La metamorfosi del paesaggio | Katia Talento

Il lavoro svolto consiste nella riqualificazione ambientale e paesaggistica dell’Ecoparco del Mediterraneo situato nel Comune di Castelvolturno in Provincia di Caserta. Si tratta di un’area posta tra il fiume Volturno e i Regi Lagni che si estende su 400 ettari di territorio ampiamente sfruttato intorno agli anni’70 e’80 per poi essere abbandonato a se stesso. La suddetta area si compone di un sistema di laghi artificiali di acqua dolce ed è stata utilizzata nel recente passato per l’estrazione di sabbia a scopi edili. Il progetto è stato ideato curando in sequenza gli aspetti urbanistici, architettonici e paesaggistici. Nel primo caso,dopo aver creato delle connessioni tra il sito in questione e i punti di maggior attrazione del contesto quali l’ Oasi dei Variconi, la Foce del Volturno e la Pineta, si è passati a crearne altre tra i laghi dell’ Ecoparco mediante un sistema di canalizzazioni e ad ideare un disegno dell’intera area con lo scopo di ottenere un linguaggio di progetto unico ed omogeneo. L’ambito architettonico si è invece articolato approfondendo nel dettaglio alcune specifiche zone, per ciascuna delle quali sono state immaginate delle architetture leggere, ecosostenibili, mobili, reversibili, effimere e in perfetta sintonia con il paesaggio circostante che a sua volta si è arricchito grazie alla composizione di giardini galleggianti progettati, per ciascuna zona di interesse, simultaneamente alla parte architettonica. Sono state in particolare affrontate le tematiche relative all’ideazione di piccoli masterplan urbanistici funzionali,alla morfologia del costruito seguendo la logica dell’essenziale in architettura, al significato e alla composizione del paesaggio potenziando anche gli aspetti relazionali che devono sussistere tra quest’ultimo e l’uomo. Il concetto di paesaggio in particolare, è stato analizzato, su piccola e su vasta scala, in base al suo continuo divenire e alle molteplici sembianze che può assumere in periodi diversi a livello temporale, esaltando così le sue caratteristiche mutevoli, effimere, coerenti rispetto alle funzioni assegnate e prive di aspetti contrassegnati da scopi esclusivamente decorativi. Parleremo così di "paesaggio nel paesaggio"... un paesaggio effimero progettato all'interno di un paesaggio permanente esistente quale quello dell'Ecoparco.