Progettazione tombe di famiglia e loculi | massimiliano bellinzoni

1° premio Solto Collina / Italy / 2011

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L’architettura funeraria da sempre è considerata una delle forme d’arte di maggiore rilievo, talvolta per l’assolutezza delle forme elementari talvolta per il nobile dialogo dei pochi elementi semplici della costruzione. La questione della elementarità delle forme costituisce un dibattito antico, ancor prima del Milizia e addirittura ancor prima di Vitruvio. Alcune delle 7 meraviglie del mondo (ben 2) sono testimonianze di architettura funeraria dalle forme pure (Piramidi, Mausoleo di Alicarnasso), le stesse intese come tombe private appartenevano ad una famiglia o meglio, addirittura, ad un solo illustre defunto.
Il tema della cappella funeraria o dell’insieme di cappelle funerarie non è riconducibile ad una formula ben precisa od univoca, bensì ad una combinazione di formule le cui variabili dipendono dal luogo, inteso come “genius loci” Shulziano, dall’incidenza simbolica e linguistica del carattere e dell’identità del luogo stesso e della forma e da tutte quelle regole che appartengono ad uno statuto riconosciuto e riconoscibile. Resta comunque il fatto che progettare un edificio dal forte valore simbolico significa confrontarsi non solo con il luogo in cui esso andrà a collocarsi, ma soprattutto con i valori spirituali della memoria collettiva in cui ci si trova. Progettare una cappella funeraria, è come progettare un piccolo monumento, una piccola chiesa, una forma curata in ogni singolo dettaglio. Queste parole fanno riflettere sul concetto di sorta di una “nuova architettura” intesa a partire da quella illuministica, con l'imitazione degli antichi e delle loro opere, frutto dell'inarrivabile mente umana non solo attraverso gli esempi magistrali di Boullè e Ledoux, ma perché l’architettura inizia a fondere il tipo come sede fisica dell’eredità spirituale. Ai giorni nostri comunque l’architettura è molto mutata, con questo non significa che non permane la voglia della forma pura o della leggerezza del decoro, ma la ricerca di nuove identità, seppur tendenti al minimalismo, individuano progetti testimoni di un’architettura ricercata o meglio ancor prima studiata. Nella matrice del riassetto dell’area cimiteriale, oggetto del presente concorso, trovano vita nuovi corpi loculi orientati secondo visuali e direzioni sia parallele sia ortogonali alle vie interne di collegamento, a seconda della lettura del planivolumetrico. In ogni caso la disposizione e la giacitura delle edicole può considerarsi mutevole,conferendo elasticità e valore aggiunto al progetto grazie alla possibilità di poter interscambiare la posizione con la relativa numerazione dei loculi a seconda delle esigenze. Le edicole si presentano come monoliti dalla forma a parallelepipedo di dimensioni variabili a seconda della tipologia. Per la tipologia da tre loculi con ossarietti, in pianta si raggiungono dimensioni di ingombro pari a circa 3 m sul lato lungo e circa 1 m sul lato corto, considerando anche il posizionamento della tettoia in vetro, con la stessa metodologia le tombe da sei e otto loculi con ossarietti presentano in pianta dimensioni pari a circa 3 m sul lato lungo e 1,8 m sul lato corto. Anche le altezze sono variabili con un’altezza complessiva di circa 3 m per le tombe da tre loculi con ossarietti e circa 3,8 m per le tombe da sei e otto loculi con ossarietti. L’architettura delle edicole funerarie prevede il completo rivestimento sia dei fronti laterali sia del fronte anteriore mediante opportune lastre di marmo Botticino classico di colore beige che, per le sue caratteristiche strutturali ed estetiche, si adatta ad una vastissima gamma di esigenze sia funzionali sia formali, consentendo di realizzare manufatti di indubbia bellezza e pregio. Alle edicole si accede grazie ad una piattaforma sopraelevata dal piano campagna di circa 10 cm, piana e munita di opportuna rampa per garantire l’abbattimento delle barriere architettoniche. Tale pavimentazione, previo strato di ghiaione costipato e massetto di sottofondo, è realizzata in lastre di pietra di Luserna, fiammate e disposte a correre nel senso longitudinale dell’area di intervento; le stesse lastre in prossimità dei corpi loculi sono intarsiate con listelli in marmo Botticino atti a spezzare la monotonia cromatica e conferire un richiamo con il rivestimento delle edicole. Sarà conferita in fase costruttiva una lieve pendenza nella posa della pavimentazione, questo per convogliare le acque meteoriche in appositi pozzetti centrali, in numero di tre, dai quali si disperderanno attraverso l’ausilio di tubi microforati alloggiati al di sotto del piano campagna.
Nella parte frontale di ogni edicola, al livello del calpestio sono stati posizionati corpi illuminanti basso emissivi di tipo “segnapasso” con tecnologia a LED. L’idea di un sistema di illuminazione identificato da fonti luminose incassate a pavimento seppur di bassa intensità luminosa, garantisce una migliore fruibilità anche nelle ore tardo pomeridiane del periodo invernale, fino alla chiusura del cimitero. Per quanto riguarda l’arredo urbano, ai margini della pavimentazione sono state inserite sedute frontali, in numero di quattro, realizzate con sagome in cemento armato ancorate ad opportune fondazioni e rivestite con lastre di marmo Botticino. Infine lo spazio tra un’edicola e l’altra è stato risolto inserendo dei piccoli giardini che previo un riporto di terra da coltivo accolgono in ognuno un cipresso (famiglia Cupressaceae) di altezza non superiore a 3-5 m ed un arbusto a cespuglio di piccole dimensioni.


Dall’analisi morfologica degli edifici che costituiscono le edicole, è possibile ottenere la seguente ripartizione degli elementi principali: - Struttura monolitica a tipo isolato, - Basamento, - Corpo materico e strutturale costituito da loculi in cls vibrocompresso, - Rivestimento materico del tamponamento esterno, - Rivestimento protettivo in vetro stratificato, autopulente e antigraffio - Complementi di arredo esterno.
La struttura portante di fondazione sarà presumibilmente di tipo diretto su platea in calcestruzzo armato, previa verifica di fattibilità con i dati della relazione geologica - geotecnica da redigere in sede di progetto esecutivo strutturale. Il getto, previo opere di presidio (scavi e casseri), avverrà mediante calcestruzzo impastato con cemento tipo 425 avente resistenza cubica minima pari a 30 N/mmq o superiore (C25-30, C28-35, ecc..). Lo stesso getto sarà posato su una stesa e cilindratura di ghiaione costipato di spessore circa 30 cm. L’armatura atta a sopportare gli sforzi di trazione, flessione e taglio all’interno del getto della platea sarà in acciaio di tipo B450C e costituita da barre opportunamente ancorate e sovrapposte. All’estradosso del getto del platea sarà posto uno strato di sottofondo in battuto di cemento o similare armato con rete elettrosaldata, tale strato avrà presumibilmente uno spessore di almeno 10 cm per consentire l’ammorsamento dei loculi; inoltre a tale massetto sarà conferita una pendenza adeguata per permettere di impilare i loculi a tenuta stagna in modo da conservare il liquidi derivanti dalla decomposizione, ai sensi del Regolamento d’igiene Regione Lombardia e del Regolamento n. 6 del 2004 e s.m.i. Le edicole gentilizie ricavate all’interno dell’area oggetto del concorso, saranno scandite con le seguenti numerazioni di loculi: - Num. 4 edicole da 3 loculi + 4 celle ossario in sommità; - Num. 2 edicole da 6 loculi + 8 celle ossario in sommità; - Num. 2 edicole da 8 loculi + 8 celle ossario in sommità; Il piano inferiore di appoggio del feretro sarà inclinato verso l’interno (6‰), inoltre tutti i piani orizzontali devono essere dimensionati per un sovraccarico di almeno 2 kN/mq come da normativa. La struttura portante è costituita dai loculi stessi impilati e solidarizzati come corpo unico attraverso l’ausilio di opportune resine leganti atte a formare letti di malta tra un loculo e l’altro soprastante. Dal punto di vista sismico, così facendo, si andrebbe a creare un monolite realizzato grazie all’attrito dovuto in parte al peso proprio dei loculi e in parte alla resina, in tal modo il periodo proprio di vibrazione sotto evento sismico sarebbe quello di una mensola libera in sommità e, vista la bassa sismicità del comune di Solto Collina (zona 3) insieme con la ridotta altezza dei corpi di fabbrica, dal punto di vista sismico la struttura non desta preoccupazioni. Per quanto riguarda l’involucro esterno come già ampiamente descritto esso è costituito da un rivestimento in lastre di marmo tipo BOTTICINO dello spessore minimo di 2 cm. Le stesse saranno sorrette mediante placcaggi con angolari in acciaio inox o in alternativa zincato a caldo. Il sistema di protezione che costituisce il rivestimento in vetro strutturale sarà realizzato con lastre stratificate e temprate. L’unione delle singole lastre per formare una sezione composta avviene tramite: incollaggio di vetro a vetro, incollaggio degli strati di vetro con fissaggi per punti. Ad esempio, per ridurre le punte di sollecitazione, è opportuno disporre giunzioni particolari, denominate “rotulle”, che grazie Analisi FEM stato tensionale del foro ad un raccordo sferico posizionato sul piano della vetrata o a rondelle in materiale elastico consentono la libera deformazione della lastra che viene inflessa dalla pressione del vento. Per quanto riguarda la pavimentazione e relativa sottostruttura la stessa sarà così suddivisa: - Formazione di stabilizzato con ghiaione sp. 30 cm, - Massetto o sottofondo in cls armato, - Posa di lastre di pietra di Luserna sp. 2 cm.
Infine per rendere fruibile l’area oggetto di intervento occorre prevedere opportune dotazioni impiantistiche sia in termini realizzativi sia in termini di predisposizione per le necessità future. La rete di scarico per la raccolta delle acque di pioggia della pavimentazione del percorso, sarà depositata in appositi pozzetti a caditoia. Tale pozzetto a caditoia (in totale num. 3) sarà in cemento armato vibro compresso munito di apposito sifone. Le dimensioni dei pozzetti saranno presumibilmente pari 50 x 50 x 100 cm e avranno caditoia in pietra di Luserna preforata. Dagli stessi pozzetti le acque meteoriche di raccolta saranno smaltite nel terreno per sub irrigazione. Le tubazioni di sub - irrigazione saranno realizzate con tubi forati in PVC messi in opera con pendenza circa 0,5%. Le tubazioni realizzate ad una profondità di 0,5-1,00 m avranno la parte inferiore dello scavo riempito con pietrisco, la parte superiore della trincea verrà riempita con stabilizzato di riporto, e relativa pavimentazione. Per l’alloggiamento dell’impianto elettrico, invece, o qualsivoglia predisposizione occorrerà dapprima far fronte ad alcune opere di presidio. Tali opere costituiscono la formazione di tracce per l'alloggiamento impianti e tubi. L’impianto prevederà dapprima un cavidotto flessibile in polietilene conforme CEI EN 50086, del diametro nominale di 40 mm. Successivamente si procederà con la stesura dei cavi elettrici i quali dovranno essere collegati ad idoneo quadro elettrico generale. A ridosso di ogni edicola saranno alloggiati idonei pozzetti in PVC per i rispettivi collegamenti e l’alloggiamento dei corpi illuminanti basso emissivi (circa 4 Watt) con tecnologia a LED.

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    L’architettura funeraria da sempre è considerata una delle forme d’arte di maggiore rilievo, talvolta per l’assolutezza delle forme elementari talvolta per il nobile dialogo dei pochi elementi semplici della costruzione. La questione della elementarità delle forme costituisce un dibattito antico, ancor prima del Milizia e addirittura ancor prima di Vitruvio. Alcune delle 7 meraviglie del mondo (ben 2) sono testimonianze di architettura funeraria dalle forme pure...

    Project details
    • Year 2011
    • Main structure Reinforced concrete
    • Client Comune di Solto Collina (BG)
    • Status Competition works
    • Type Cemeteries and cemetery chapels
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