Blend Building - Generali Properties | Atelier(s) Alfonso Femia / AF517

Progetto vincitore del concorso di riqualificazione dell’immobile sito in Piazza IV Novembre a Milano Milan / Italy / 2009

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Progetto: Atelier(s) Alfonso Femia

ingegneria strutturale e impiantistica| BET structures et fluides | structural and services engineering
AI Engineering, AI Studio

sicurezza e cantierizzazione | SSI et OPC | safety and building yard advisor
Studio Russo

direzione lavori | direction des travaux | technical direction
Atelier(s) Alfonso Femia

impresa | entreprise | contractor
Zoppoli & Pulcher spa

deisgn team
Simonetta Cenci, Sara Traverso, Alessandro Bellus, Lorenza Barabino, Luca Bonsignorio, Lucia Catto, Paola De Lucia, Licia Di Tommaso, Gabriele Filippi, Valeria Parodi, Carola Picasso, Luca Pozzi, Nicole Provenzali, Francesca Recagno, Ilaria Sisto

programma | programme | plan
ristrutturazione degli edifici di proprietà delle Generali Properties, piazza IV Novembre, Milano | restructuration des bâtiments propriété de Generali Properties, piazza IV novembre, Milan | restructuring Generali Properties buildings, IV novembre squame, Milan

superficie | surface | area
superficie totale | surface total | total area
16.064 m2
superficie utile | surface utile | floor area
1.640,5 m2
piani fuori terra | étages hors-sol | overground floors
12
piani interrati | sous-sol | underground levels
3
volume totale | volume total | total volume
50.652,5 m3

costo | coût | cost
9.300.000,00 euro


IL FRONTE E LA PIAZZA: UN NUOVO LANDMARK URBANO
L'intervento è localizzato negli edifici di proprietà delle GENERALI Properties in piazza IV novembre nell'area metropolitana di Milano in prossimità della stazione centrale.
L’edificio risale agli anni 60, la sua pianta è prevalentemente a T con il fronte lungo verso la piazza, costituito da 11 piani fuori terra e due interrati.

La struttura in ca ha un corpo centrale costituito dal vano scala e ascensori e da una maglia di pilastri che svincolano la facciata, retta da una trave rovescia.
I prospetti sono costituiti da parapetto e serramenti in alluminio, la facciata sul retro ha un rivestimento in piastrelle.

I bagni si trovano in posizione accorpata al vano scala e la distribuzione è centrale, con cavedi anch’essi accorpati nel nocciolo centrale e impianti posizionati prevalentemente nei piani interrati.

Ai primi piani dove l’impianto è a T seguono i piani superiori, dal 6° in poi, dove la pianta del piano si riduce al corpo rettangolare corrispondente alla testa della T.

Dismesso da poco tempo, la sua funzione principale e originaria è quella di un edificio per uffici.
A piano terra trovano posto gli esercizi commerciali ristorante e grande magazzino negli interrati la parte impiantistica, magazzini e l’autosilos meccanizzato.

Il progetto di riqualificazione dell’immobile sito in Piazza IV Novembre a Milano, si costruisce nell'enfatizzazione dei valori urbani che il sito possiede opportunamente letti e trasferiti agli edifici:

- la vista prospettica dalla piazza;
- lo sviluppo lineare
- le due scale della percezione: quella urbana e quella "intima".

Si è ritenuto importante rendere il progetto un racconto urbano che si riferisca in maniera chiara alla città di Milano, tramite le variazioni cromatiche (tono su tono) del cielo, i riflessi dei suoi monumenti o dei suoi molteplici contesti.
Un racconto capace di mantenere le differenze all'interno dello sviluppo di uno spartito unico: la struttura verticale e la rarefazione orizzontale delle superfici.
Concepire un nuovo prospetto attraverso la reinterpretazione contemporanea della stratificazione classica (basamento, elevazione, coronamento) e rendere graduale e unitario il passaggio tra le geometrie esistenti dei tre blocchi, sono le azioni principali del progetto.

Una facciata semplice dove il lavoro sul modulo e sulla composizione combinata di tre differenti vetri (dal float allo specchio a quello extrachiaro, attraverso la scelta del float e del pvb), conferiscono un'identità precisa all’ edificio e al contesto urbano dopo la sua trasformazione.
Il basamento viene rafforzato dall'azione "piercing" di una pensilina specchiante continua che se introdotta per tutta la lunghezza rafforzerebbe la percezione dinamica della strada e dello spazio pubblico al contorno e la percezione umana del percorso pedonale lungo il marciapiede.

Il sistema del foyer ricade pertanto in una logica unitaria di definizione della "soglia" tra spazio esterno_pubblico e spazio interno_privato. Una pelle nuova determinerà il percorso che dal foyer porta ai differenti sistemi distributivi, trasformando con il suo semplice "inserimento-plug_in", spazi e atmosfere.

La sua geometria variabile caratterizzerà i singoli livelli secondo una visione complessiva delle dinamiche distributive di tutti gli edifici. Sarà realizzabile o in maniera tradizionale o con una tecnologia di tipo navale già adottate in importanti esperienze progettuali a livello internazionale e in alcuni dei nostri progetti.

Scelta dei materiali:
La pelle esterna è caratterizzata da vetri di quattro diverse tonalità di blu ( specchio, extrachiaro, AZUR01, AZUR03 )

Scelte tecnologiche-strutturali:
La facciata a doppia pelle è stata concepita per massimizzare l'efficienza
energetica e il comfort termico, visivo e acustico degli utenti.
Essa è costituita dai successivi strati:
1. una facciata interna fissata all'interno del solaio esistente con profilo incassato nel pavimento galleggiante, composta da serramenti fissi e in numero di uno ogni tre porte finestre apribili ad anta e a vasistas con blocco per la manutenzione. Gli infissi sono a taglio termico in alluminio, le ante sono di dimensione circa 270x120 cm, apribili verso l'interno, l'abbattimento acustico previsto è di 42Db.
2. Un sistema di schermatura solare motorizzato, costituito da tende in tessuto tecnico per esterni di colore bianco del passo di 120 cm, manovrabili anche manualmente
3. Un’ intercapedine continua ventilata di circa 50 cm che svolge l'importante funzione di camino, creato allo scopo di regolamentare l’apporto energetico ed il benessere climatico in funzione della temperatura esterna. La continuità dell'intercapedine è interrotta in corrispondenza del giunto di compartimentazione tra il 6° e il 7° piano.
4. Una pelle esterna vetrata costituita da singoli moduli di vetro stratificato e con componente selettiva di dimensioni 3280 mm e x 570/610 mm posti in verticale e in orizzontale. Essi saranno agganciati con silicone strutturale e piastre rettangolari che garantiscono il trattenimento meccanico. La scansione del modulo, originata dalla scomposizione dell'interasse della struttura esistente, permette di gestire il passo strutturale dei pilastri, così come la modularità delle disposizioni interne, la carpenteria di sostegno, la pelle interna, le tende, le luci le bocchette e i fancoils, sono tutti elementi gestiti con il passo della facciata, con rigore e precisione.

Uso dei materiali rispetto al contesto:
La pelle esterna vetrata dell’edificio è caratterizzata da quattro tonalità di colori, dal più scuro verso l'angolo in alto a sud, a uno sfondato verso il centro scendendo in diagonale (ottenuto grazie ad una maggioranza di vetri extrachiaro) per ricomporre il colore e la matericità verso l'angolo nord basso.
Benché in posizione defilata, il progetto di caratterizzazione della facciata la rende segno evidente, percepibile e significativo su tutto l'arco degli spazi pubblici, grazie soprattutto al duplice effetto della riflessione e della mutazione del colore che determinano, con il succedersi delle sequenze temporali giornaliere e stagionali, e delle diverse condizioni metereologiche, differenti effetti di colore, trasparenza e luminosità.
Uno dei fondamentali spunti progettuali, Il trattamento dei vetri della pelle esterna raccoglie le potenzialità urbane e le trasforma in un sistema di partecipazione e di valorizzazione dello spazio. L’utilizzo di questo tipo di materiali conferisce un’identità precisa all’edificio e al contesto urbano dopo la sua trasformazione.

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