Per il nuovo assetto urbanistico di Sesto San Giovanni | Patricio Enriquez

Il ritorno della Fenice Sesto San Giovanni / Italy / 2010

0
0 Love 860 Visits Published

Nata come un borgo rurale poco distante da Milano a partire dalla fine dell’Ottocento, Sesto S.G. cresce e si “riconverte” in una possente città industriale, in una peculiare simbiosi tra crescita industriale e sviluppo sociale ed abitativo.


Se la città di Sesto San Giovanni è stata in grado di costruire una propria identità per quasi tutto il XX secolo, la sfida di oggi è ripartire proprio da quelle medesime aree industriali, bruciate dalle mutate condizioni economico sociali, per rifondare una nuova identità.


Il masterplan per le ex aree Falck, qui proposto, affronta il difficile tema di innovare senza stravolgere, cercando di recuperare lo stretto rapporto che a Sesto vi fu tra industria e città, a partire dal ruolo del tracciato del viale Italia come asse organizzatore nord-sud delle principali funzioni urbane, ma anche come asse di riconnessione di un sistema ambientale complessivo del verde tra l’asta verticale orientale del Parco delle Media Valle del Lambro e la dimensione territoriale del Parco Regionale Nord Milano.


Attorno il tracciato del viale Italia il masterplan organizza, secondo una maglia ortogonale, due edifici principali destinati a servizi per le attività produttive.


L’impianto ortogonale per cardi e decumani, definito dagli edifici, è ulteriormente rafforzato dal sistema del verde urbano che ricompone le due parti delle aree Falck sinora lungamente separate dal ruolo prettamente stradale di viale Italia. Ciò avviene mediante l’individuazione di due piazze allungate disposte secondo un andamento est-ovest, ortogonali a viale Italia. La prima posta in corrispondenza del villaggio Falck, antistante il sistema definito dalla chiesa di S. Giorgio alle Ferriere e l’edificio curvo delle portinerie della Vulcano. La seconda volta a riconnettere le presenze predominati degli edifici siderurgici del “T3 Pagoda” e “Reparto T5”.


Le piazze e il grande parco urbano sono legati da un sistema di tracciati d’acqua che ricalcano le direttrici e le posizioni del sistema siderurgico smantellato e su cui si impostano i tracciati ciclo pedonali.


Il masterplan opta, quindi, per l’individuazione di categorie e gerarchie urbane-territoriali sulle quali fondare un progetto urbanistico “dilatato” sia nella dimensione urbana di Sesto che nella dimensione territoriale dell’asse del nordest milanese.


La ricomposizione progettuale di via Mazzini viene proposta mediante la realizzazione di un nuovo tessuto edilizio a destinazione residenziale, con impianto regolare a quadricola. I nuovi isolati avrebbero funzione sia di ricomposizione dell’edificato esistente sia di filtro tra le funzioni metropolitane poste a Nord (sulle aree ex-Falck) ed il tessuto cittadino immediatamente posto a sud.

0 users love this project
Comments
    comment
    user
    Enlarge image

    Nata come un borgo rurale poco distante da Milano a partire dalla fine dell’Ottocento, Sesto S.G. cresce e si “riconverte” in una possente città industriale, in una peculiare simbiosi tra crescita industriale e sviluppo sociale ed abitativo. Se la città di Sesto San Giovanni è stata in grado di costruire una propria identità per quasi tutto il XX secolo, la sfida di oggi è ripartire proprio da quelle medesime aree industriali, bruciate dalle...

    Project details
    • Year 2010
    • Status Unrealised proposals
    • Type Parks, Public Gardens / Adaptive reuse of industrial sites / Landscape/territorial planning / Strategic Urban Plans
    Archilovers On Instagram