi del bosco ne affievolisce i colori. Ed è proprio questa immagine e quella legata all’elegante proprietà delle superfici ghiacciate di trattare la luce e restituirla virata, che hanno caratterizzato il progetto che qui si snoda in un percorso di immobile eleganza, ma allo stesso tempo vivo, tra boschi di betulle ed improvvisi colpi di colore, come oggetti affioranti dalla neve.
L’Argentee trova sviluppo su tre aree distinte, ma non divise: l’ingresso che verso sinistra si apre sull’area bar; la sala ristorante; la zona road-diner.
L’ingresso, attraverso il quale si acquisisce immediatamente un contatto visivo e tattile con le superfici che dominano tutto il progetto, è racchiuso sulla destra da una quinta di tronchi di betulla, un piccolo bosco di argentee cortecce che si espande fino al soffitto scuro lasciando libera però la visione della profondità del locale.
L’area bar è interamente rivestita in legno di conifera, trattata con agenti decapanti e tinta con una tonalità grigio/argentea. La boiserie è interrotta, verticalmente, da inserti in marmo bianco di Carrara e orizzontalmente da mensole in legno e vetro satinato all’interno del cui spessore sono celate lampade al neon, caratterizzate da una emissione di luce fredda che interagisce con le tonalità dei legni e le riflessioni dei bicchieri e delle bottiglie a cui fanno da supporto.
Due globi illuminano l’area di una luce morbida e calda, quasi lunare, che ingentilisce le superfici. Per il soffitto è stata scelta una tonalità di grigio scuro e il pavimento in resina è stata scelta quella dell’argento,impreziosita da piccoli glitter multicolori che ne esaltano la lucentezza e ne modificano i riflessi con il variare dell’angolo di visione e della luce.
La particolarità del pavimento e la necessità di mantenerne la lucentezza ha imposto una procedura di stesura in tre successivi strati: realizzazione di un fondo con resine epossidiche ad alta resistenza; rasatura con resina epossidica arricchita di polvere d’alluminio;finitura a spessore con resine trasparenti idrogenate ad altissima resistenza all’usura e all’invecchiamento.
Oltre l’ingresso si apre la sala ristorante con tavoli e sedute nei colori nero, bianco e argento, disegnate ad hoc e differenziate per lo schienale o per i braccioli ricurvi. L’insieme crea una voluta discontinuità che movimenta la percezione prospettica avvicinandola a quella che si coglie in un paesaggio più naturale. Sulla sinistra, in continuum con la boiserie del bar, si apre la zona per la preparazione della pizza, spazio che contrappone il calore reale e visivo della fiamma del forno con il rivestimento grigio/argento della boiserie.
Inaspettatamente, di fronte al bancone prospiciente la sala, un tavolo rotondo in legno naturale, illuminato da una cascata di quattro globi luminosi, che rompe l’uniformità dei toni d’argento.
Da questo punto si apre la sala principale delimitata a destra da un armadiatura in legno, decapato tinto grigio/argento, che contiene la vasta collezione dei vini con grande specchio centrale (la cornice è argentea), mentre a sinistra si trova l’ingresso alle cucine. In fondo al locale, la terza area ,delimitata da un secondo “ bosco” di betulle utilizzato anche come elemento di separazione con la parte più conviviale e meno intima del ristorante, caratterizzata da una pavimentazione in legno con finitura argentea e pareti arredate con sedute tipo quelle dei road–diner americani.
L’apparente atmosfera cristallizzata viene più volte interrotta dalla disposizione dei corpi illuminanti a soffitto (lampade ad incasso alogene e ad ioduri, Quadro di Quattrobi) con diverse temperature di emissione. Ne risulta una sequenza di atmosfere fredde-calde che esaltano e amplificano i riflessi argentei o creano sensazioni più avvolgenti.
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    Località: Concorezzo (Mb) Committente: Sig. Fabio FenaroliProgetto generale: Colombo+associates – Arch. Paolo ColomboDirezione artistica: Arch. Paolo ColomboDirezione lavori: Arch. Alberto MussiSuperficie coperta totale: 400 mqTempi di realizzazione: marzo – ottobre 2008Posti a sedere: 100Foto: Arch. Hiroshi Sakate – C+a Impianto elettrico e fornitura lampade: Quattrobi, Carnate d’Adda (Mi)Impianto idraulico, controsoffitto e opere in gesso: Sering, Concorezzo (Mb)Pavimento in legno: L e G...

    Project details
    • Year 2008
    • Work started in 2008
    • Work finished in 2008
    • Client Sciambola srl
    • Status Completed works
    • Type Restaurants / Interior Design
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