Torre telecomunicazioni | Patricio Enriquez

Sogliano Al Rubicone / Italy

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Le discipline che riguardano la pianificazione ed il costruire spesso tendono a sfuggire al confronto con l’architettura del paesaggio. Costruire il paesaggio, non può evitare di confrontarsi anche con le infrastrutture tecnologiche, eludendo la specificità della tradizione disciplinare del progetto sui modi di organizzare, usare e consumare lo spazio.


Le infrastrutture tecnologiche oggi svolgono un ruolo incerto sui modi di costruire il paesaggio, proprio nel momento in cui è più discussa ed ambigua la loro presenza, a causa dei modi in cui vengono concepiti, cioè semplici elementi di servizio. Il progetto ricerca, quindi, le regole costruttive di una possibile ricomposizione tra oggetto tecnologico e natura, nel tentativo di ridare un carattere insediativo alle infrastrutture tecnologiche e di arricchire il contesto in cui si inseriscono.


Il territorio con cui ci si confronta è connotato dalle aree calanchive e dalla assenza del costruito. Il progetto non si limita solo a soddisfare una domanda di insediamento nel campo delle telecomunicazioni, ma soprattutto, a valorizzare e preservare l’equilibrio naturalistico esistente, mediante la costruzione di una struttura/infrastruttura che contemperi anche alle esigenze di tutela naturalistica.


L’intera costruzione si adagia sulle falde del Monte Curto sfruttando le curve di livello altimetriche e rendendolo parte integrante del contesto naturale. L'impianto architettonico si costruisce a partire da tre aste sovrapposte dai quali sorge l’elemento verticale: la torre. Queste sono orientate verso i nuclei di Sogliano al Rubicone, Vignola e Ponte Uso, raccogliendo in tal modo i caratteri fondanti del paesaggio che sono i calanchi, le valli e l’urbanizzato.


La prima asta accoglie il parcheggio, la seconda i primari servizi ai visitatori e gli spazi tecnologici destinati alle telecomunicazioni e la terza, sovrapposta alle precedenti, ospita un punto di ristoro con un'ampia vetrata sul panorama e una sala polifunzionale a disposizione di eventuali manifestazioni culturali. Da quest’ultimo livello si accede infine al punto di osservazione. La torre raggiunge un’altezza di 45 m. e nasce dalla tipologia tradizionale del traliccio a pianta quadrata, ma si scompone in elevazione mediante una traslazione dinamica dei piani, resa statica del vano ascensore contiguo. Il punto di osservazione sulla torre è posto a quota 25 m, dove il ballatoio corrispondente esce dalla struttura portante e si trasforma in un’ampia terrazza a sbalzo aperta sul panorama circostante.


Dal punto di vista materico si sono scelti quattro materiali predominanti: la pietra a delimitazione del parcheggio, l’intonaco bianco a definire le due aste che accolgono i servizi, l’acciaio che compone la torre rivestita in parte da lastre di metallo brunito e il calcestruzzo a vista per la spalla dell’ascensore.

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    Project details
    • Status Unrealised proposals
    • Type Control towers
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