negozio Natura Sì

Il nuovo negozio in franchising di NaturaSì è stato progettato nell'edificio primo Novecento del Quadrilatero a Bologna. Il progetto del palazzo, che assume le dimensioni di un intero isolato, è stato realizzato nel 1926 da Giulio Ulisse Arata.

Il grande architetto-ingegnere realizzò prima della guerra un opera di fantasia e di grande equilibrio oggi considerata a pieno titolo "centro storico". L'intervento di ricucitura rappresenta un punto notevole nel dibattito sul "che fare" nell'ambito così diffuso in Italia del costruire negli organismi antichi. Ci piace riprendere qui brevemente alcune sue frasi per meglio rendere il senso di questo intervento:

"Ho inteso salvare dall'improntitudine modernista, tutto un vecchio quartiere dove tracce di vecchie architetture affioravano un pò dappertutto sulle facciate guaste dal tempo: e di cui alcune recavano un'impronta che non lasciava dubbi. E quando per necessità fui costretto ad elevare nuovi edifici accanto a quelli di indubbio valore archeologico, non ho mancato mai di dare alle costruzioni una fisionomia ispirata alle caratteristiche formali d'ambiente, senza per questo aver preteso di fare delle esumazioni archeologiche e senza avere pedestremente ripetuto vecchi formalismi, o contraffatto la funzione creativa di nuovi."

Il nuovo allestimento del negozio NaturaSì è stato pensato con due punti fermi: il rispetto dell'architettura di Arata (muraria e pesante all'esterno e a telaio di acciaio nudo all'interno) e del format leggero e comunicativo di NaturaSì stesso.

Alcuni elementi come il pavimento in pietra ed i servizi sono stati riutilizzati dal precedente allestimento del prezioso negozio Etro. Il nuovo ingresso in via De' Toschi utilizza l'arco neomedievale per nascondere il sistema delle chiusure mobili e per predisporre lo spazio delle insegne. Lungo la via, il negozio è il più possibile visibile dall'esterno e la pubblicità è stata riservata solo a piccole vetrofanie autorizzate dalla Soprintendenza. Gli impianti sono stati celati sopra ad un nuovo solaio impiantistico, raggiungibile con scala metallica dal piano interrato. Il progetto illuminotecnico è stato realizzato in collaborazione con Federico Giovannini.

L'allesimento si configura come un attività facilmente rimovibile e leggera che lascia trasparire l'importanza dell'edificio e trae da esso ulteriore forza ed energia.