Piazza Martiri d’Ungheria
Vincitore del concorso di progettazione ''Riqualificazione di Piazza Martiri d’Ungheria'' Trapani / Italy / 2008
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La presente relazione tratta del progetto di riqualificazione di Piazza Martiri d’Ungheria e vie limitrofe. Poiché il bando relativo al concorso d’idee per la riqualificazione della piazza non stabilisce dei limiti precisi d’intervento, i proponenti si sono premurati di verificare tramite sopralluogo lo stato dei luoghi. Il perimetro dell’area d’intervento è il risultato del confronto fra lo stato dei luoghi, la zonizzazione del Piano Regolatore Generale e la ricerca storica meglio documentata nella relazione illustrativa. Tale perimetro include tutta la Piazza Martiri d’Ungheria dall’incrocio tra la Via degli Orti e Via Giovan Battista Fardella sino all’incrocio tra la Via Egadi e la Via Piersanti Mattarella, per una superficie complessiva di circa 8.000 mq comprendenti per una profondità di circa 10 m la parte terminale di tutte le suddette vie.
Il progetto si propone di riqualificare l’area attraverso una maggiore utilizzazione della stessa da parte dei cittadini. L’area in oggetto è infatti oggi riconoscibile, e le analisi fatte dai progettisti della presente lo confermano, come un punto di passaggio e attraversamento della città. La proposta progettuale prevede di mantenere questa valenza viaria ma allo stesso tempo di sfruttarla per potenziare le attività commerciali del luogo ed offrire ampi spazi per il tempo libero anche in considerazione della totale assenza in zona di spazi riservati ad attività umane di relax e relazioni tra
individui.
La Piazza, come luogo fisico della città ha origini molto antiche; furono, infatti, i Greci che per primi, attraverso la realizzazione delle agorà, percepirono l’esigenza di ricavare all’interno del tessuto urbano degli spazi che potessero essere utilizzati come mercati e luogo d’incontro delle pubbliche assemblee. Questo valore, che fa parte della cultura umana e soprattutto di quella mediterranea che maggiormente ha subito l’influenza greca spesso anche per dominazione, si è persa nel tempo. In tempi recenti, e più precisamente dal secondo dopoguerra in poi le piazze si sono, spesso trasformate in parcheggi perdendo la loro originaria funzione culturale di relazione tra gl’individui. Ogni qualvolta si prevede una manifestazione pubblica e quindi l’afflusso di una considerevole quantità di persone queste riacquistano però la loro funzione originaria e i parcheggi per forza di cose si devono reperire altrove, spesso andando ad occupare ed intasare le strade limitrofe con auto sostate anche sui marciapiedi.
Questo esempio mette in evidenza un fondamentale aspetto; ovvero come il concetto di piazza deve essere scisso da quello di parcheggio. Inoltre in un’ottica di riqualificazione non solo funzionale ma anche estetica è auspicabile la netta separazione, anche visiva, tra la due destinazione. È per le suaccennate considerazioni che i progettisti consigliano alla committenza, di valutare l’ipotesi di una maggiore spesa con la possibilità di inserire nel progetto un parcheggio multi-piano interrato secondo i modelli proposti oggi nella riqualificazione dei maggiori centri delle città della Comunità Europea.
L’opera progettuale dei proponenti prevede quindi la realizzazione di una rotatoria nella zona d’intersezione dei quattro rami stradali costituiti dalla Via Fardella, Via Mattarella, Via Pepoli e Via Eden. Si avranno in questo modo dei flussi ad anello che permetteranno di abbattere considerevolmente il numero di punti di conflitto dovuti alle intersezioni delle correnti veicolari oggi esistenti. Grazie a questa sistemazione si avranno molteplici vantaggi riconoscibili non solo nella fluidificazione del traffico e nel sensibile miglioramento della sicurezza stradale, ma anche nella possibilità di avere a disposizione maggiori spazi da riservare ai pedoni. Queste sono individuabili in particolare nelle tavole di progetto come area di progetto n. 3 ed area di progetto n. 5.
Sono, quindi, state individuate cinque principali aree di progetto. L’area di progetto n. 1 è costituita dall’incrocio tra la Via Fardella e la Via degli Orti. È caratterizzato da una pavimentazione in basolato di travertino disposto a correre, inquadrato all’interno di binderi testa piano naturale e coste a spacco, tutta la pavimentazione separata nei due sensi di marcia da una striscia di basolato lavico.
L’area di progetto n. 2 si trova attorno alla statua di Sant’Alberto. L’intervento ha lo scapo di esaltare detto monumento attraverso la realizzazione di una vasca in marmo nell’isola spartitraffico con getti d’acqua verticali. Nell’area di progetto n. 3 è prevista la realizzazione di un gazebo con struttura portante in acciaio di profilati HEA verniciato coperto con lastre ondulate o grecate in acciaio, chiuso sulle pareti verticali con vetro termo-acustico incolore e la realizzazione di un pergolato con travi di legno lamellare ancorato a pilastri HEA in acciaio verniciati.
Le pavimentazioni
dovranno essere in porfido attraversate da un percorso pavimentato ad anelli con pietra taurina. All’interno di questo spazio saranno ricavati dei riquadri 4 con del prato e vi saranno collocate diverse panchine scultoree in marmo. Ai margine dell’area, a confine con la sede stradale, vi dovrà essere una pavimentazione in basolato di travertino disposto a correre, caratterizzato da una linea di fontane con getto d’acqua verticale intervallato da lampade da giardino con il risultato di un grande effetto scenico.
L’area di progetto n. 4, ovvero l’area ove dovrà sorgere la rotatoria, è forse quella più importante. Questa avrà, infatti, il compito di dare un’identità alla piazza e quindi al luogo; al centro della rotatoria sarà posta una scultura in acciaio corten all’interno di una vasca con spruzzi d’acqua verticali, circondata da un anello di prato e uno con pavimentazione in porfido. La statua di Sant’Alberto segnerà il confine della città ottocentesca e quindi anche di un’epoca, mentre la scultura in acciaio corten rappresenterà l’inizio della città nuova e contemporanea.
La scultura prevista non ha volutamente una forma riconoscibile in quanto l’edilizia e la pianificazione del nostro tempo non hanno adottato degli schemi e delle regole precise. Sarà quindi il visitatore con la sua interpretazione e fantasia a riconoscere nella scultura delle particolari forme ed eventualmente il significato da queste celato.
L’area di progetto n. 5 è una continuazione dell’area di progetto n. 3 dalla quale è separata per mezzo della Via Pepoli, sarà in posizione più centrale e da essa potrà vedersi Sant’Alberto con alle spalle tutta la Via Fardella. Al centro di questo spazio è prevista la collocazione di una fontana quadrata posta su un piano rialzato rivestito con lastre di Lipica Fiorito sulla quale saranno collocate quattro panchine scultoree. All’interno dell’area vi saranno inoltre due gazebi da realizzarsi secondo la stessa tipologia di quelli dell’area di progetto n. 3. Anche quest’area di progetto sarà pavimentata lungo la via Fardella con basolato di travertino disposto a correre, caratterizzato da una linea di fontane con getto d’acqua verticale intervallato da lampade da giardino.
L’arredo urbano di tutte le aree d’intervento saranno molto curate nei dettagli e caratterizzate principalmente da intrecci di pavimentazioni, fioriere, panchine scultore, piante ornamentali, lampioni e fontane con getti d’acqua. La vegetazione comprende piante di medio e alto fusto quali alberi da frutta tipo agrumeto, conifere tipo palma, Cercis siloquostrum, palme nane e agave; oltre a piante ornamentali quali siepi, arbusti da fogliame per barrire e piante di alloro.
Le demolizioni
L’intervento sulla piazza consiste nella demolizione della pavimentazione esistente in conglomerato bituminoso per quelle aree interessate da nuove tipologie di pavimentazione, nella scarificazione delle parti che rimarranno destinate alla circolazione dei veicoli a motore e nella demolizione di tutte le strutture che si trovano oggi nello spazio tra la Via Pepoli e la Via Mattarella. Dette strutture, infatti, in parte precarie in parte fisse, non possono essere inserite nel progetto, sia per la tipologia dei materiali con cui sono costruite sia per la collocazione che oggi hanno
all’interno della piazza. Dovrà, inoltre, essere rimossa parte della vegetazione esistente e tutte le insegne pubblicitarie che non siano relative all’esercizio delle attività commerciali presenti e che non siano compatibili con l’intervento proposto soprattutto sotto il profilo estetico ed in virtù del fatto che si tratta di un intervento principalmente di riqualificazione dell’area.
Impianti
L’impianto idrico sarà realizzato interrato con tubi di polietilene di sezione adeguata. La condotta principale d’irrigazione sarà allacciata alla condotta idrica comunale e da essa si dipartiranno poi le condotte secondarie che serviranno per tutte le fontane e l’irrigazione. L’impianto elettrico sarà allacciato alla rete enel, esso sarà interrato e
dotato di quadro elettrico opportunamente dimensionato. L’illuminazione è prevista in parte su palo di mt 7.00 di altezza con lampade ioduri metallici, ed in parte su pavimento ad incasso con cornice e viteria in acciaio inox e vano ottico chiuso anteriormente con vetro temperato di sicurezza e guarnizione. Le giunzioni di derivazione saranno sempre con pozzetto ispezionabile.
Considerazioni finali
Il progetto di riqualificazione potrà essere realizzato in lotti. In particolare potrà prima essere realizzata la rotonda, le sedi viarie e le banchine e successivamente tutta la parte legata alla riqualificazione estetica, anche suddivisa per aree d’intervento così come riportata negli elaborati grafici redatti dai progettisti. Per quanto riguarda le previsioni di spesa e le tipologie dei materiali si rimanda alla Tav. 9, relativa alla stima di spesa.
Il progetto si propone di riqualificare l’area attraverso una maggiore utilizzazione della stessa da parte dei cittadini. L’area in oggetto è infatti oggi riconoscibile, e le analisi fatte dai progettisti della presente lo confermano, come un punto di passaggio e attraversamento della città. La proposta progettuale prevede di mantenere questa valenza viaria ma allo stesso tempo di sfruttarla per potenziare le attività commerciali del luogo ed offrire ampi spazi per il tempo libero anche in considerazione della totale assenza in zona di spazi riservati ad attività umane di relax e relazioni tra
individui.
La Piazza, come luogo fisico della città ha origini molto antiche; furono, infatti, i Greci che per primi, attraverso la realizzazione delle agorà, percepirono l’esigenza di ricavare all’interno del tessuto urbano degli spazi che potessero essere utilizzati come mercati e luogo d’incontro delle pubbliche assemblee. Questo valore, che fa parte della cultura umana e soprattutto di quella mediterranea che maggiormente ha subito l’influenza greca spesso anche per dominazione, si è persa nel tempo. In tempi recenti, e più precisamente dal secondo dopoguerra in poi le piazze si sono, spesso trasformate in parcheggi perdendo la loro originaria funzione culturale di relazione tra gl’individui. Ogni qualvolta si prevede una manifestazione pubblica e quindi l’afflusso di una considerevole quantità di persone queste riacquistano però la loro funzione originaria e i parcheggi per forza di cose si devono reperire altrove, spesso andando ad occupare ed intasare le strade limitrofe con auto sostate anche sui marciapiedi.
Questo esempio mette in evidenza un fondamentale aspetto; ovvero come il concetto di piazza deve essere scisso da quello di parcheggio. Inoltre in un’ottica di riqualificazione non solo funzionale ma anche estetica è auspicabile la netta separazione, anche visiva, tra la due destinazione. È per le suaccennate considerazioni che i progettisti consigliano alla committenza, di valutare l’ipotesi di una maggiore spesa con la possibilità di inserire nel progetto un parcheggio multi-piano interrato secondo i modelli proposti oggi nella riqualificazione dei maggiori centri delle città della Comunità Europea.
L’opera progettuale dei proponenti prevede quindi la realizzazione di una rotatoria nella zona d’intersezione dei quattro rami stradali costituiti dalla Via Fardella, Via Mattarella, Via Pepoli e Via Eden. Si avranno in questo modo dei flussi ad anello che permetteranno di abbattere considerevolmente il numero di punti di conflitto dovuti alle intersezioni delle correnti veicolari oggi esistenti. Grazie a questa sistemazione si avranno molteplici vantaggi riconoscibili non solo nella fluidificazione del traffico e nel sensibile miglioramento della sicurezza stradale, ma anche nella possibilità di avere a disposizione maggiori spazi da riservare ai pedoni. Queste sono individuabili in particolare nelle tavole di progetto come area di progetto n. 3 ed area di progetto n. 5.
Sono, quindi, state individuate cinque principali aree di progetto. L’area di progetto n. 1 è costituita dall’incrocio tra la Via Fardella e la Via degli Orti. È caratterizzato da una pavimentazione in basolato di travertino disposto a correre, inquadrato all’interno di binderi testa piano naturale e coste a spacco, tutta la pavimentazione separata nei due sensi di marcia da una striscia di basolato lavico.
L’area di progetto n. 2 si trova attorno alla statua di Sant’Alberto. L’intervento ha lo scapo di esaltare detto monumento attraverso la realizzazione di una vasca in marmo nell’isola spartitraffico con getti d’acqua verticali. Nell’area di progetto n. 3 è prevista la realizzazione di un gazebo con struttura portante in acciaio di profilati HEA verniciato coperto con lastre ondulate o grecate in acciaio, chiuso sulle pareti verticali con vetro termo-acustico incolore e la realizzazione di un pergolato con travi di legno lamellare ancorato a pilastri HEA in acciaio verniciati.
Le pavimentazioni
dovranno essere in porfido attraversate da un percorso pavimentato ad anelli con pietra taurina. All’interno di questo spazio saranno ricavati dei riquadri 4 con del prato e vi saranno collocate diverse panchine scultoree in marmo. Ai margine dell’area, a confine con la sede stradale, vi dovrà essere una pavimentazione in basolato di travertino disposto a correre, caratterizzato da una linea di fontane con getto d’acqua verticale intervallato da lampade da giardino con il risultato di un grande effetto scenico.
L’area di progetto n. 4, ovvero l’area ove dovrà sorgere la rotatoria, è forse quella più importante. Questa avrà, infatti, il compito di dare un’identità alla piazza e quindi al luogo; al centro della rotatoria sarà posta una scultura in acciaio corten all’interno di una vasca con spruzzi d’acqua verticali, circondata da un anello di prato e uno con pavimentazione in porfido. La statua di Sant’Alberto segnerà il confine della città ottocentesca e quindi anche di un’epoca, mentre la scultura in acciaio corten rappresenterà l’inizio della città nuova e contemporanea.
La scultura prevista non ha volutamente una forma riconoscibile in quanto l’edilizia e la pianificazione del nostro tempo non hanno adottato degli schemi e delle regole precise. Sarà quindi il visitatore con la sua interpretazione e fantasia a riconoscere nella scultura delle particolari forme ed eventualmente il significato da queste celato.
L’area di progetto n. 5 è una continuazione dell’area di progetto n. 3 dalla quale è separata per mezzo della Via Pepoli, sarà in posizione più centrale e da essa potrà vedersi Sant’Alberto con alle spalle tutta la Via Fardella. Al centro di questo spazio è prevista la collocazione di una fontana quadrata posta su un piano rialzato rivestito con lastre di Lipica Fiorito sulla quale saranno collocate quattro panchine scultoree. All’interno dell’area vi saranno inoltre due gazebi da realizzarsi secondo la stessa tipologia di quelli dell’area di progetto n. 3. Anche quest’area di progetto sarà pavimentata lungo la via Fardella con basolato di travertino disposto a correre, caratterizzato da una linea di fontane con getto d’acqua verticale intervallato da lampade da giardino.
L’arredo urbano di tutte le aree d’intervento saranno molto curate nei dettagli e caratterizzate principalmente da intrecci di pavimentazioni, fioriere, panchine scultore, piante ornamentali, lampioni e fontane con getti d’acqua. La vegetazione comprende piante di medio e alto fusto quali alberi da frutta tipo agrumeto, conifere tipo palma, Cercis siloquostrum, palme nane e agave; oltre a piante ornamentali quali siepi, arbusti da fogliame per barrire e piante di alloro.
Le demolizioni
L’intervento sulla piazza consiste nella demolizione della pavimentazione esistente in conglomerato bituminoso per quelle aree interessate da nuove tipologie di pavimentazione, nella scarificazione delle parti che rimarranno destinate alla circolazione dei veicoli a motore e nella demolizione di tutte le strutture che si trovano oggi nello spazio tra la Via Pepoli e la Via Mattarella. Dette strutture, infatti, in parte precarie in parte fisse, non possono essere inserite nel progetto, sia per la tipologia dei materiali con cui sono costruite sia per la collocazione che oggi hanno
all’interno della piazza. Dovrà, inoltre, essere rimossa parte della vegetazione esistente e tutte le insegne pubblicitarie che non siano relative all’esercizio delle attività commerciali presenti e che non siano compatibili con l’intervento proposto soprattutto sotto il profilo estetico ed in virtù del fatto che si tratta di un intervento principalmente di riqualificazione dell’area.
Impianti
L’impianto idrico sarà realizzato interrato con tubi di polietilene di sezione adeguata. La condotta principale d’irrigazione sarà allacciata alla condotta idrica comunale e da essa si dipartiranno poi le condotte secondarie che serviranno per tutte le fontane e l’irrigazione. L’impianto elettrico sarà allacciato alla rete enel, esso sarà interrato e
dotato di quadro elettrico opportunamente dimensionato. L’illuminazione è prevista in parte su palo di mt 7.00 di altezza con lampade ioduri metallici, ed in parte su pavimento ad incasso con cornice e viteria in acciaio inox e vano ottico chiuso anteriormente con vetro temperato di sicurezza e guarnizione. Le giunzioni di derivazione saranno sempre con pozzetto ispezionabile.
Considerazioni finali
Il progetto di riqualificazione potrà essere realizzato in lotti. In particolare potrà prima essere realizzata la rotonda, le sedi viarie e le banchine e successivamente tutta la parte legata alla riqualificazione estetica, anche suddivisa per aree d’intervento così come riportata negli elaborati grafici redatti dai progettisti. Per quanto riguarda le previsioni di spesa e le tipologie dei materiali si rimanda alla Tav. 9, relativa alla stima di spesa.
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La presente relazione tratta del progetto di riqualificazione di Piazza Martiri d’Ungheria e vie limitrofe. Poiché il bando relativo al concorso d’idee per la riqualificazione della piazza non stabilisce dei limiti precisi d’intervento, i proponenti si sono premurati di verificare tramite sopralluogo lo stato dei luoghi. Il perimetro dell’area d’intervento è il risultato del confronto fra lo stato dei luoghi, la zonizzazione del Piano Regolatore Generale e la ricerca storica meglio documentata...
- Year 2008
- Client Comune di Trapani
- Status Current works
- Type Public Squares
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